Il caso di Etroubles a un giro di boa dopo la condanna con decreto penale
per Ettore Cappelloni, ritenuto colpevole di abbandono e maltrattamenti nei confronti
di un centinaio di equidi. Arriva la sanzione ma non la confisca.
Il caso, di cui Horse Angels si era fatto immediatamente parte attiva a tutela dei diritti degli equidi stessi, era arrivato ai clamori della cronaca in fretta. Sia per il numero ingente di animali coinvolti, sia per le condizioni in cui questi versavano al momento dell’intervento delle forze dell’ordine. 128 tra cavalli, asini e pony erano stati rinvenuti in condizioni drammatiche a Etroubles, in Valle d’Aosta.
Immediatamente si era mossa la grande catena della solidarietà, con molti volenterosi che si sono resi disponibili ad accogliere e curare cavalli, pony e asinelli.
Solidarietà e generosità che tuttavia non avevano ricevuto riscontro positivo in termini di procedure giudiziarie dato che, con un provvedimento-scandalo, il tribunale aveva deciso per la riassegnazione degli animali proprio a colui che, pur detenendole la legale proprietà, ne aveva avuto poca cura, da cui il sequestro.
A mesi di distanza, ancora una volta il tribunale si è espresso in termini che Horse Angels definisce incongrui.
Cappelloni ha avuto comminata un’ammenda per 19mila euro, ma non sembra che la confisca degli animali sequestrati durante l’operazione iniziale delle forze dell’ordine sia stata accolta, come l’associazione aveva chiesto.
Nel frattempo, parte degli affidatari ha risposto alle richieste di restituzione degli animali da parte di Cappelloni semplicemente comprandoli, per porre fine all’incertezza sul loro destino. Altri affidatari hanno invece optato per esercitare il diritto di ritenzione in civile. Pochi hanno optato per la restituzione. A questo punto è da vedere se Cappelloni si opporrà al decreto penale di condanna e chiederà invece di andare a giudizio.
Dove per altro si troverà ad affrontare anche un’altra imputazione.
Capelloni è accusato infatti per truffa aggravata e induzione al falso, relativamente alla presunta percezione indebita di contributi dall’Unione Europea.
Mentre si attende l’esito anche di questo secondo procedimento, Horse Angels rimane fortemente convinta che l’intera vicenda di Etroubles, dal maltrattamento al sequestro fino alla ri-assegnazione sulla carta degli animali a chi li aveva maltrattati, sia fortemente da deplorare in ogni singola fase. «Di certo non una bella pagina di giustizia» ha dichiarato il presidente di Horse Angels Roberta Ravello. «Gli accadimenti di Etroubles dimostrano, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto l’attesa riforma del codice civile e penale, perché gli animali tutti non siano oggetti, sia pressante e necessaria. Nessun animale che sia stato sequestrato per maltrattamento, dovrebbe essere penalizzato con un provvedimento di restituzione. La giustizia dovrebbe occuparsi di tutelare le vittime, non i carnefici».
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