“Sono tante le assurdità del PNRR. Molte, purtroppo. Molto più gravi a volte dello spostamento di risorse, l’ennesimo e scellerato, da PNRR a FSC o altri fondi.
A questi magheggi che mettono in crisi i Comuni, si sommano situazioni al limite del ridicolo.
Come i 20 milioni ciascuno per 21 Comuni Comuni da mille abitanti, le anticipazioni sulla spesa che non arrivano agli Enti dai Ministeri, la cassa che piange e le imprese non pagabili senza che entrino soldini ai Comuni. E oggi sono assurdi e ci fanno arrabbiare anche i corsi fatti a pagamento sul sistema REGIS per il caricamento dei dati dei progetti da parte dei beneficiari. Con tecnici di Ministeri e Dirigenti della Ragioneria generale dello Stato.
Il REGIS è un sistema con mille falle, pensato male, costruito peggio, ennesima inutile e dannosa piattaforma per caricare infiniti dati, mettere in crisi gli Enti, trovare per forza un errore, bloccare tutto. E far ripartire tutto daccapo. Perdiamo tempo per colpa di piattaforme informatiche vecchie e ingestibili. Scritte malissimo. Meriterebbe, il REGIS, ben altre forme di protesta, più incisive rispetto a un comunicato.
Ma il bello è che per imparare a usarlo si sono scatenati gli esperti dei corsi a pagamento, società e consulenti. Approfittatori. Come già avvenuto per missioni, componenti e relativi avvisi del PNRR, ci sono eserciti di consulenti e società che propongono i corsi, con dirigenti ministeriali, a pagamento.
Pazzesco. Invece reale. E così, per evitare l’errore, il caos, la perdita di tempo, vi è chi paga. E i Comuni pagano, per il loro personale che li frequenta. Per carità, gli Enti lo fanno in buona fede.
Ma il problema sta nel manico. In chi ha messo tonnellate di burocrazia negli ingranaggi. Sabbia che complica tutto e ferma tutto. Poi, se vuoi toglierla, provare a mettere olio, far girare la macchina, paghi.
Avrai tutte le informazioni per essere più efficace. Ecco. Un’altra assurdità grave, drammatica del PNRR. Che Uncem vuole che funzioni, ma per funzionare, la logica e il buon senso di Manzoni dovrebbero prevalere. Invece pare qualcuno voglia insistere sul ‘senso comune’, per cui in questo Paaese qualche corso a pagamento è sempre un buon viatico. Per imparare certo, pagando.
E se non lo fai, se Regis si blocca, problemi tuoi. Nostri. Diciamo che il PNRR così, o meglio, gli speculatori che mettono di mezzo consapevoli dirigenti ministeriali, proprio non ci piace. Siano i Ministeri, il MEF a bloccare questa spirale che vuole fagocitare i Comuni”.
Così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.