LAV: sono ben 137 le mangiatoie autorizzate proprio nelle aree frequentate dagli orsi, il passatempo dei cacciatori mette a rischio orsi e cittadini con il sostegno della provincia autonoma di Trento
Dopo avere denunciato pubblicamente i rischi connessi alle attività di foraggiamento svolte dai cacciatori, LAV torna nuovamente all’attacco della Provincia di Trento. I documenti acquisiti dall’associazione animalista contribuiscono infatti a delineare con maggiore precisione il concreto contributo che la provincia di Trento fornisce per la creazione di nuovi orsi confidenti. Infatti, sono ben 137 i siti di foraggiamento autorizzati nelle aree normalmente frequentate dagli orsi, 137 strutture suddivise in tre tipologie: mangiatoie; mangiatoie con deposito e casse per alimento concentrato, tutte accomunate dal fatto di fornire cibo in gran quantità a cervi e caprioli a tutto beneficio dei cacciatori che potranno poi ucciderne in maggior numero.
Ma il cibo contenuto nelle mangiatoie è estremamente attrattivo anche per gli orsi che vengono quindi abituati a rifornirsi presso strutture artificiali di origine antropica, aumentando così la loro confidenza con l’essere umano e riducendo di conseguenza la loro naturale diffidenza. Il fenomeno è noto per i cassonetti dei rifiuti, ma qualsiasi struttura artificiale che possa mettere a disposizione del cibo contribuisce ad aumentare le possibilità di un incontro con l’orso.
Inoltre, dalla lettura della documentazione in nostro possesso, emerge che nel 2017 la riserva di caccia di Rabbi aveva richiesto l’autorizzazione ad aggiungere altri tre punti di foraggiamento proprio nell’area di presenza dell’orso MJ5, coinvolto il 5 marzo scorso in un incidente con una persona in val Di Rabbi.
“Più informazioni raccogliamo, più si conferma l’incuria della Provincia di Trento – afferma Massimo Vitturi, responsabile LAV, Animali Selvatici – del tutto incapace di organizzare un piano per prevenire gli incidenti con gli orsi, si prodiga invece per favorirli!”
Lo scandalo delle centinaia di strutture di foraggiamento sparse in tutta la provincia di Trento è un altro elemento che pesa come un macigno sulle responsabilità degli amministratori che per anni hanno contribuito a incrementare il numero degli orsi confidenti.
“E’ sempre più chiaro che se c’è qualcuno da mettere in condizione di non nuocere non sono certo gli orsi ma Fugatti e la sua totale incapacità gestionale – conclude la LAV – chiediamo l’immediato smantellamento di tutti gli impianti di foraggiamento presenti in provincia di Trento per favorire la sicurezza di cittadini e orsi.”