con le immagini dei cavalli inviate dai lettori del portale.
LUOGO DI ORIGINE:
Pantelleria (Regione Sicilia).
ATTITUDINI:
Soma e produzione mulina.
POPOLAZIONE:
Cavallo di interesse nazionale.
ALTEZZA AL GARRESE:
Da 1,25 – 1,40 m.
MANTELLO:
Morello, baio oscuro, pelo corto e liscio, molto lucido, untuoso al tatto, asai diverso sa quello di altre razze, di solito lanoso e opaco. Muso quasi bianco, addome e faccia interna delle cosce bianche. Scarsi crini nella coda.
CARATTERISTICHE:
Vivace, nevrile, buon ambiatore.
STANDARD DI RAZZA:
– Testa: piccola, asciutta, con grandi occhi. Fronte larga, orecchie piccole, mobili e ben portate;
– Collo: lungo e muscoloso;
– Petto: largo;
– Linea dorso lombare: lunga e dritta;
– Spalla: obliqua, forte;
– Torace: molto sviluppato;
– Groppa: larga;
– Arti: molto robusti, muscolosi, con articolazioni asciutte e larghe;
– Zoccoli: larghi, robustissimi al punto da non richiedere ferratura;
– Circonferenza toracica: 140 – 160
– Circonferenza stinco: 16 – 20
DIFETTI CHE COMPORTANO L´ESCLUSIONE DAL REGISTRO ANAGRAFICO
– Mantello: diverso da quello tipico;
– Occhi: occhio porcino;
– Taglia: marcatamente diversa dallo standard
Lo Standard è stato definito da appositi Gruppi di Lavoro; sono stati effettuati i riscontri di campo e sono successivamente intervenute delibere di approvazione da parte della Commissione Tecnica Centrale.
DATI STORICI:
In passato l’asino di Pantelleria, originario dell’omonima isola del circondario di Trapani, era molto importante per l’economia locale e rinomato al punto di essere ricercato da allevatori stranieri, mercanti, proprietari di circhi e produttori di muli. L’origine della razza è dovuta ad incroci tra soggetti di razza africana e soggetti siciliani provenienti dal ragusano.
Grande camminatore, oltre alla sicurezza del passo su tutti i terreni, riusciva a mantenere alte medie.
Ci sono stati periodi in cui nell’isola venivano organizzate gare di velocità su pista che registravano tempi molto bassi, come i record di 25 km orari su un percorso in piano di alcuni chilometri.
Straordinario ambiatore, nel lavoro ordinario poteva sostenere per qualche ora al tiro leggero l’andatura di 15 km l’ora e trovava molti che lo utilizzavano come cavalcatura comoda e rapida su tutti i terreni, tanto da essere di gran lunga preferito al cavallo.
R. Baroncini (1987) “L´asino il mulo il bardotto”
LEGGI L’ARTICOLO DI APPROFONDIMENTO SULL’ASINO PANTESCO