Spesso al maniscalco viene richiesto d’intervenire in circostanze particolari e in collaborazione con il veterinario per risolvere o migliorare situazioni patologiche in atto o per correggere un determinato atteggiamento.
Ferrature terapeutiche: sono tutte quelle in cui la particolare ferratura richiesta è necessaria a scopo terapeutico, cioè per risolvere o attenuare le conseguenze di uno stato patologico di cui è preda l’arto del cavallo. In quest’ambito rientrano tutte quelle particolari ferrature che si possono fare in caso di navicolite, laminite tendiniti, fratture e che vengono appositamente stabilite e create in collaborazione con il veterinario.
Ferrature correttive: sono quelle in cui il particolare pareggio e la particolare foggia del ferro intervengono a correggere un particolare atteggiamento dell’arto del cavallo come potrebbe essere un difetto d’appiombo (es. mancinismo, piedi cagnoli, etc.).
A proposito di quest’ultimo punto è forse necessaria una riflessione: un difetto d’appiombo è, generalmente, l’adattamento del piede del cavallo ad una conformazione non ideale dell’arto o delle parti ad esso sovrastanti, quindi se un cavallo ad es. è mancino, cioè ha le punte dei piedi rivolte verso l’esterno, pensare di riallineare la punta intervenendo con un particolare e deciso pareggio o con una particolare orlatura del ferro non è la doluzione ideale, in quanto si andrebbe a modificare il naturale adattamento di quel piede ad una situazione anatomica non corretta; quindi in questo caso una ferratura correttiva dovrebbe per lo più rispettare il naturale equilibrio del piede, proteggendolo con le opportune modifiche del ferro da tutta quella serie di inconvenienti successivi e conseguenti all’appiombo non corretto.
Viene da sé che poi ogni caso è diverso dagli altri, ed è proprio in questo che si riconosce un bravo maniscalco che sarà in grado di operare le opportune modifiche senza applicare mai dei modelli precostituiti.