L’intervista fatta da Giulia Iannone al campione Alberto Giugni.
In primo luogo, Lei rappresenta una “novità” per il pubblico italiano, anche se come leggiamo sul suo sito, ha in curriculum un Campionato Europeo nel 2005 ed un Mondiale nel 2006.
– Si presenti a suo modo ai lettori, menzionando e spiegandoci anche la sua scelta di trasferirsi in Inghilterra. Lei è italiano, ci dica il luogo di origine e quale è la sua formazione equestre.
“Sono di Roma e ho Iniziato la mia carriera agonistica a 8 anni, al pony club San Giorgio sotto la guida di Baba Zingarelli, montando pony e partecipando agli Europei di Millstreet per il completo e a diversi internazionali di salto ostacoli. Nel ’90/’91 ho passato le estati in Inghilterra e da quel momento il mio obiettivo e’ stato di ritornare qui per potermi confrontare con i piu’ grandi cavalieri al mondo nella patria del completo. Dopo un’esperienza in Italia presso il centro ippico le Querce ho avuto l’opportunità’ di trasferirmi definitivamente in UK. Nel 1999 ho preso in gestione una proprietà in Wiltshire, vicino a Marlbourough, che nel corso degli anni ho sviluppato; mi ritengo molto fortunato perche’ oggi ho un centro con tutte le strutture per allenare i miei cavalli e i miei allievi nel migliore dei modi. Qui a Downs Equestrian disponiamo di tutte le strutture necessarie per la preparazione di cavalli da completo, da un ampio campo in sabbia, al maneggio coperto, piscina per cavalli e galoppo, oltre a 50 acri di prati. Ogni anno ospitiamo non solo cavalli di proprietari da montare in gara, ma anche cavalieri da tutta Europa che vengono con o senza i loro cavalli per un’ esperienza nel mondo del completo inglese, per training con me e/o per partecipare a gare”.
– Si aspettava di essere selezionato per il Mondiale di Normandia? Era nei suoi programmi tecnici o tutto le giunge come una favorevole sorpresa?
“Sicuramente negli ultimi due anni ho lavorato sodo per preparare il mio cavallo, in comproprietà con Barbara Colosio , Sportsfield Quality per qualificarlo per questo mondiale, ma essere selezionati e’ sempre una bella sorpresa, non l’ho mai dato per scontato! “
– Ci presenta il suo cavallo S.Quality: carattere punti di forza, punti deboli, prova preferita, dettagli ( età origine….)
“Quality e’ un piccolo cavallo con un enorme personalità! E’ un irlandese di 12 anni, prodotto dal cavaliere e commerciante irlandese Paul Donovan; e’ approdato nella mia scuderia solo a 10 anni, con la reputazione di essere un cavallo molto complicato…ha assolutamente confermato le voci che giravano su di lui! E’ sicuramente stata una sfida produrlo, ci ho messo 1 mese solo per farlo stare rotondo! Ma allo stesso tempo e’ un cavallo che mi ha dato tanto, ha un grande cuore e se anche e’ un gran tiratore e’ una macchina da campagna. Una delle piu’ belle gare che ho fatto con lui e’ stata Boekelo lo scorso autunno, ha fatto il miglior cross country della sua vita. Non e’ sempre il piu’ facile da montare nel salto ostacoli dei 3 day, dopo il cross del sabato, ma facciamo del nostro meglio!!”
– La prova di cross di Normandia pare essere abbastanza dura: che schema mentale si è fatto, strategia e preparazione?
“E’ scontato che essendo un mondiale la prova di campagna sarà selettiva e tecnica; essendo il punto forte di Quality ad oggi non vedo l’ora di essere allo starting box…sono sicuro che quando mi daranno i -5 secondi la mia opinione sarà diversa!! A parte gli scherzi, avere Quality al massimi della forma il giorno del cross per me e’ la chiave per concludere una bella gara.”
– Crede o spera intimamente di essere uno dei componenti della squadra? E’ sorpreso o meno dei nominativi che sono stati ufficializzati? Con chi di loro ha più conoscenza o feeling date precedenti occasioni di incontro in gara ad esempio?
“E’ un onore poter rappresentare la mia nazione, tra l’elite dell’equitazione mondiale. Ovviamente sarebbe ancora piu’ prestigioso far parte della squadra, ma al nostro tecnico la scelta di selezionare i quattro binomi migliori”
– Biasia e Panizzon sono i due nomi caldi della lista che dovrebbero fare da traino grazie all’esperienza. Manca un altro nome forte per l’Italia: Brecciaroli. Cosa ne pensa?
“Sentiremo moltissimo la mancanza di Stefano; e’ un vero peccato non averlo con noi, e’ sicuramente il cavaliere che puo’ fare la differenza in un squadra, data la grande esperienza e l’incredibile talento; lo ammiro molto e mi dispiace che non possa essere presente, ma sono sicuro che i 6 selezionati non saranno da meno!!”
– Crede che in Normandia l’Italia riuscirà a strappare il biglietto per Rio?
“Sono superstizioso, passiamo alla prossima domanda!!”
– Ci ricorda che esperienza fu il Mondiale del 2006?
“Fu un’esperienza eccezionale in un posto unico al mondo per l’equitazione, Aachen. Purtroppo per uno stupido errore tecnico non ho avuto la possibilità di completare la gara, quindi mi rimane un po’ di amarezza. “
– Che tipo di aspettative ha per questa occasione agonistica molto significativa per un eventer?
“Spero sara’ la coronazione di tutti questi anni di duro lavoro su me stesso e sul mio cavallo, ce la metteremo tutta per completare una bella gara per il mio paese.”
Redazione
Fonte: Giulia Iannone