LE ANIME PEZZENTELLE
Prima eri un vetro solo trasparente
banale, senza vita, senza scopo
se non pel caldo e per guardare fuori
poi di colpo sei diventato specchio
grazie a Vincenzo Redor con lo stagno,
il più bramato nel rinascimento
immagini perfette ribaltate
in cui la destra poi è la sinistra
e rifletti le cose belle e brutte
d’altronde il bello e il brutto non esiste
dipende solamente da chi guarda,
un nudo di donna senza veli
un volto triste per contar le rughe
la corona d’alloro laureata
una cravatta sghemba e non adatta
una cascata di capelli biondi
un riportino male pettinato
l’espressione da assumere è la giusta
per quell’incontro ch’è molto importante
la posizione intrigante di un neo
s’è meglio un baffo in alto oppure in basso
se quel trucco è troppo forte o mi sta bene
quella pettinatura è la più giusta.
Prendi atto del presente pel futuro
che puoi cambiare in un solo istante
sei giudice indefesso, sempre pronto
le tue sentenze sono senza appello.
Hai visto molte cose dritte e storte
giuste o sbagliate tu le hai migliorate
più che un oggetto solo, inanimato
sei arbitro dell’apparenza umana
ma per fortuna poi rifletti e taci.
Specchio non smettere di ridere
sul narcisismo della razza umana.
Marco Biffani