Perché questo articolo?
Sono molti i cavalieri che amano montare con la musica, generalmente si tratta semplicemente di un modo per rendersi più piacevole un momento di svago.
Ma sappiamo che di musica e equitazione se ne scrive fin dal ‘500 e a questo proposito potete trovare delle interessanti notizie nel libro di Giovanni Battista Tomassini “Le opere della Cavalleria”. La musica definiva il ritmo e la cadenza degli esercizi e aiutava a raggiungere quella serena armonia tra cavallo e cavaliere tanto cara ai vecchi Maestri.
Ma non solo di questo si tratta: quando, alla fine dello scorso secolo, si iniziò a ragionare e studiare quali effetti potesse avere la musica sul cervello degli atleti nello sport, ci si accorse che lo spettro delle azioni della musica era piuttosto ampio e dimostrabile non solo empiricamente e, se vogliamo applicare tali considerazioni al campo dell’equitazione, c’è un ulteriore aspetto di cui prendere atto: anche il cavallo sente la musica.
21-22 maggio 2022
Seminario operativo di discussione e applicazione
in campo con la partecipazione dei musicisti del progetto HELICONA
INFLUENZE E ISPIRAZIONI RECIPROCHE TRA EQUITAZIONE E MUSICA
Equitazione e musica: un rapporto fondamentale all’origine dell’Equitazione Classica che i promotori del progetto HELICONA, Davide Monti e Maria Christina Cleary, si propongono di ricostruire nell’ambito di una collaborazione ancora più ampia tra tutte le arti oggetto di studio nelle accademie del rinascimento.
Il seminario è rivolto ai TEI e sarà aperto anche a tutti i soci in base alla disponibilità dei posti.
Il fortuito e felice recente incontro con il Professor Davide Monti, violinista e creatore, assieme alla moglie l’arpista irlandese Maria Christina Cleary, di Helicona Projet, di cui egli stesso vi parla nell’articolo a seguire, ci ha incuriosito e interessato moltissimo.
Abbiamo provato un piccolo esperimento: il violinista in maneggio che, improvvisando, seguiva con la musica gli esercizi a cavallo e al contempo veniva seguito dalle improvvisazioni del cavaliere. Immediata è stata la percezione da parte del musicista del lievissimo ritardo del posteriore sinistro che il cavallo presenta sempre all’inizio del lavoro e che si è corretto quasi immediatamente e fu interessante notare che l’animale, solito a gangheggiare, teneva il filetto con la bocca piacevolmente rilassata. Il violino seguiva il cavallo e il cavallo, attento e concentrato, si accordava al violino.
Ne è nata una sorta di armonia a tre in cui, attraverso il movimento e la musica, gli attori si esprimevano e comunicavano.
La risposta del cavallo non ha lasciato alcun dubbio: non solo l’animale sentiva la musica, il cambio di atteggiamento, la disponibilità e l’impulso lo dichiararono immediatamente, ma la ascoltava: le orecchie, mobili, indirizzate verso la fonte del suono, dimostravano la sua attenzione, che veniva confermata dal fatto che, nel momento dell’intervento di un aiuto da parte del cavaliere, una sola di esse si spostava.
Gli stessi risultati non si ottenevano cambiando l’origine del suono, cioè passando dalla musica “dal vivo” a quella elettronica a riprova del fatto che veniva a mancare l’elemento umano di trait d’union che senza dubbio agisce maggiormente a livello emozionale. Ma questo può diventare un oggetto ulteriore di studio.
Il ritmo, la cadenza, il timbro, gli intervalli, trasmettono dei messaggi che il cervello accoglie ed elabora e i benefici che ne traiamo sono il miglioramento della motricità, del senso del ritmo, della coordinazione corporea, infatti è Interessante notare che cervelletto e gangli della base sono implicati non solo nella sincronizzazione dei ritmi musicali, ma altresì nella sincronizzazione e coordinazione dei movimenti corporei.
Lo stimolo musicale e le esortazioni verbali non vengono recepiti allo stesso modo. Infatti, un recente studio statunitense pubblicato su Neuron, basato su un’indagine con RMF (risonanza magnetica che rileva il flusso ematico) ha dimostrato la presenza nella corteccia uditiva di un gruppo di neuroni che rispondono solo alle note e si attivano unicamente in presenza di musica, mentre è diverso il gruppo di neuroni che si attiva in presenza di una conversazione o comunque di richiami vocali. I due gruppi si trovano in parti diverse della corteccia e pertanto sembrano esistere percorsi separati nel cervello per l’analisi della musica e della parola.
È indubbio che la musica origini in noi delle emozioni: vitalità, allegria, tranquillità, tristezza, ma anche ricordi e immagini visive e si è visto che alcune peculiarità della struttura di una melodia fanno sì che essa abbia un carattere universale, si traducono cioè in un messaggio che viene percepito in modo simile da tutti, umani e animali. Questo messaggio determina una diversa risposta neuro fisiologica a seconda del tipo di musica, cosa che negli ultimi anni è stata studiata in ambito scientifico (Zentner, Scherer, Sloboda).
Infatti sono state verificate variazioni della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca, del diametro pupillare, della secrezione ipofisaria. Mediante PET e RMF si è potuto anche dimostrare come la musica stimoli i processi fisiologici che regolano la produzione di dopamina, un neurotrasmettitore responsabile della sensazione del piacere (Zatorre et al.) ed è proprio il piacere che dobbiamo cercare, per noi e per il nostro compagno.
A conclusione di tutto ciò, devo dire che ci si è aperta una strada, in parta già battuta, ma che ci offre notevoli prospettive di interesse e studio e credo che sia molto stimolante percorrerla.
Giuliana Belli
Società Italiana Arte Equestre Classica
Centro di Ricerca di Equimozione e Isodinamica C.R.E.I.
Per info e prenotazioni rivolgersi a Giuliana Belli 3483107595
Per saperne di più su HELICONA PROJECT:
siti WEB: helicona.it, arparla.it
FB e You Tube: pagine “Helicona Project” e “Arparla” e i profili personali dei promotori.
Centro equestre Castello di Monvicino
Abbazia di Masio – Oviglio (AL)
Bibliografia:
Auzou P. et al: “Topographic EEG activations during timbre and pitch discrimination tasks using musical sounds” 1995
Bernardi L, Porta C, Sleight P: “Cardiovascular, cerebrovascular and respiratory changes induced by different type of music” 2006
Sloboda JA: “Music structure and emotional response ; some empirical findings.” 1991
Zatorre RJ, Belin P, Penhune VB: “Structure and function of auditory cortex: music and speech” 2002
Zentner M, Grandjean D, Scherer K: “Emotion evoked by the sound of music: characterization, classification and measurement” 2008