Buon pomeriggio

Sono proprietaria di una puledra quarter di 3 anni che il 7 novembre si è ferita in box (non so ancora come) sul posteriore destro frontalmente all’altezza del nodello. Il primo veterinario mi ha prescritto antibiotico, antinfiammatorio e impacchi di amuchina. Non vedendo risultati ho consultato un altro veterinario che ha diagnosticato un’infezione al periostio. Ha quindi operato la puledra grattando l’osso cercando di eliminare l’infezione ed in effetti la fistola si è chiusa quasi subito dopo l’intervento e il gonfiore e la zoppia stava diminuendo . Attualmente , pur essendo quasi totalmente sgonfia,  al trotto (solo da terra) si nota lievemente una leggerissima incertezza ma al galoppo la sofferenza è marcata, soprattutto a mano destra. Il veterinario prima ci aveva parlato di tempi di recupero molto veloci, ora invece ci dice che bisogna avere pazienza che l’edema si riassorba completamente . Io ho tutta la pazienza del mondo e le faccio fare passeggiate da terra e continuo a farlo se necessario, il mio timore è se la situazione si cronicizza. Ps le lastre sono buone, grazie se mi vorrà aiutare

  • fabio ha scritto 1 anno fa

Buonasera, capire come riescano a ferirsi in box è spesso impossibile.  Purtroppo il suo caso è davvero frequente, ma generalmente si risolve semplicemente con un intervento simile a quello attuato inizialmente e un po’ di pazienza.  Raramente è necessario intervenire  chirurgicamente con un courettage della parte, ma anche in questo caso la pazienza spesso è messa a dura prova.  la cosa particolare è che la zoppia si manifesta più al galoppo che non al trotto, ma il referto radiografico tranquillizza. Penso quindi che abbia ragione il suo veterinario quando  dice di considerare tempi di recupero più lunghi del previsto.  Una curiosità: quali sono attualmente i tempi dall’ intervento?  Da quando il cavallo ha ricominciato l’attività motoria?

 

 

Buonasera, capire come riescano a ferirsi in box è spesso impossibile.  Purtroppo il suo caso è davvero frequente, ma generalmente si risolve semplicemente con un intervento simile a quello attuato inizialmente e un po’ di pazienza.  Raramente è necessario intervenire  chirurgicamente con un courettage della parte, ma anche in questo caso la pazienza spesso è messa a dura prova.  la cosa particolare è che la zoppia si manifesta più al galoppo che non al trotto, ma il referto radiografico tranquillizza. Penso quindi che abbia ragione il suo veterinario quando  dice di considerare tempi di recupero più lunghi del previsto.  Una curiosità: quali sono attualmente i tempi dall’ intervento?  Da quando il cavallo ha ricominciato l’attività motoria?

 

 

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