L’ALBERO
Senza di lui è triste la pianura
vi nasce e cresce silenziosamente
per farti riposare alla sua ombra
e mentre ti rilassi lui racconta
con lo stormir di fronde e di cicale
quel che nessuno ti saprà mai dire.
Lui che da fermo viaggia nel futuro
mentre la storia avviene a lui d’intorno.
Offre conforto al viandante accaldato
dona frutti al povero affamato
difende l’uomo contro cani e lupi
e segue le stagioni offrendo fiori,
le sue radici abbracciano la terra
come icona viva di stabilità
esemplare di vita millenaria
è un vero santuario di esistenza
cambia le idee e conserva i principi
di coloro che vorrebbero da lui
legna, carta, matite ed i violini
gondole, arredi, brace e le poesie.
Figlio della foresta planiziaria
s’è una sequoia s’avvicina al cielo
l’albero è speranza per l’umanità
di esiziale ha solo due nemici
l’uomo avido e il fulmine assassino.
Marco Biffani