40 open day per avvicinare le persone disabili allo sport. Roma – dal 3 al 22 dicembre 2025


Dal 3 al 22 dicembre 2025, il CSI Centro Sportivo Italiano – Comitato di Roma, dà il via a “Tutti in Campo”, una campagna che in venti giorni proporrà 40 open day in 14 realtà sportive del territorio capitolino, con l’obiettivo di promuovere informazione, partecipazione e attività dedicate al rapporto tra sport e disabilità.
Sostenuta e promossa dall’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, l’iniziativa è stata presentata in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, durante il convegno “Sport, diritto e partecipazione – Sinergie e reti per una società più equa”, ospitato dall’Università di Roma “Foro Italico”.
“Tutti in Campo” punta a tre traguardi essenziali: orientare persone con disabilità e famiglie verso realtà sportive in grado di offrire percorsi adeguati; valorizzare il lavoro delle associazioni del CSI Roma già attive sul tema; e stimolare nuove organizzazioni a mettersi in gioco. Gli open day consentiranno ai partecipanti di provare discipline sportive adatte alle diverse esigenze e di raccogliere informazioni utili per proseguire il percorso anche oltre la campagna.

Genesi del progetto
Come già ricordato, il 3 dicembre di ogni anno ricorre la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità istituita dall’ONU nel 1992. Nel 2006, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità ha sottolineato l’esigenza di difendere e salvaguardare, anche attraverso la ricorrenza del 3 dicembre, la qualità della vita delle persone con disabilità rispetto ai principi di uguaglianza e partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società. Per quanto riguarda lo sport però, al di là della facile retorica, la realtà quotidiana racconta di società sportive che svolgono un’azione di inclusione sociale verso categorie più deboli economicamente o socialmente, ma lo fanno ancora senza consapevolezza e una progettualità precisa.
«A soli tre mesi dall’inizio dei XIV Giochi Paralimpici Invernali di Milano-Cortina – le parole di Daniele Pasquini, presidente del CSI Roma – è evidente come lo sport continui a rappresentare un motore decisivo di autonomia e partecipazione per le persone con disabilità. L’esperienza paralimpica ha rafforzato una nuova consapevolezza: la pratica sportiva inclusiva non è un’attività marginale, ma una risorsa concreta per la crescita individuale e sociale. Alle società sportive si chiede oggi un impegno più strutturato, che superi iniziative episodiche e punti a programmi chiari, accessibili e continuativi. Esistono molte realtà, infatti, che operano in modo inclusivo, ma spesso senza strumenti adeguati o linee guida condivise. Questo crea ancora ostacoli per chi vuole avvicinarsi allo sport. È da questa esigenza che nasce il progetto ‘Tutti in Campo’, un percorso per aiutare le società a crescere, far conoscere le opportunità disponibili e promuovere un modello di inclusione più solido e concreto».

Marco Giunio De Sanctis, presidente del CIP (Comitato Italiano Paralimpico): «In una giornata importante come quella di oggi, ci tengo a ribadire l’importanze dello sport nella vita delle persone con disabilità. Tutti hanno diritto alla pratica sportiva e il nostro obiettivo è quello di aumentare i praticanti che in Italia sono ancora pochi. C’è un problema di accessibilità agli impianti e anche di costi ma stiamo lavorando per colmare il gap rispetto ai paesi del nord Europa, agli Stati Uniti e alla Spagna, perchè lo sport è benessere e incide in maniera fondamentale nella vita di ognuno».
Massimo Sacchetti, rettore dell’Università di Roma “Foro Italico”: «È un grande onore per noi essere qui nella Giornata Internazionale delle persone con disabilità, per ribadire l’importanza dello sport e soprattutto fare rete. Fondamentale unire per forze per garantire diritto di partecipazione e dare pari opportunità a ogni individuo. In questo senso la giornata di oggi rappresenta un momento di confronto importante tra attori di varia natura, istituzionale e universitaria, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni su un tema così delicato».
Barbara Funari, assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale: «Anche quest’anno sosteniamo il progetto ‘Tutti in Campo‘, lo sport come inclusione e come strumento capace di abbattere barriere sociali, culturali e fisiche. L’iniziativa rappresenta un valore aggiunto per continuare ad investire su un’idea di città che non lascia indietro nessuno, garantendo a tutti la possibilità di esprimere il proprio talento con lo sport che rappresenta un linguaggio universale e aiuta a costruire relazioni positive».
In allegato il calendario della manifestazione “Tutti in Campo” con l’elenco dettagliato dei 40 appuntamenti in programma.
Sempre grazie all’impegno del CSI Roma, all’inizio del 2026 (primo appuntamento il 31 gennaio per finire il 28 febbraio) partirà un corso per “Operatore sportivo per la disabilità”, al termine del quale verrà rilasciata una qualifica di 1° livello riconosciuta nello SNAQ (Sistema Nazionale di Qualifiche degli Operatori Sportivi).
Il corso, che si svolgerà con la modalità di 25 ore in presenza, 4 ore di studio personale e 16 ore di tirocinio presso società qualificate, intende offrire le prime conoscenze e le competenze metodologiche di base affinché un educatore sportivo possa programmare, promuovere e gestire un’attività sportiva adattandola a persone con disabilità (in allegato la locandina).























































