Nella ricorrenza del 160° anniversario dell’Unità nazionale, essendo proclamato re d’Italia Vittorio Emanuele II con legge del 17 marzo 1861 dal primo Parlamento del Regno a Palazzo Carignano in Torino, oltre celebrarne i principali artefici: il Sovrano appunto, Camillo Benso di Cavour e Giuseppe Garibaldi, noi, appassionati degli Attacchi, desideriamo qui ricordare tre importanti vetture utilizzate da queste icone del Risorgimento.
Di Marco Gentile. Photo credits: gentile concessione del Museo del Risorgimento(TO), dell’Armeria Reale-Musei Reali (TO), Luca Gastaldi, Marco Gentile, Selleria Moirano.
Le carrozze, di rappresentanza o di utilizzo per gli spostamenti quotidiani, hanno condotto i nostri personaggi agli incontri diplomatici, in Senato, alla Camera dei Deputati, ma si prestavano altresì a presentarli al popolo nelle piazze il sovrano, i politici, o il condottiero Giuseppe Garibaldi, come nel caso della stampa d’epoca, qui riprodotta apparsa sul settimanale parigino “L’Illustration. Journal Universel” (fig.1).
In tal caso, l’immagine del Generale in carrozza, che accede alla piazza centrale di un paese liberato dall’occupatore straniero, scortato dai dragoni a cavallo, accompagnato dai nobili e dall’aristocrazia locali, festosi sulle loro vetture in gran spolvero, e dalla folla osannante accorsa in Stazione, e sbandierante il tricolore da finestre e balconi, assume il carattere della mordente e vivace propaganda politica.
Abbiamo la fortuna di conservare nell’allestimento permanente del Museo del Risorgimento di Torino le carrozze del Ministro Cavour e dell’Eroe dei due Mondi e, proprio in questi giorni, e per i prossimi tre anni, presso la Rotonda dell’Armeria dei Musei Reali della Città subalpina, è stata collocata in esposizione anche la Berlina del Padre della Patria, Vittorio Emanuele II, proveniente dalla raccolta del Quirinale, in dotazione alla Presidenza della Repubblica.
Nonostante le restrizioni tuttora imposte dalla pandemia virale, abbiamo potuto ammirare di persona questi antichi legni e consultarne la documentazione inerente, mentore la squisita disponibilità dei Direttori: il dr. Ferruccio Martinotti per il Museo del Risorgimento, la dr.ssa Enrica Pagella per i Musei Reali ed il dr. Giorgio Ettore Careddu per le collezioni d’arte dell’Armeria Reale, responsabili che qui cordialmente ringraziamo e coi quali auspichiamo realizzare in un prossimo futuro nuovi progetti.
Se sono importanti nella valutazione di tali legni d’epoca le loro caratteristiche tecniche- strutturali, la firma dei famosi carrozzieri che ne forgiarono la ferramenta e ne sagomarono le forme, fino allo studio della pregevole rifinitura di tappezzerie, cuoi e passamanerie, non meno degna di nota è, a nostro avviso, fare riemergere, laddove possibile, la storia quotidiana delle vetture stesse, affinché il loro vissuto torni, passati quasi due secoli, a trovar voce, ridonando ed esse dinamismo e vivacità.