Prosegue l’iniziativa promossa da Federparchi e Natura a Cavallo per far conoscere e preservare gli ecosistemi naturali e la biodiversità garantendo che le attività di escursionismo equestre siano gestite in modo sostenibile per minimizzare l’impatto sull’ambiente.
il 13, 14 e 15 settembre Esplorare le bellezze dei parchi a cavallo arriva nel parco regionale del Fiume Nera.
Attraversare le aree naturali protette a cavallo significa entrare in sintonia con gli habitat, percorrere sentieri e ascoltare il battito della biodiversità, contribuire alla tutela degli ecosistemi interagendo con l’animale che da migliaia di anni aiuta e accompagna l’uomo. “Esplorare le bellezze dei parchi a cavallo” è una iniziativa che nasce dall’incontro tra Federparchi e l’associazione Natura-a-cavallo nel corso dell’edizione di Fieracavalli 2023 svoltasi a Verona, che ha portato alla sigla di un protocollo di collaborazione.
Scopo dell’iniziativa è di preservare gli ecosistemi naturali e la biodiversità all’interno delle aree protette, garantendo che le attività di escursionismo equestre siano gestite in modo sostenibile per minimizzare l’impatto sull’ambiente. Al contempo si vuole favorire l’escursionismo equestre come forma di turismo sostenibile, incentivando le pratiche a basso impatto ambientale e contribuendo allo sviluppo economico locale, creando esperienze uniche e sostenibili per la fruizione dei parchi.
Per raggiungere questo ambizioso obiettivo Federparchi e Natura a Cavallo hanno organizzato 22 tappe attraverso le aree protette italiane, da nord a sud, tra colline e montagne, parchi peri-urbani, costieri e fluviali. Con il progetto, inoltre, si mettono in rete 22 aree protette con i propri sentieri percorribili a cavallo e pratiche di turismo lento.
Un mondo oltre la cascata….il Parco del Nera
PROGRAMMA:
13 settembre, ore 8.30 – 17. Partenza e arrivo: scuderia Colle Alvano, Arrone (TR). Destinazione: lago di Piediluco. Tempo di percorrenza: 6 ore; lunghezza: 30 km.
14 settembre, ore 8.30 – 17. Partenza e arrivo: Scuderia Colle Alvano, Arrone (TR). Destinazione: Belvedere Cascata delle Marmore. Tempo di percorrenza: 5 ore; lunghezza: 25 km.
15 settembre, ore 9 – 18. Partenza e arrivo: Scuderia Colle Alvano, Arrone (TR). Destinazione: Borghi del parco. Tempo di percorrenza: 3 ore; lunghezza: 15 km.
Carta d’identità del Parco regionale del Fiume Nera
Superficie a terra: 2.460 ha
Regioni: Umbria
Province: Terni
Comuni: Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, Terni.
Conoscere il parco
I fiumi Velino e Nera, il lago di Piediluco, la Cascata delle Marmore ne definiscono il profilo di parco delle acque. Lungo e oltre l’asta fluviale, che attraversa il territorio, i centri di Arrone, Montefranco, Ferentillo e Polino, gelosi custodi della loro memoria storica e artistica, e una palestra a cielo aperto per tutti gli sport che fanno bene … anche alla mente!
Il territorio del Parco Fluviale del Nera ha un andamento prevalentemente longitudinale, è attraversato dal corso medio – inferiore del Nera per circa 20 chilometri ed è caratterizzato da uno stretto fondovalle dominato da alti rilievi boscosi.
La flora è variegata: olivi su tutta la fascia pedemontana e parte di quella montana; boschi di latifoglie sulle ripide pendici dei monti; specie erbacee, soprattutto graminacee adatte al pascolo primaverile di bovini e ovini, sulle vette più alte; specie arboree e arbustive classiche della macchia mediterranea – lecci (quercus ilex), pini d’Aleppo (Pinus halepensis) e corbezzoli (Arbutus unedo) – nelle aree boscose. Pianta rarissima ed endemica l’efedra nebrodense (Ephedra major o Ephedra nebrodensis), esempio di flora superstite dell’era terziaria, di cui si registrano solo poche stazioni in Italia, tra cui le zone rupicole più recessedel Parco.
La fauna si distingue in due categorie: quella dei corsi d’acqua, di cui citiamo la trota fario (Salmo trutta fario) e quella di montagna, che annovera molti uccelli rapaci, come il biancone (Circaetus gallicus) e il gheppio (Falco tinnunculus) e, nelle zone più impervie e solitarie, il gatto selvatico (Felis silvestris) e la martora (Martes martes).
Migliaia i pipistrelli (Rhinolophus ferrumequinum) che, durante l’inverno, si rifugiano nelle grotte della Cascata delle Marmore.
Numeri: “Esplorare le bellezze dei parchi a cavallo” è giunto alla 12a tappa. In totale sono stati percorsi 822 km con ben 408 partecipanti. Coinvolte 18 tra aree protette ed altri enti e 20 stakeholders.
L’Italia è il Paese con la biodiversità più ricca in Europa e la conservazione di questo eccezionale capitale naturale è la missione primaria del sistema delle aree protette. In Europa l’Italia è tra il primo paese per biodiversità, abbiamo il maggior numero di specie animali e vegetali, tra esse 1300 di piante e 10 mila di animali sono endemiche, cioè vivono solo in Italia.
La sola fauna italiana (marina, terrestre e d’acqua dolce) è stimata complessivamente in oltre 60 mila specie, di cui circa il 98% costituito da Invertebrati e il rimanente da circa 1.200 specie di Vertebrati
In Italia abbiamo 24 parchi nazionali, 135 Parchi Regionali, 147 Riserve Naturali Statali, 32 Aree Marine Protette, oltre trecentosessanta Riserve regionalie una vasta rete di siti protetti rientranti nella Rete Natura2000.
Le aree protette costituiscono quindi un “sistema” dedicato alla protezione di specie ed habitat naturali e, allo stesso tempo, luoghi ove si creano filiere di sviluppo sostenibile, una delle quali è quella del turismo.
Scoprire le meraviglie naturali dei parchi è, infatti, la motivazione che porta sempre più visitatori nelle aree protette. Prima della pandemia ogni anno si registravano circa 27 milioni di presenze turistiche nei Parchi, una filiera del turismo che genera 105mila posti di lavoro e un valore di 5,5 miliardi.
L’Italia, inoltre, registra un milione e mezzo di appassionati al turismo equestre con 7mila chilometri di itinerari lungo i quali sono censiti 16 mila allevamenti, con oltre 50mila addetti, per un volume d’affari che supera i 900 milioni di euro.
credito fotografico: Pasquale SPinelli per Natura a Cavallo