Giovedì 12 la terza giornata stagionale all’Ippodromo Snai La Maura
Secondo appuntamento del mese di gennaio con il trotto a La Maura. La copertina della giornata tocca a Erik Bondo, autore di un triplo da allenatore, iniziato nel Premio Amour Angus portando personalmente al successo Eclipse Gar: il portacolori della scuderia Chicolindo sfruttava il miglior numero per scivolare al comando, poi con i due più attesi Escudo ed Evarussa Jet che si marcavano lungo il percorso, era abile a gestire il ritmo per poi allungare e centrare la prima vittoria a media di 1.15.2, nuovo personale. Nel tentativo di agganciare il rivale, la favorita Evarussa Jet finiva con lo sbagliare e così, sul calo di un Escudo inferiore alle attese, era Etoile dei Veltri a vincere la volata per il secondo posto su Enock.
Le altre due vittorie del team di Trecate arrivavano con Federico Esposito in sulky: nel Premio Kenwood Scamper Come Chuck Sm metteva in campo una progressione vigorosa da fondo gruppo sul penultimo rettilineo e in retta veniva a regolare Caspian Play Font, passato all’attacco ai 600 finali sulla coppia di testa Chicca Ross-Barni Lenny e logicamente un pò in bolletta nei 100 finali. Terzo a ridosso terminava Cabalista, senza troppo spazio nel finale, mentre Cosmos del Ronco sbagliava all’ingresso in dirittura quando dava l’idea di poter lottare per la vittoria.
L’hat-trick per la connection arrivava grazie a Danzica Bi che nel Premio Garland Lobell centrava la terza vittoria nelle ultime quattro uscite. Sull’errore della favorita Don Perignon nella fase iniziale, la portacolori della scuderia Gnafa’ forzava in avvio e sfilava su Javerne, completava un km in 1.17.1 e in retta eludeva l’agguato dell’importata di Marco Smorgon a media di 1.14.8. Diamante Trio risolveva la volata per il terzo posto su Dalila Grif.
Altro team in grande spolvero è quello di Bareggio, che in questa domenica ha firmato un doppio con due soggetti in condizione strepitosa. Nel Premio Magna Force Doctor Caf demoliva letteralmente il record firmato all’ultima uscita a Firenze e confermava di essere soggetto in crescita esponenziale: l’allievo di Fausto Barelli affidato a Pippo Gubellini sfruttava la scia d Dahlia Lud nella risalita esterna, poi al mezzo giro finale muoveva all’attacco di Damon Hill Treb (che aveva sfondato dopo 650 metri veloci) e in retta passava netto per svettare al nuovo personale di 1.11.9, strepitoso considerata la pista non velocissima. Damon Hill Treb si abbandonava di galoppo gettando al vento un probabile secondo posto, che andava così a Junkie mentre Dahlia Lud restava terza.
Capitano Pi la prestazione-monstre l’aveva fatta il 18 dicembre, quando aveva sottomesso Cocochanel Treb dopo percorso esterno a media di 1.11.9: in questo Premio Decca Angus, la prova per anziani di cat. F, da netto favorito il figlio di Muscle Massive dopo aver ottenuto via libera da Canal Grande Rob si è limitato allo stretto indispensabile esprimendosi a media di 1.13.6, ma i rivali non sono mai riusciti ad avvicinarlo. Per il secondo posto era Cocktail Bar a svettare prevalendo allo sprint su Zaffiro Trio.
Nel Premio Angus Hall, la maiden sui 1650 metri per cavalli di 3 anni, la favorita Esterel Gi dava seguito al buon esordio centrando la prima vittoria della carriera. Sugli errori di Elektra Ob Ferm e Extra Speed, la cavalla allenata e guidata da Andrea Guzzinati andava di pacca al comando, gestiva al meglio i parziali e nel finale si limitava a controllare i rivali, a media di 1.15.3, senza lasciare troppo spazio all’appostata Eco Gual che così doveva adeguarsi al secondo posto. Event Horizon si è impegnato all’esterno nell’ultimo giro flettendo solo nel finale e chiudendo terzo.
Gentlemen in chiusura nel Premio Aligero, una prova a resa di metri per soggetti di cat. C/E/G distribuiti su tre nastri: ritrovava la vittoria Amarcord, che con Fabio Marchino azzeccava una perfetta giravolta dal secondo nastro sistemandosi subito a ridosso dei primi: il cavallo allenato da Francesco di Stefano muoveva al mezzo giro finale e in retta non aveva difficoltà ad avere ragione del battistrada Solista D’Esi, comunque coraggioso nel percorso di testa, mentre la sorpresa Zafira sprintava in retta chiudendo al terzo posto.