Il cavallo domestico è il risultato di una selezione operata dall’uomo e ci ha accompagnato attraverso la storia e lo sviluppo della nostra civiltà.
Le caratteristiche delle razze equine riflettono le culture e le esigenze che erano alla base della selezione: quando una razza di cavalli viene mantenuta pura possiamo ritrovarle anche a distanza di secoli dalla sua creazione, anche se le esigenze e le ragioni per le quali quei cavalli sono ancora con noi sono radicalmente cambiate.
Infatti i cavalli che erano parte della nostra vita quotidiana ora sono un piacere e vengono utilizzati nello sport, dove spesso ci si focalizza a sviluppare caratteristiche particolari, tralasciando quei dettagli che erano alla base della creazione delle razze originali. Un aspetto che spesso viene trascurato è la socialità del cavallo: un elemento tenuto in gran conto quando viveva a fianco a noi come compagno di lavoro, ma che oggi spesso non viene considerato un aspetto importante, visto che con lui passiamo poco tempo e solo per fare le cose per cui lo addestriamo per poi abbandonarlo ad aspettarci mentre viviamo la nostra vita. Il lavoro che svolgiamo quando non stiamo con loro ci serve per mantenere i nostri cavalli, ma la solitudine e le prestazioni a cui li assoggettiamo ha conseguenze sulla loro personalità e sulla loro capacità di apprendimento, entrambi elementi che hanno forte influenza sulla relazione uomo-cavallo.
Dopo aver lavorato con i cavalli per quasi quarant’anni e aver sviluppato il mio metodo Human Horse Sensing, quando ho incontrato i Mangalarga Marchador da Rio de Los Cielos e tutti gli altri cavalli di questa razza ho avuto una sensazione molto speciale.
La missione di Human Horse Sensing è insegnarci come entrare in relazione con il cavallo in modo da stabilire un rapporto costruttivo per poi poter affrontare insieme le situazioni più diverse. È un nuovo modo di vedere la relazione uomo-cavallo che ci porta oltre l’addestramento meccanicistico: Human Horse Sensing ci permette di comprendere, imparare, vivere e giocare dal punto di vista dei cavalli. Il cavallo è un animale dalla spiccata natura sociale, anche se per la maggior parte dei cavalieri questo aspetto rimane una questione nebulosa. Tuttavia la parte più difficile dell’addestramento rimane stabilire una vera comunicazione con il cavallo e risvegliare il suo interesse per ciò che facciamo e per il tempo che trascorriamo insieme.
La socialità deve diventare il terreno comune per creare una relazione che ci permetterà di cooperare con lui piuttosto che farlo lavorare per noi in uno stato di sottomissione. Nella comunicazione tra due soggetti chi guida l’interazione è il leader, ed è quindi il leader a creare le circostanze e a dettare le modalità della conversazione. Il leader è sempre aperto al futuro: se vogliamo assumere il ruolo di leader dobbiamo creare noi le condizioni che permettano al cavallo di apprendere i nuovi schemi di comportamento che desideriamo. A questo fine useremo il linguaggio sociale condiviso dalle nostre due specie (spazio, cibo, gerarchia, etc.) comunicando attraverso i cinque sensi con cui il cavallo, come noi, riceve informazioni dall’ambiente: attraverso i cinque sensi il cavallo elabora le informazioni, e agisce di conseguenza modificando il comportamento. Da ogni corretta interazione con noi il cavallo costruirà ricordi positivi che condizioneranno l’apprendimento di nuove azioni e lo sviluppo della propria personalità.
Il primo Mangalarga Marchador che incontrai si chiamava Marchador. Il mantello candido catturò subito la mia attenzione; m’incuriosì immediatamente l’andatura tipica della razza, veloce e lineare, che non trasmetteva alla groppa quasi nessun movimento verticale. Fluttuava sul terreno come Pegaso. Esibiva quest’andatura naturalmente, ma aveva anche un passo e un galoppo degni di nota. Era veramente un cavallo con una marcia in più! Il Mangalarga Marchador è stato selezionato per adattarsi all’uomo sotto ogni aspetto, dall’andatura comoda per il cavaliere al carattere docile e recettivo.
Quest’ultima caratteristica mi è diventata evidente lavorando con Rio de Los Cielos, un giovane Mangalarga di sette anni alla sua prima stagione riproduttiva. Ricorderò sempre il primo momento con lui. Eravamo fermi e i suoi grandi occhi sembravano chiedermi di prendere io l’iniziativa. Esitavo perché non lo conoscevo affatto. Non appena superata la mia esitazione si è mosso con me, seguendomi anche quando decisi di mettermi a saltellare a fianco a lui. Passando dal lavoro a terra a quello in sella, in pochi istanti compresi perché tutti, me inclusa, si innamorano dei Mangalarga Marchadores. Rio era molto leggero, si muoveva senza sforzo a ogni andatura. Sembrava sempre chiedermi quello che desideravo fare ed era in grado di affrontare ogni tipo di terreno – anche quando Rio non riusciva a vedere il terreno avanzava come fosse sul fondo di un maneggio perfettamente livellato. Mi sembrava davvero di essere in compagnia di un amico.
I Mangalarga Marchador sono compagni ideali, nati con il cervello, il cuore e lo spirito per sviluppare un solido legame con il cavaliere. Aria de Los Cielos è una femmina Mangalarga Marchador figlia di Rio, nata il 1 maggio 2012 al Rancho de Los Cielos, a Riverside, in California. Aria è con me dalla nascita: ne ho gestito ogni aspetto della crescita, dell’addestramento e delle performance in competizione. Montare Aria de Los Cielos nel 2017, scalza, sullo Slate Mountain Range durante il Death Valley Encounter – una competizione di 30 miglia dell’American Endurance Ride Conference – è stata un’esperienza importante. Abbiamo vinto il Death Valley Encounter, e già in precedenza ci eravamo piazzati al quinto posto nella prima prova di Aria sulle lunghe distanze.
Abbiamo anche partecipato a concorsi di dressage, dopo solo due mesi che Aria era sotto sella, ottenendo oltre il 63 per cento dei punti nelle prime quattro prove. Montarla e allenarla, scalza, in diverse discipline e anche in città nella vita quotidiana, mi ha dato modo di apprezzare la razza e le qualità individuali di Aria. La mia esperienza equestre spazia dalle corse in piano al salto ostacoli, dal dressage all’endurance, e con lei ho anche provato il tiro con l’arco a cavallo e il polo, ma il mio focus è sempre sulla relazione tra uomo e cavallo come strumento di preparazione della performance attraverso la valutazione costante e la gestione del comportamento. Il dialogo tra uomo e cavallo è importante, ed entrambe le parti devono essere aperte all’ascolto e pronte ad accogliere la risposta.
Trovandomi a vivere negli Stati Uniti parlo di questi magnifici cavalli che sono nati qui, ma il Mangalarga Marchador è ora presente anche in Italia grazie all’impegno di Tiziana Ricci, Presidente e fondatrice dell’AIAMM (www.aiamm.it) e di Domingos Lollobrigida Junior, cui devo moltissime delle nozioni che sulla razza. Il sito AIAMM descrive benissimo la razza: “Chi visita il Brasile e adora i cavalli deve conoscere e montare, almeno una volta, un cavallo Mangalarga Marchador, il miglior cavallo da sella del mondo! La razza é brasiliana, nata nel sud della provincia di Minas Gerais, frutto dell’accoppiamento dei cavalli Álter, di origine portoghese, con cavalle selezionate da sella. Il Mangalarga Marchador ha influenzato fortemente la storia brasiliana contribuendo ai cicli economici del Paese come mezzo di trasporto, moneta di scambio, e oggi patrimonio culturale e sportivo nazionale”.
Un aspetto che viene tenuto in gran conto nella selezione del Mangalarga è il carattere dei cavalli, che vengono valutati anche a seconda della loro disponibilità a lavorare serenamente con l’uomo. Le mie precedenti esperienze con i Purosangue da corsa mi ha permesso di apprezzare molto questa dote. A volte dovevo montare in pista soggetti che non avevo mai visto prima e che arrivavano al tondino sellati, mentre il proprietario mi diceva cosa avrei dovuto fare con loro per vincere. Chi ha fatto l’esperienza di montare in gara un cavallo sconosciuto non può onestamente sostenere che il carattere non abbia importanza, e che ciò che conta siano solo le sue doti atletiche e la conformazione! In effetti tutti gli allevatori, non importa la razza prescelta, dovrebbero tenere in considerazione la personalità dei loro cavalli, specialmente oggi che sono un piacere e non più uno strumento di lavoro. A volte, però, anche partendo da un soggetto di buona indole si finisce per incontrare serie difficoltà nella relazione, difficoltà create da quello che imponiamo al cavallo. Proprio per questo è degno di nota l’impegno dell’ente brasiliano che sovrintende al Mangalarga Marchador a valorizzare tutti gli aspetti dell’allevamento che influenzano l’indole del cavallo, aspetto universalmente trascurato.
Le origini della razza
Il Mangalarga Marchador è il cavallo nazionale del Brasile, dove esistono quasi 600.000 esemplari ufficialmente registrati. La sua storia risale all’invasione napoleonica del Portogallo, allorché la famiglia reale decise di mettersi in salvo in Brasile. Li accompagnarono alcuni dei migliori soggetti delle scuderie reali provenienti dall’allevamento di Alter Real: uno stallone, fu donato al Barone di Alfenas, che viveva nel ricco stato di Minas Gerais. Questo stallone, incrociato con fattrici di ceppo Jinete dell’allevamento Fazenda Campo Alegre, divenne il capostipite del Mangalarga Marchador. I Jinetes erano soggetti insanguati e brillanti, rinomati per la loro andatura comoda oltre che per essere stati i cavalli da guerra dei Conquistadores. La razza Mangalarga Marchador, risultato di un’attenta selezione genetica, è stata mantenuta pura nel tempo.
A differenza di altre razze equine più conosciute, si è cercato di migliorarla incrociando quei soggetti che si distinguevano per prestazione e conformazione, senza ricorrere ad apporti di sangue esterno. La Fazenda Mangalarga acquistò cavalli da Campo Alegre e cominciò ad allevarli risvegliando l’interesse di coloro che cercavano un cavallo dall’andatura estremamente comoda. Il termine Marchador deriva dal gesto degli anteriori che il cavallo fa avanzando nella Marcha tipica di questa razza, con cui il cavallo può raggiungere anche i 14/18 chilometri all’ora. Questo tipo di andatura si distingue a sua volta in Marcha Batida e Marcha Picada. La Marcha Batida è un movimento delle gambe in quattro tempi dove sono predominanti i bipedi diagonali e i passaggi a triplice supporto. Quando i bipedi laterali sono predominanti allora si parla di Marcha Picada. In entrambi i tipi di Marcha il cavallo è a contatto col terreno: non ci sono momenti di sospensione da terra e questo garantisce al cavaliere comfort e sicurezza.
Nel 1949 a Belo Horizonte fu creato il libro di razza, e nacque l’ABCCMM – Associação Brasileira dos Criadores do Cavalo Mangalarga Marchador (www.abccmm.org.br) – l’organizzazione che presiede alla selezione sotto il controllo del governo brasiliano. Più tardi si sono costituite associazioni di allevatori in Europa con l’EAMM – European Association of Mangalarga Marchadores (www.eamm.de) – negli Stati Uniti con l’USMMA – United States Mangalarga Marchadores Association (www.namarchador. org) – e in Italia con la AIAMM – Associazione Italiana Allevatori di Mangalarga Marchadores (www.aiamm.it).
Iscrizione allo Stud Book
L’iscrizione al libro di razza del Mangalarga Marchador avviene tra la nascita e i dieci mesi di età (iscrizione provvisoria) ed è convalidata solo dopo una pre-ispezione, in cui si valuta il puledro con la fattrice, si esamina il DNA dei genitori e si verifica il pedigree. Dopo l’esame del mantello (il mantello pseudo albino e gli occhi azzurri non sono ammessi: in questo caso il puledro non sarà iscritto nel registro) e della dentizione, viene riempito il modulo di riconoscimento come Mangalarga Marchador e applicato un numero di identificazione a mezzo di microchip, inserito nel terzo superiore del collo a fianco della criniera (nel muscolo nel legamento nucale senza rischio di salute per il soggetto o di migrazione). In caso il puledro sia di età superiore ai dieci mesi, può essere ammesso all’ispezione, ma si deve farne comunicazione all’ABCCMM prima della visita.
La visita del puledro deve essere accompagnata dal risultato dell’esame del suo DNA per verificare l’identità dei genitori: il referto deve essere presentato al momento della visita ed è valido solo se realizzato dal un laboratorio autorizzato dall’ABCCMM. Al terzo anno <(36 mesi) i soggetti devono essere presentati per una seconda ispezione che li approva come riproduttori (Registro definitivo). Le caratteristiche verificate in questa circostanza sono:
• L’andatura, o Marcha, propria della razza. In questo momento, ad almeno 36 mesi, è necessario presentare montati sia le femmine sia i maschi per esaminarne la qualità e valutare se possono essere impiegati come riproduttori. I cavalli devono essere in grado di produrre a richiesta una Marcha Batida o una Marcha Picada.
• La conformazione. Gli appiombi rilevati con misurazioni morfometriche devono corrispondere allo standard di razza. Particolare attenzione è riservata all’altezza al garrese, che nei maschi deve essere tra un metro e 47 e un metro e 57 centimetri, e nelle femmine tra un metro e 40 e un metro e 54 centimetri. L’altezza della groppa non deve mai essere superiore a quella del garrese nei maschi mentre nelle femmine si ammette una differenza di non più di due centimetri. Viene anche esaminata l’arcata dentaria per verificare l’età e l’assenza di prognatismo, e nel maschio la proporzione dei testicoli e la loro presenza nella borsa scrotale. A questo punto, se il giudizio è favorevole, si applica il microchip nei soggetti che non lo avevano ricevuto da puledri, e il marchio a caldo o a freddo a discrezione del proprietario.
Una particolarità aggiuntiva, che è un altro aspetto proprio del cavallo Mangalarga Marchador, è che non solo l’addestratore o il cavaliere che conoscono il cavallo montano il soggetto nell’ispezione, ma il giudice che è anche un veterinario, che vede il cavallo per la prima volta, lo monta e lo valuta personalmente. Di fatto, in Brasile non si può diventare giudice se non si è in grado di ricoprire tutti questi compiti. Quindi la valutazione dei soggetti è un compito complesso e completo, attuato da una sola persona che considera la totalità del cavallo senza tralasciare l’aspetto più bello e singolare, la sua personalità.
La Marcha
I due tipi di Marcha del Mangalarga – la Batida e la Picada – si possono descrivere in maniera semplicistica rispettivamente come un passo e un trotto modificati. Ambedue sono caratterizzate da fasi di triplice appoggio che si alternano a fasi di duplice appoggio diagonale e laterale. In Brasile, l’andatura dei Mangalarga Marchadores è stata studiata in dettaglio. Negli studi si è scomposto il movimento di ciascun arto in sollevamento, in dislocazione e in appoggio, misurandone le fasi per ogni singolo arto e analizzando il movimento di ogni arto in relazione agli altri.
Dall’analisi è emerso che ciò che rende l’andatura del Mangalarga così comoda è la mancanza quasi completa della fase di sospensione e la lunghezza della fase di triplice appoggio. Accanto alle più comuni Marcha Batida e Marcha Picada si registra anche la Marcha de Tríplices Apoios Definidos – MTAD: in italiano Marcia di Triplice Appoggio Definito – un’andatura di media velocità che conferisce al cavaliere o all’amazzone la comodità desiderabile sia per le passeggiate, sia per le medie e lunghe distanze.
La MTAD ha una base genetica, ma è influenzata pure dall’ambiente: infatti sui sentieri stretti e montuosi del Brasile i cavalli erano forzati a un’andatura con dislocazione asimmetrica.
La MTAD si sviluppa attraverso 8 appoggi che si ripetono: quattro triplici appoggi, due appoggi doppi laterali e due appoggi doppi diagonali in cui tutta la parete dello zoccolo si appoggia a terra. Questa è la sequenza completa, che conferisce al cavaliere la comodità ideale e s’inquadra perfettamente tra una perfetta Marcha Picada e una perfetta Marcha Batida. L’elemento più importante è l’occorrenza regolare e ben definita dei momenti di triplice appoggio.
Ugualmente importante è la spontaneità dell’andatura, senza interferenza di imboccature, finimenti, azioni del cavaliere o di altri artifici. Nella razza questa andatura è del tutto naturale e viene esibita fin dai primi giorni di vita. Uno stesso cavallo può mostrare preferenza per un tipo di marcia in particolare, o esibire tutte e tre le andature tipiche se è rilassato e aiutato dal cavaliere semplicemente regolando la velocità. Il temperamento del Marchador è brillante, ma anche molto gentile. È sensibile e affettuoso, il che lo rende un cavallo adatto per tutte le età e i cavalieri. L’intelligenza e la dolcezza lo rendono facile da addestrare e spiegano la pronta risposta agli aiuti del cavaliere.
La spiccata attitudine all’endurance fa parte delle eccezionali qualità del Mangalarga Marchador e, assieme alla capacità di rientrare nei parametri fisiologici richiesti, gli permette di percorrere lunghe distanze e di affrontare le sfide del terreno con intelligenza, agilità e coraggio. La rusticità è un’altra caratteristica predominante, grazie alla quale i Marchadores possono adattarsi facilmente a qualsiasi tipo di clima e di terreno. Tutte queste qualità lo rendono una cavallo estremamente versatile. Fin dall’inizio, il Marchador è stato utilizzato per i viaggi su lunghe distanze, che richiedevano comfort per il cavaliere e intelligenza, fiducia, resistenza e coraggio dal cavallo. È ancora usato nei ranch brasiliani per lavorare il bestiame, ma oggi viene principalmente impiegato nei trekking su lunghe distanze, nell’endurance e nelle competizioni di andatura – oltre che nel dressage, nel tiro con l’arco a cavallo, nei concorsi di salto ostacoli, anche per principianti, e nelle terapie a mezzo del cavallo.
HUMAN HORSE SENSING
Lo scopo di Human Horse Sensing (www.hhsensing.com) è costruire una solida base per la relazione uomo-cavallo e metterla in pratica in ogni possibile situazione. Solo una parte dell’obiettivo può essere raggiunto durante una lezione, il resto della storia dipenderà da voi e dal vostro compagno equino. Avere un cavallo è una scelta, non più una necessità. Essere sempre aperti a una prospettiva migliore, dalla scelta della razza, all’assistenza sanitaria e alla ferratura, dall’addestramento ai finimenti, ci mantiene sempre all’avanguardia e in grado di goderci il nostro tempo con i cavalli… E il Mangalarga Marchador è un cavallo che può accompagnare al meglio le persone nel loro percorso di vita! Sentirsi in grado di comunicare immediatamente con senso può trasformare te e il tuo cavallo e darvi modo di avere una vera relazione naturale.
Il vostro comportamento è ciò che conta. Human Horse Sensing è un sistema per l’equitazione basato su un dialogo dinamico attraverso il comportamento, che ci consente di gestire sempre la relazione senza essere limitati dai rigidi confini dell’addestramento tradizionale. La relazione che s’impara a stabilire tra uomo e cavallo, entrambe specie naturalmente sociali, diventa spontanea e la comunicazione è modulata attraverso il movimento, considerando il senso attraverso il quale è ricevuta e può essere usata in qualsiasi situazione a terra e in sella nella pratica di tutte le discipline equestri. Imparare il metodo Human Horse Sensing permette di capire in dettaglio il comportamento equino. Quello che si acquisisce è un linguaggio formulato in parametri con lo stesso significato per uomo e cavallo che ci sostiene nella comunicazione in qualsiasi situazione. Human Horse Sensing si trova in California e offre eventi, corsi di istruzione e corsi online per informazioni e per ospitare un nostro corso contattateci via email all’indirizzo hhsensing@icloud.com oppure via telefonica a +1 760 715 1554.
INFORMA n.4 – luglio/agosto 2022