con le immagini dei cavalli inviate dai lettori del portale.
LUOGO DI ORIGINE:
La razza odierna deriva da un nucleo di 78 fattrici scelte presso i reggimenti di cavalleria ed inviate a Persano nel 1901, nel quadro di un tentativo di ricostruzione su basi morfologiche dell´antica razza allevata nell´allevamento reale chiuso nel 1874.
37 di dette cavalle furono coperte da un PSI (Jubilee
da Malton e Jalonse) e le rimanenti 41 da un mezzosangue orientale (Giacobello da Lucati e Facciabella). Nel 1917 e nel 1918 furono ulteriormente immesse in razza rispettivamente 10 ed 8 fattrici (Regione Campania).
ATTITUDINI:
Sella, completo, dressage e alta scuola.
POPOLAZIONE:
Cavallo di interesse nazionale.
ALTEZZA AL GARRESE:
Maschi: 150
Femmine: 150
MANTELLO:
Baio, baio chiaro, baio scuro, sauro, sauro chiaro, sauro scuro e grigio.
CARATTERISTICHE:
Docile e coraggioso.
STANDARD DI RAZZA:
– Testa: ben proporzionata, fronte larga, occhi grandi e vivaci, profilo diritto con leggera concavità seguita da convessità sull’asse nasale, mascella rotonda, orecchie corte distanziate;
– Collo: muscoloso, lungo a tronco di cono, leggermente arcato, attaccato in profondità ed in alto, criniera folta e lunga;
– Spalla: ben inclinata e lunga;
– Garrese: pronunciato;
– Linea dorso-lombare: dritta, di media lunghezza;
– Groppa: corta, muscolosa, inclinata, sempre più bassa del garrese, coda folta e di notevole lunghezza attaccata medio-alta;
– Petto: ampio;
– Torace: profondo;
– Arti: robusti, ma fini, tendini resistenti;
– Articolazioni: larghe e ben proporzionate;
– Andature: elastiche ed armoniche;
– Appiombi: perfetti.
DIFETTI CHE COMPORTANO L’ESCLUSIONE DAL REGISTRO ANAGRAFICO
– Mantello: roano, pezzati o maculati;
– Altezza al garrese: inferiore a 150 cm.
Lo Standard è stato definito da appositi Gruppi di Lavoro; sono stati effettuati i riscontri di campo e sono successivamente intervenute delibere di approvazione da parte della Commissione Tecnica Centrale
DATI STORICI:
La nascita della Razza governativa di Persano è fatta risalire a Carlo III di Borbone che, per allevare tale razza, acquisisce la splendida Tenuta di Persano di oltre 3.500 ettari fra i fiumi Calore e Sele, fino ad allora di proprietà del Duca di Serre.
Nel 1741, a seguito della firma di un trattato di pace tra il Regno delle Due Sicilie e l’Impero Ottomano, il Re di Napoli riceve in regalo quattro stalloni Arabi, destinati poi alla riproduzione nella Tenuta di Persano.
Successivamente furono utilizzati per gli incroci stalloni Andalusi e fattrici orientali con ottimi risultati, tanto da portare la razza ad essere apprezzata in tutta Europa. I cavalli poi prodotti nella Tenuta di Persano venivano destinati ai Diavoli Bianchi, i reggimenti della Cavalleria napoletana.
Con l´Unità d´Italia la Tenuta passa di proprietà del Demanio dello Stato Italiano affidata al Ministero della Guerra che, nel 1874, decreta la soppressione della Razza governativa di Persano con la vendita di gran parte dei cavalli allevati.
Tuttavia alcuni soggetti ritenuti più validi restano presso i Reggimenti di Cavalleria ed il Responsabile dei cavalli di Casa Savoia.
Nel 1900 inizia il periodo di rinascita della Razza governativa di Persano scegliendo dai Reggimenti di Cavalleria i soggetti che più ne richiamassero le caratteristiche morfologiche e funzionali, per la produzione di cavalli da destinare agli ufficiali.
Dopo il secondo conflitto mondiale, il Cavallo di Persano cambia destinazione: non più cavallo da guerra, ma per sport equestri.
Il lavoro di selezione ha portato ai grandi successi degli anni ’60 con i cavalli Posillipo, Paguro e Merano condotti dai fratelli Piero e Raimondo D’Inzeo.
A.R.A.C.- Associazione Regionale Allevatori della Campania