Si chiude con l’aperitivo di finissage domenica 5 maggio alle ore 17,00
Terminerà domenica prossima, il giorno 5 maggio 2024 la mostra d’arte ‘Cavalli: #forza #eleganza #arte’che lo Spazio Kossuth di Città della Pieve ha dedicato al fascino di quello che giustamente è stato descritto come ‘la conquista più nobile dell’uomo’, il Cavallo.
Le curatrici Elena Conti e Maria Cristina Magri con Giuliana Alzati Kossuth accoglieranno visitatori, artisti e amici per tutto il pomeriggio di domenica, sino all’aperitivo di finissage che come è tradizione arricchisce gli eventi culturali che si tengono al Palazzo Vescovile di via Vannucci.
Una interazione stimolante quella tra lo Spazio Kossuth e l’Associazione culturale Pievecavalli, che tramite l’attrattiva empatica che desta la figura di questi animali ha spinto tante persone a visitare la mostra, anche al di fuori del normale orario di apertura grazie alle visite guidate rese possibili dalle organizzatrici.
E non finisce qui: grazie alla collaborazione con la rivista Cavallo Magazine ogni venerdì, sulla pagina Instagram della più importante testata nazionale dedicata al mondo dell’equitazione, è pubblicata la video-intervista a uno degli artisti. E a breve per i tipi della casa editrice More Than a Horse uscirà il catalogo completo della mostra con le fotografie di Paolo Zuchegna.
Ha detto Luca Marchegiani, Assessore alla Cultura del Comune di Città della Pieve: «Il vapore della contaminazione e del confronto quello tra uno spazio storicizzato come il Vescovato, antica residenza estiva dal medioevo dei vescovi di Chiusi e dal 1601 del Vescovo di Città della Pieve e le opere contemporanee ricche di suggestioni, movimento e metamorfosi surrealiste. Con questa mostra si è cementata la collaborazione con un’altra realtà locale, Pievecavalli, che proprio nel palazzo Vescovile ospita la propria biblioteca equestre. Il Cavallo è il protagonista della mostra che accompagna e aiuta l’uomo da sempre, uno dei suoi inseparabili compagni di viaggio, oggi così importante da diventare anche un mediatore terapeutico».
Credito fotografico: Mario Massarotti per Associazione Culturale Pievecavalli