Per cominciare la devo ringraziare e scusarmi se le scrivo con qualche giorno di ritardo, però le domande che mi ha posto mi hanno fatto riflettere e tutti abbiamo cercato di agitarci meno e osservare di più.
Il cambio di maneggio per il nostro cavallo ha in realtà comportato tanti cambiamenti: il passaggio da box esterno a interno, dalla maggior parte del tempo passato da solo alla condivisione di ampi paddock con altri cavalli, un cambio di alimentazione e ovviamente di maniscalco, i quali, all’oscuro di tutto, (e ovviamente noi non abbiamo pensato di avvisare della situazione), avranno interpretato male le sue reazione di ansia e paura. Così forse abbiamo creato un circolo vizioso, cambiavamo maniscalco ma non la situazione che lo metteva in difficoltà.
Preso atto di tutto questo, al nuovo maniscalco che abbiamo interpellato, abbiamo spiegato tutto quanto, evidenziando il fatto che non abbiamo mai avuto problemi con la ferratura. Prima del suo arrivo lo ha fatto sedare con il Kanvos, visto che il posteriore destro era un po’ troppo rovinato ma lo ha trattato con molta calma: non lo ha messo nel posto dove lo hanno ferrato le volte precedenti, non lo ha nemmeno legato e ha permesso a uno di noi di stargli vicino. Alla fine ci ha detto che secondo lui è solo un animale spaventato da qualche cosa che lo ha turbato. La prossima volta ha chiesto di dargli metà della dose di tranquillante e se tutto andrà bene di fare la metà della metà la volta successiva per arrivare a non dargli più nulla. Potrebbe essere questa una strada da percorrere? Potremmo aver contribuito noi a creare questa situazione mancando di sensibilità?
Intanto cercheremo di capire come dice lei con infinita pazienza se siamo sulla strada giusta.
Di nuovo grazie per i consigli e speriamo la situazione si risolva.
- elenabrambilla2007 ha scritto 11 mesi fa
Bene, direi che questa è la strada da percorrere, Piano piano vedrete che i risultati non tarderanno. Non penso sia colpa vostra, ma evidentemente il cavallo è molto sensibile e ha reagito con diffidenza e paura ai vari cambi che hanno caratterizzato l’ultimo periodo della sua vita. Sono animali estremamente abitudinari e basta poco per metterli sulla difensiva e spaventarli. Buon lavoro e buona estate
- Dott. Piermario Giongo ha risposto 11 mesi fa
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