LA METEORA
C’era una volta nel cielo stellato
in un mondo dal caos dominato
una meteora con tanto di scia
incurante, che portava alla via
la scintilla di vita, destinata
a terra fertile e acqua salata
con un sole caldo e abbacinante.
Trovò quello che poi necessitava
per attecchire e generare messi
da quei semi che lei si trascinava,
precipitando giù sopr’una sfera
ruotante, maculata, disassata,
che il caldo con il freddo alternava,
stanca poi di eruzioni e terremoti
da tempi geologici nasce Gaia
tenendo a freno il suo cuore di fuoco.
E cominciò a generar la vita
producendo carbonio ch’è l’essenza
ed a sua volta si creò l’O due
e piano piano nacque l’atmosfera
una sottile coltre di giulebbe
che avvolgendo la terra come un guanto
la rende azzurrina vista da un oblot.
Fu solo allora che comparve l’uomo
per godersi tutto quel bend’Iddio
come fosse padrone del creato
senza pensare a quello che vien dopo
senza pensare che la domus sua
va tenuta pulita e rispettata
ma solo ora lui ne prende atto
non deve viver come un mentecatto
perchè casa è l’ambiente, lo influenza
e quel carbonio, fonte d’esistenza
non è polvere sol da spazzolata
se non si dà una bella regolata
potrà perdere ogni cosa ambita
può distruggere, casa, ambiente, vita.
marco biffani
Non mi sento un poeta, anche se ho scritto qualche verso e alcuni di questi sono stati anche premiati.