Un teatro equestre che non si limita a stupire, ma che racconta, educa e coinvolge.
Palermo, Ottobre 2025 – Questo è Tancredi e la Rosa d’Oriente – La Spada e la Rosa, lo spettacolare teatro-musical firmato da Mariangela Alagna e presentato all’Ippodromo La Favorita davanti a circa 3000 spettatori, con il sostegno del GAL Terre Normanne e dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Con oltre 100 performer e 25 tra cavalli, asini e muli, lo spettacolo si attesta come una delle produzioni di teatro equestre più grandi e ambiziose mai realizzate in Italia in termini di cast. Questi artisti e i loro compagni animali hanno dato vita a una narrazione scenica ispirata alla ricca cultura arabo-normanna, tra duelli, danze, musiche originali e momenti di forte impatto visivo. La regia ha sapientemente alternato scene di vita medievale, combattimenti e simboli della Sicilia feudale, guidando il pubblico in un viaggio immersivo e multisensoriale.
Musica Originale e Contaminazioni Sonore
La colonna sonora, composta appositamente per lo spettacolo, è uno degli elementi più innovativi e coinvolgenti. Fonde sonorità elettroniche e strumenti tradizionali con richiami mediorientali, mantenendo al contempo strutture melodiche riconoscibili del pop e della dance. Questo mash-up non solo valorizza le scene equestri con intensità emotiva, ma crea nel pubblico un meccanismo di riconoscimento immediato che funge da ponte culturale. Un tappeto sonoro che accompagna ogni gesto, ogni passo, ogni galoppo, contribuendo a creare un’atmosfera unica.
Il Cavallo Attore: Protagonista Etico
Le coreografie, curate dalla Scuola “Balliamo Insieme”, si intrecciano con le acrobazie equestri di Biagio La Rosa, Francesco Di Martino, Francesco Vintaloro e del binomio formato da Tonino Iacona e il suo cavallo Nick. La danza del ventre diventa un linguaggio narrativo e ponte tra cavaliere e cavallo. Il passo a due tra Desiree Dragna e Davide Crapa ha emozionato il pubblico, così come il duello finale, carico di tensione e poesia.
Ma il vero protagonista silenzioso è il cavallo. Non una comparsa, non un pretesto scenico, ma un attore a tutti gli effetti. Nessuna forzatura, nessuna spettacolarizzazione gratuita: ogni ingresso è calibrato, ogni movimento è rispettoso. La regista Mariangela Alagna sottolinea: «Il rispetto per il cavallo è il nostro copione più importante. L’arte equestre può e deve dialogare con la coscienza del pubblico». Il pubblico generalista, spesso incerto verso gli spettacoli equestri, ha trovato in La Spada e la Rosa un esempio concreto di come l’arte possa dialogare con l’etica.
Allestimento e Messaggio Finale
I costumi storici, l’illuminazione soffusa e la colonna musicale completano un allestimento curato nei minimi dettagli.
Il finale celebra l’unione arabo-normanna attraverso la figura di Layla, benedetta da Re Guglielmo I, rilanciando un messaggio di tolleranza e dialogo interculturale. La Spada e la Rosa è uno spettacolo replicabile, adatto a contesti storici e culturali diversi, grazie alla sua semplicità raffinata e alla forza del suo messaggio. Un’occasione per valorizzare il patrimonio dello spettacolo equestre italiano, non solo come tradizione, ma come linguaggio culturale contemporaneo e responsabile.