Buongiorno dottore, le chiedo se a suo parere per il seguente caso: intervento tramite sonda per sbloccare un caso di ostruzione esofagea complessa per notevole materiale accumulato. Una volta entrato il sondino è corretto provocare la fuoriuscita del materiale occlusivo un poco alla volta sfilando anche il sondino per poi inserirlo di nuovo? O viceversa il sondino deve restare fisso nell’esofago fin quando l’ostruzione non è risolta? Secondo Lei il fatto di togliere il sondino può essere rischioso per un’eventuale ab ingestis?
La ringrazio e saluto.
Marco
- bertolino73 ha scritto 3 mesi fa
Buongiorno, le ostruzioni esofagee sono abbastanza frequenti soprattutto in soggetti voraci alimentati con mangimi che tendono ad aggregarsi. L’utilizzo della sonda è assolutamente indispensabile sia per tentare di asportare parti del bolo bloccato in esofago sia per cercare di idratare la parte residuale bloccata rendendola più morbida e di conseguenza facilitando lo sblocco anche spingendo delicatamente il bolo verso lo stomaco. L’utilizzo ripetuto, della sonda, più volte introdotta e estratta in alcuni casi è assolutamente indispensabile. Le operazioni descritte non sono certo scevre di pericoli, ma l’intervento riveste carattere di assoluta urgenza e la metodica è quella descritta. L’eventuale polmonite ab ingestis può derivare più che dalle manovre del veterinario, dai tentativi di sblocco e rigurgito del cavallo stesso, accompagnati sempre dalla produzione di grandi quantità di schiuma e bava.
- Dott. Piermario Giongo ha risposto 3 mesi fa
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