La nuova agenzia avrà autonomia gestionale e finanziaria
L’Asvi avrà sede a Ozieri, in piazza Duchessa Borgia, che ospita gli uffici del dipartimento di Agris ma ancora prima è stata sede dell’Istituto Incremento Ippico della Sardegna, del quale l’Asvi, l’agenzia per lo sviluppo ippico, è una sorta di aggiornamento che tiene conto della realtà del comparto ippico. Assegnate all’Asvi anche le scuderie e il Centro di riproduzione, sempre a Ozieri e l’azienda Tanca Regia ad Abbasanta (Oristano).
Significativo che il Consiglio regionale abbia votato all’unanimità (48 voti) la proposta di legge 42/A “Riordino del comparto ippico ed equestre della Sardegna”. Che era stata presentata nel 2019. La politica ha raccolto le istanze degli operatori del comparto ippico perché venissero ampliate le competenze del Dipartimento che operava all’interno dell’Agris. Non solo allevamento e sport dunque, ma anche turismo, cultura e società.
L’Asvi inizierà a operare il 1° gennaio 2024. Secondo la norma finanziaria presente nell’articolo 15, gli oneri sono pari a 8.066.762,20 euro per l’anno 2024 e a 6.766.762,20 euro a decorrere dall’anno 2025.
Ecco alcuni dei principali obiettivi e novità.
- promozione, sviluppo e diffusione del turismo equestre
- istituzione del registro delle associazioni ippiche e delle aziende professionali equine
- sostegno agli ippodromi sardi riconosciuti dal Masaf che sviluppano attività ippiche, ivi comprese quelle derivanti dalle discipline sportive, attraverso il finanziamento dei relativi montepremi, delle strutture logistiche e delle dotazioni tecnologiche
- “L’assessorato regionale competente per materia istituisce il Registro di accoglienza stallaggio identificando i centri ippici e le strutture ricettive ed enogastronomiche lungo il percorso delle ippovie”
- pubblicazione del registro delle ippovie, presso l’assessorato regionale all’Ambiente
- istituzione di un Comitato ippico presieduto dal direttore dell’Asvi, con funzione di consulenza, non vincolante, per assessorato e Giunta, e di una Commissione genetica, col compito di individuare in Italia e all’estero i riproduttori e il materiale genetico della specie equina necessari per la rimonta e per l’introduzione di linee di sangue ritenute utili, per l’incremento delle razze equine allevate in Sardegna.