DI DOMAN NON VE’ CERTEZZA….
(di Marco Biffani)
Se fossimo coscienti seriamente
che c’è una fine al traguardo che ci aspetta
anche se questa non è immantinente
quasi della tua vita una vedetta
che può cogliere senza preavviso
nella quale c’è solo un loculetto
di marmo bianco e ameno nell’aspetto
devi al cattivo gioco far buon viso.
Se il tempo è limitato dopotutto
ci dovremmo convincere del fatto
che ogni lasciata è persa, soprattutto
il carpe diem, dovere, un antefatto
Diventa quindi tutto un acchiappare,
senza che indietro nulla puoi lasciare
ogni briciola viva trascurare
più che darti da fare, lo strafare,
mettere in berta quanto è possibile
non parlo di denaro e di possesso
di moneta, pecunia, dello scibile
quelli non puoi portarteli poi appresso,
ma momenti, avventure, commozioni
amori, serenate, intendimenti
occasioni felici, eccitazioni,
successi vari e riconoscimenti.
Io cito anche quegli sport estremi
simulano un pericolo di fatto
un esorcismo a quello che tu temi
sol per tener lontano l’ultim’atto.
Se vuoi che abbia un senso la tua vita
abdica un poco a quel sano egoismo
ricordati, essa non è infinita,
pratica spesso invece l’altruismo
rendi i vicini un poco più contenti
un regalo, un favore, una carezza
dell’affetto, un aiuto, ciò che senti
un sorriso, un abbraccio, tenerezza
Parlo di far del bene ad un fratello
senza corrispettivo nel donare
senza averne un vantaggio sol per quello
tutto di ciò ch’è bello di augurare
Significa poi dare del soccorso
a chi si trova nella necessità
e dal bicchiere vuole bere un sorso.
Avrà così sapore l’esistenza
superando della vita il dolore
che siamo tutti nati, aver coscienza
solo per un felice atto d’amore
in una parola solidarietà.
Marco Biffani