Con il passare degli anni e con l’aumento dell’indotto legato al cavallo molte industrie hanno cominciato a produrre ferri prestampati di varie misure e con caratteristiche adattabili per molte delle esigenze che un maniscalco può incontrare nel suo lavoro; se ciò da una parte ha favorito e facilitato il lavoro del maniscalco dall’altra ha, purtroppo, fatto perdere quasi del tutto la conoscenza del lavoro alla “forgia”: un bravo maniscalco sarà anche quello in grado di forgiare un ferro partendo da una semplice barra metallica.
Il ferro può essere applicato a caldo o a freddo, nel primo caso si ottiene un adattamento perfetto del ferro allo zoccolo perché si bruciano le parti eccedenti dell’unghia ma si rischia di provocare ustioni.
Nel secondo caso non si ottiene un adattamento perfetto ma si evitano le scottature.
Il principale inconveniente della ferratura a freddo è che se il pareggio del piede non è più che accurato, inevitabilmente, ferro ed unghia non aderiranno nella maniera corretta rischiando di allentarsi dopo pochi giorni.
FERRATURA A CALDO
Indipendentemente se il ferro sia stato forgiato per intero a mano o se sia stato adattato da uno prestampato, una volta decisa che la forma lavorata è quella da applicare a “quel” piede il ferro viene scaldato fino a diventare quasi incandescente ed applicato sull’unghia per circa una decina di secondi per poi essere raffreddato in un secchio d’acqua. Così facendo quando il ferro verrà fissato alla suola aderirà perfettamente alla superficie di appoggio garantendo il massimo della stabilità tra le due parti.
L’applicazione di un ferro a caldo richiede una grande maestria, abilità, capacità manuali e conoscenza dell’anatomia del piede equino in quanto il ferro rovente viene tenuto in sede il tempo necessario per un perfetto pareggio ma insufficiente per determinare delle scottature della suola, che essendo isolante non viene danneggiata in alcun modo se il ferro caldo viene applicato nella maniera corretta. Ovviamente con la ferratura a caldo il maniscalco può lavorare sul ferro per operare gli opportuni accorgimenti e correzioni in modo più preciso e corretto; questo è ancora più valido se il ferro che va lavorato è di una misura grande (come può esserlo un ferro per un cavallo di grande mole).
In linea generale tutti i cavalli possono essere ferrati a caldo con l’eccezione di quelli con una suola particolarmente sensibile, sottile, leggermente concava o piatta.
FERRATURA A FREDDO
Con la ferratura a freddo, ovviamente, vengono saltati tutti quei passaggi che riguardano il riscaldamento del ferro e questo, una volta modellato opportunamente, viene applicato direttamente sull’unghia, richiedendo, quindi, un tempo decisamente inferiore della ferratura a caldo.
Il principale inconveniente della ferratura a freddo è che se il pareggio del piede non è più che accurato, inevitabilmente, ferro ed unghia non aderiranno nella maniera corretta rischiando di allentarsi dopo pochi giorni. Ovviamente se un maniscalco ha l’abitudine di ferrare a freddo (cosa tra l’altro molto frequente) non vuole dire assolutamente che non sappia fare il suo lavoro; la cosa principale è che abbia le basi conoscitive e manuali fondamentali e che in caso di necessità sia in grado di lasciare una tecnica per adottare l’altra; saranno allora le varie situazioni a far scegliere un tipo di lavoro piuttosto che un altro.
Ci sono poi tutta una serie di ferri fatti con materiali diversi come l’alluminio o leghe particolari che vengono applicati, proprio per la natura dei materiali stessi, esclusivamente a freddo; questi ferri sono particolarmente leggeri e malleabili, si adattano facilmente alle forme richieste, plasmandosi in breve tempo all’unghia a cui sono applicati.
A caldo o a freddo che sia, la cosa principale è che il ferro sia della giusta fattura, che non alteri l’equilibrio del piede e che sia applicato correttamente.