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LUOGO DI ORIGINE:
Il nome “Haflinger” deriva da Hafling (Avelengo), una amena località dell’altopiano del Salto, sopra a Merano, in Provincia di Bolzano. Il luogo di origine del Cavallo Haflinger è quindi l’Alto Adige. Il nome Avelignese, invece, non è che la diretta conseguenza dell’italianizzazione del nome Hafling.
ATTITUDINI:
L’Haflinger può essere considerato un cavallo universale, tenendo conto dell’importanza della doma e di un addestramento adeguato. L’Haflinger è un cavallo ideale per la famiglia, per lo sport e il tempo libero grazie al suo meraviglioso carattere e, grazie alla sua robustezza, può essere impiegato in tutte le discipline equestri.
Turismo Equestre o Cavallo da Piacere: il suo carattere tranquillo, docile e ubbidiente e la sua particolare sicurezza su qualsiasi tipo di terreno o percorso rendono questo simpatico cavallo particolarmente adatto quale “Cavallo da Piacere” e per un suo utilizzo come cavalcatura rivolta a giovanissimi e neofiti e da “Turismo Equestre”.
Sport e Specialità Equestri: l’innata duttilità e la grande versatilità sono i motivi per cui l’Haflinger viene utilizzato in diverse attività e in discipline equestri dove riesce anche a raggiungere risultati eccellenti. Si possono citare: Competizioni di Attacchi; Competizioni di Endurance; Monta Western, varie discipline; Concorsi Ippici di Salto Ostacoli; Galoppo (nella zona di origine, Bolzano); Trotto skyjoring nella stagione invernale; Volteggio; Cross Country.
Ippoterapia: la sua docilità e, sopratutto, la sua facilità nell’apprendere, lo rendono particolarmente adatto ad essere utilizzato per la terapia rivolta a persone diversamente abili.
Lavoro: ancora impiegato, minimamente, come animale da soma, da traino, da sella nelle piccole aziende agricole di montagna.
POPOLAZIONE:
Cavallo di interesse internazionale.
Con 12.000 soggetti puri iscritti al Libro Genealogico, l’Haflinger è il cavallo nazionale più diffuso in Italia ed è l’unico cavallo italiano presente su tutto il territorio nazionale da nord a sud, isole comprese.
L’Haflinger è il cavallo italiano più diffuso al mondo: il paese con il maggior numero di esemplari Haflinger al mondo sono gli Stati Uniti, con più di 20.000 soggetti.
ALTEZZA AL GARRESE:
Altezza media al garrese di 146-147cm.
MANTELLO:
Sauro nelle sue varie gradazioni, preferibilmente dorato.
CARATTERISTICHE:
Temperamento docile ma sufficientemente energico con buona disposizione all’attività dinamica con equilibrio tra velocità dell’andatura e potenza dello sforzo.
STANDARD DI RAZZA:
CONFORMAZIONE: tipico cavallo mesomorfo di aspetto distinto, di forme armoniche, solide, corrette; giusto equilibrio tra tutti gli apparati organici.
TESTA: piuttosto leggera, asciutta, ben attaccata, molto espressiva; leggera depressione al limite aborale della regione nasale; narici grandi e mobili; canale
inframascellare ben aperto, asciutto; orecchie non lunghe, mobili, ben attaccate; occhi vivaci, espressivi, con arcate orbitali ben disegnate.
COLLO: piramidale non eccessivamente voluminoso di adeguata lunghezza, di direzione intermedia (45 gradi) con attacco leggero alla testa ed armonicamente unito al tronco.
GARRESE: evidente, asciutto prolungato verso il dorso.
DORSO: di adeguata lunghezza, sostenuto, muscoloso, ben diretto.
LOMBI: larghi, brevi, muscolosi e ben attaccati alla groppa.
GROPPA: lunga, ampia, muscolosa, mediamente inclinata.
CIUFFO, CRINIERA E CODA: forniti di crini abbondanti, sottili, lisci e preferibilmente chiari. Coda ben attaccata.
PETTO: ampio con masse muscolari ben evidenti, sterno ben disceso tra i gomiti; visto di profilo a margine convesso e ben carenato.
SPALLA: lunga ben inclinata, muscolosa e aderente al tronco.
TORACE: largo, alto, profondo, provvisto di costole arcuate lunghe e oblique.
VENTRE: ben conformato e sostenuto.
COSCIA E NATICA: muscolosa anche verso la regione della gamba.
PIEDE: piede ben conformato, con zoccolo sano, resistente, preferibilmente pigmentato.
ARTI: parte libera degli arti relativamente breve, con ottime masse muscolari; articolazioni ampie e nette, avambraccio forte e muscoloso prevalente sullo stinco; arto posteriore molto muscoloso con garretto robusto, asciutto, netto e ben diretto; stinchi brevi ed asciutti con tendini ben distaccati, pastoie robuste e ben dirette; appiombi regolari; gli arti devono essere preferibilmente senza balzane.
ANDATURE: regolari, energiche, elastiche con passo ampio e mediamente rilevato; gli arti si muovono con oscillazioni regolari con forte spinta propulsiva del treno posteriore.
DATI STORICI:
Il Cavallo Haflinger ha avuto origine ed è indiscutibilmente legato alla regione italiana dell’Alto Adige (Südtirol). Haflinger deriva da Hafling (Avelengo), una località vicino a Merano in provincia di Bolzano. Secondo la tradizione in questa zona viveva, sin dal medioevo, un cavallo di taglia medio-piccola derivato dai cavalli che l’imperatore Ludovico IV fece portare in Alto Adige dal regno dei Borgognoni per donarli al figlio Ludovico, Margravio del Brandeburgo, in occasione delle sue nozze con Margherita Maultasch del Tirolo (1342). Altra fonte tramanda che il ceppo originario dell’Haflinger derivi dai cavalli che lo stesso Ludovico IV di Baviera abbandonò nel suo ritorno in Austria. Altri, infine, narrano che gli Ostrogoti in rotta davanti alle truppe bizantine dopo la capitolazione di Conza (555 d.C) lasciarono dietro di sé numerosi cavalli nelle valli sud-tirolesi e da essi derivi il cavallo Haflinger.
La popolazione autoctona di equini tradizionalmente allevata nella regione dell’Alto Adige aveva lo scopo di trasportare le merci attraverso le Alpi sfruttando i valichi e i percorsi lungo le vallate dell‘Adige e dell’Inn. La popolazione equina ha, nel corso dei secoli, subito molti influssi, soprattutto grazie all‘importazione di soggetti dall‘Oriente. Il cavallo Haflinger, ha da sempre indicato il cavallo da montagna, da lavoro e non molto pesante, allevato in quelle zone.
L’origine ufficiale della moderna razza Haflinger si fa risalire al 1874, anno in cui nacque in Val Venosta il capostipite “Folie 249”, nato da una fattrice locale coperta da uno stallone orientale “El Bedavi XXII”, introdotto nel territorio Altoatesino dal Governo Austriaco nel 1873.
A “Folie 249”, cavallo con cui nasce la moderna Razza Haflinger, sono succeduti sette figli maschi che hanno dato origine alle attuali linee di sangue: “A” dallo stallone Anselmo – “B” dallo stallone Bolzano – “S” dallo stallone Stelvio – “M” dallo stallone Massimo – “ST” dallo stallone Student – “N” dallo stallone Nibbio – “W” dallo stallone Willi.
La selezione iniziò, quindi, sin dagli ultimi decenni dell’800 e dal 1918 passò alla gestione degli allora Regi Depositi stalloni deputati dallo Stato alla tutela, selezione e valorizzazione del patrimonio equino nazionale. Il Deposito deputato per la razza fu quello di Ferrara.
Nel 1926 con l´istituzione delle prime stazioni selezionate nelle altre Regioni d´Italia, si giunse a fondare il primo Libro Genealogico di questa Razza che venne, appunto, chiamato Libro delle Origini della Razza Avelignese (oggi Haflinger) in Italia (L.A.I.). L’Associazione Nazionale Allevatori Cavalli di Razza Haflinger Italia (ANACRHAI) cura e gestisce il Libro Genealogico della Razza dal 1974.
L’Allevamento prima limitato alla sola zona d´origine è andato successivamente espandendosi fino ai giorni nostri; il Cavallo Haflinger è infatti oggi allevato nei 5 continenti facendosi stimare ed apprezzare per la sua simpatia, la bontà e la particolare docilità.
L’Italia è riconosciuta quale Paese di origine della Razza nell’Unione Europea e rappresenta, quindi, il punto di riferimento essenziale per la sua selezione e il suo mantenimento. Attualmente i capi censiti dal Libro genealogico sono quasi 12.000 distribuiti in tutte le Regioni italiane in 4.000 allevamenti.