del Dott. Simone Ferrian
Gli antichi romani limitavano il consumo ungueale dei loro cavalli tramite l’ uso di “caligulae” ovvero sandali in cuoio calzati con lacci. Malgrado questa curiosa parentesi, per secoli il materiale del maniscalco è stato il ferro che detiene ancora oggi il primato.
Tuttavia la ricerca è orientata verso nuove soluzioni quali resine e leghe ricoperte di gomma mentre per quanto riguarda alluminio, acciaio e titanio essi sono già usati da decenni.
L’alluminio a parità di volume, è più leggero del ferro ma a differenza di quest’ultimo, risulta essere un materiale più dolce quindi meno duraturo. La caratteristica più importante dell’alluminio è rappresentata dalla maggiore capacità di assorbimento delle vibrazioni originatesi nell’impatto dello zoccolo sul terreno.
L’alluminio è usato per la costruzione di ferri a uovo, a cuore, a cuneo, a rullo, da corsa e di altri tipi.
Da corsa sono anche i finissimi ferri di acciaio e titanio i quali grazie alla propria durezza possiedono contemporaneamente caratteristiche di resistenza e leggerezza.
Purtroppo acciaio e titanio così come il ferro non hanno buone capacità di assorbimento della concussione. Questi metalli tendono infatti a trasmettere l’insulto meccanico agli arti tramite gli zoccoli. Al contrario le scarpe in resina inchiodabili e i ferri ricoperti di gomma possiedono caratteristiche di assorbimento dell’urto simili a quelle dell’alluminio benché a differenza di quest’ultimo essi aggiungano maggior qualità di grippaggio cioè di presa sul terreno. I ferri ricoperti di gomma e le scarpe di resina sono quindi adatti alla marcia su substrati duri e lisci come l’asfalto. Si ricorda infine che i ferri pesanti come quelli in piombo hanno la funzione di accentuare il sollevamento degli arti a scopo terapeutico o coreografico.
I ferri possono essere calzati direttamente o con l’interposizione di solette. In commercio esistono solette di diverse forme e materiali quali : gomma, plastica, silicone, resina acrilica, cuoio, pelle, rame o alluminio.
La forma e il materiale della soletta variano in rapporto alla funzione.
Le solette in cuoio, alluminio, ferro o resina che coprono completamente la suola e il fettone denunciano un ruolo sostenitivo o protettivo nei confronti della suola. Un esempio del loro impiego consiste nella laminite per il rischio di sfondamento della suola.
Esistono poi solette in gomma la cui azione si esprime sul fettone. Il rame viene usato in caso di tarlo per il suo potere iatrogeno tuttavia i risultati offerti dal rame sono dubbi. Le solette in gomma, pelle e cuoio aiutano ad assorbire gli effetti prodotti dall’impatto dell’unghia sul terreno. Infine le solette di resina fungono da barriera tra la suola e il terreno mentre quelle svitabili in ferro sono utili per l’applicazione di medicamenti. Tali medicamenti possono anche essere posti sotto colate di resine acriliche traspiranti.
Le stesse resine vengono pure utilizzate nei casi di setole, fratture e suture dell’unghia benché in alcuni casi di fratture dell’unghia l’uso di resine sia sconsigliato. Altri impieghi delle resine sono in rapporto all’applicazione di ferri sliders oppure in rapporto alla conservazione della forma ungueale dei puledri al pascolo se usate unitamente a retine contenitive.
In conclusione desidero invitare i proprietari di cavalli a consultare sia il maniscalco che il veterinario onde evitare inutili abusi di materiali terapeutici, solette e resine.
INDICE
1 – IL PRIMO TEST
2 – PAREGGIO DELL’UNGHIA
3 – LA SCELTA DEL FERRO
4 – L’IMPORTANZA DEI CHIODI
5 – FERRATURE CORRETTIVE E TERAPEUTICHE
6 – MATERIALI PER FERRI E SOLETTE
7 – PROFESSIONALITA’ PER LA QUALITA’
8 – I CONTROLLI DI QUALITA’
Medico veterinario già maniscalco dal 1992. Le sue aree di interesse riguardano l'anatomia, la fisiologia, la patologia degli zoccoli del cavallo e da questi risalendo gli arti, comprendono tutti gli altri argomenti inerenti l'apparato locomotore.