19 ottobre 2020
Con gli ultimi recuperi di animali da laboratorio, IL NUMERO DEGLI ANIMALI SALVATI DA I-CARE EUROPE ONLUS È SALITO A QUOTA 20.475.
Sempre più numerosi i centri di ricerca, grazie ai progetti di I-CARE e di RICERCARE, abbandonano la ricerca basata sul modello animale e si trovano pertanto in esubero di cavie, ratti, topi, conigli ed altri animali, tutti recuperati da I-CARE, riabilitati in appositi rifugi e, quando possibile, affidati a validi adottanti.
Ciò è reso possibile in primis dall’operato del Dott. Massimo Tettamanti, nonché dai meravigliosi volontari che si occupano della gestione, riabilitazione e cura di questi fragili animali, dai trasportatori (al riguardo si ringrazia Giovanna Coladonato del gruppo BolognAnimale) e dal preziosissimo supporto dell’Associazione lecchese Freccia 45.
STORIA DI UN SALVATAGGIO DI ANIMALI DA LABORATORIO, UN GIORNO DI FINE AGOSTO
Alle 3,30 è notte fonda; si parte per un lungo viaggio e per un nuovo salvataggio.
In auto poche parole, le domande si rincorrono in testa, quanti ne usciranno?
I salvataggi sono sempre e solo una goccia nel mare, ma vale il principio, sempre e comunque LIBERTA’, sempre e comunque rispetto di quella che è e vuole essere VITA.
Arriviamo nel luogo prefissato.
Come sempre ci accoglie il Dott. Massimo Tettamanti che con i suoi progetti non smette di fare miracoli continuando a salvare animali sia proponendo altri metodi di ricerca, sia consigliando Università e Istituzioni, sia finanziando una ricerca senza sofferenza per alcun animale.
Apprendiamo con soddisfazione che siamo stati chiamati a salvare animali in una Università dove già oltre la metà delle sperimentazioni che prima usavano animali, attualmente viene svolta con metodi cosiddetti alternativi.
Forniamo trasportini vuoti al Dott. Tettamanti che entra nei laboratori e ce li riporta pieni di vite che erano destinate a morire là dentro. In pochi minuti vengono caricati tanti trasportini, con dentro decine e decine di vite palpitanti, musini che annusano l’aria e provano per la prima volta il calore del sole sulla loro pelle.
Si riparte verso una casa sicura, dove i volontari del Rifugio “Gli ultimi”, con semplicità e dedizione, accompagnano le loro giornate riconsegnando loro la giusta dignità.
“Al loro arrivo era possibile notare la rassegnazione nei loro occhi dovuta alla precedente condizione, ma la riabilitazione è cominciata”, questo è ciò che ci hanno detto i volontari del rifugio.
Non importa che siano ratti, o conigli, o maiali, o mucche, o cani, NOI la rassegnazione NON vogliamo leggerla nei loro occhi e chiediamo il rispetto di ogni essere vivente.
Con speranza, Cristina, volontaria di Freccia 45
Fonte: Freccia 45 ufficiostampa@freccia45.org