Anche quest’anno la stagione agonistica dei grandi eventi western volge al termine.
E come sempre lo fa con “il botto”, ovvero con la kermesse più prestigiosa dell’anno dal punto di vista tecnico ma anche dell’indotto economico: l’Irha-Irhba-Nrha Reining Futurity, organizzato dall’Italian Reining Horse Association sotto il patrocinio della National Reining Horse Association americana. Ed è proprio con l’inizio di questa settimana che si entra nel vivo di un evento dalla filosofia tutta nuova.
Le date da ricordare sono il 15, il 16 e il 17 novembre, ovvero le giornate che vedranno svolgersi tutte la finalissime dopo che in quelle precedenti si saranno disputati i go-round eliminatori: e in questo 2024 la parola “tutte” assume un significato molto particolare.
Chi tra gli appassionati di reining ha avuto la fortuna di assistere al grande Futurity di Oklahoma City sa bene che è di prammatica, almeno una volta nella vita, proseguire l’entusiasmante viaggio tra i cavalli americani più quotati al mondo con il Cutting Futurity di Fort Worth, in Texas, intervallando magari qualche tappa negli allevamenti di Quarter Horse da gara più famosi. Per gli adepti, una sorta di santo pellegrinaggio nei luoghi e tra i momenti che segnano il culmine in quanto di più entusiasmante si può vedere parlando di equitazione americana. Perché reining e cutting sono da sempre due discipline legate a doppio filo: non fosse altro che per il fatto di essere, inconfutabilmente, le due specialità più tecniche e affascinanti, con il giro di affari più ricco e con una base allevatoriale comune che risale ai grandi cavalli da lavoro dell’Ovest americano.
Ebbene: la kermesse di novembre, in programma come avviene ormai da 10 anni nella terra natia dell’equitazione americana in Europa – quella Cremona che nel 1985 diede i natali proprio al primo Futurity di reining nella storia del Vecchio Continente – sarà un viaggio tra le due discipline nella loro declinazione più prestigiosa al di qua dell’oceano. Perché oltre al Reining Futurity vi si terrà quello europeo di cutting targato Ncha, ovvero con il diretto riconoscimento della casa madre statunitense: in pratica, Cremona sarà un palcoscenico completo per i migliori puledri che si avviano alle due specialità, e potremo assistere al loro spettacolo senza percorrere le circa 200 miglia che separano Oklahoma City dal Texas bensì i pochi metri tra il padiglione 3 e il 2 della fiera padana.
Ma non è tutto: l’“evento Futurity” in corso, che reca ancora una volta la sapiente firma di Giancarlo Doardo all’organizzazione con la sua Tfy srl, fa alcuni importanti passi verso la trasformazione da kermesse squisitamente tecnica a occasione dallo charme denso di appeal per un ventaglio più vasto di spettatori: amici e famigliari dei concorrenti, semplici appassionati, curiosi… Si inizia così a percorrere anche nelle occasioni top dell’equitazione americana la via che da qualche tempo è stata imboccata anche nelle grandissime manifestazioni del salto ostacoli: le giornate di gara si arricchiscono e si intervallano con eventi collaterali che, per quanto riguarda la “All Futurities” del novembre italiano, sono destinati a moltiplicarsi nelle prossime edizioni.
Quest’anno, si incomincia con alcune iniziative che uniscono la spettacolarità alla tecnica equestre pura, e con altre al servizio dell’ambiente allevatoriale che è sempre e comunque linfa vitale di ogni circuito agonistico. Per le prime, posizionate in momenti strategici delle serate clou, sono da citare la dimostrazione di colt starting dell’addestratore Franco Giani, unico 5 Star Master Instructor italiano della scuola Parelli, e alcune incantevoli performances di Laura Magic Horse Show con cavalli in libertà. Entrambe perfette sia per i palati fini dell’equitazione sia per gli spettatori meno specializzati, coniugano in maniera eccezionale una tecnica di qualità elevatissima – come si conviene all’occasione in cui si terranno – all’emozionalità dell’azione.
Per quanto riguarda l’aspetto allevatoriale, che non è mai disgiunto, qui da noi come negli Usa, dalle maggiori manifestazioni del settore, l’organizzazione dell’evento ha costruito altre due iniziative di peso: la seconda edizione della Acme Prospects & Stallions Presentation, e l’open day con Avantea, società leader mondiale nella produzione di embrioni equini tramite l’innovativa tecnica OPU-ICSI e che, in generale, può a buon diritto essere definita una delle strutture più avanzate al mondo per quanto riguarda i nuovi metodi riproduttivi in ambito equestre.
Per gli appassionati di allevamento, o per chi sia alla ricerca dello stallone giusto per la propria fattrice, o ancora del cavallo giusto per la prossima stagione di gara, sarà poi interessante e anche molto comodo poter passare in rassegna in un sol colpo gli stand di tutti i più importanti allevamenti europei del settore, radunati nel padiglione 2: qui si troveranno infatti, a partire da quest’anno, le cosiddette Premiere Barns, ovvero le scuderie degli allevatori più in vista e i loro prestigiosi “salotti”; e qui sarà possibile non solo vedere fisicamente i magnifici prodotti della selezione di queste mani sapienti ma anche discuterne e conoscerne tutte le caratteristiche con i loro stessi “creatori”.
Ma veniamo alle dimensioni di questo evento, che possono senza dubbio essere definite storiche. E questo grazie sia a una rilevante promozione internazionale operata dal comitato organizzatore per quanto riguarda il settore commerciale, sia all’impulso impresso alla competizione dall’Italian Reining Horse Association e dal suo presidente Eleuterio Arcese che, congiuntamente con l’International Reining Horse Breeder Association, hanno messo a disposizione il montepremi più alto di sempre per questo “Big One” europeo: ben 730mila dollari, con un sensibile aumento rispetto ai 600mila del 2023.
A questo primato si aggiunge quello di un’eccezionale risposta da parte dei cavalieri europei del cutting, che parteciperanno con ben 160 cavalli quando la media degli anni precedenti si attestava sui 104. Vincente quindi l’abbinamento tra i due Futurity, che porterà il totale dei cavalli in gara a oltre 830, mentre gli espositori salgono di un buon 25% rispetto alla precedente edizione arrivando al rilevante numero di 240, per un’estensione totale dell’area commerciale di 8mila metri quadrati.
Il programma delle gare sarà quest’anno pieno ma con tempi più rilassati, a tutto beneficio di cavalli e cavalieri. E questo grazie all’“esperimento” deciso dall’Associazione Reining per il 2024 che vedrà per la prima volta svolgersi altrove le Finali del Campionato Italiano Irha-Fise: «Quello della convivenza difficile tra Finali e Special Events è un tema sul quale si dibatte da diversi anni: troppo affollamento, costi elevati e sempre minor divertimento/attenzione per i finalisti del Campionato Italiano», spiega Giancarlo Doardo. «La formula decisa per il 2024 è quindi una prova concreta che permetterà di vedere l’effetto sui numeri e sulla qualità dei due show. Sarà poi l’assemblea Irha a tirare le somme e a decidere su che strada proseguire. Per l’immediato, posso solo dire che la manifestazione che abbiamo appena inaugurato ne trarrà diversi benefici a favore dei cavalli e dei riders presenti: più spazi di riposo, più tempo per lo schooling e due giorni in meno sulla durata complessiva, cosa da non sottovalutare anche dal punto di vista dei costi per chi partecipa». Sia la competizione di reining che quella di cutting, che per inciso si terranno in aree separate e indipendenti per consentire la più totale aderenza alle necessità tecniche – molto diverse tra loro – delle due discipline, conteranno tutta una serie di gare complementari ai due Futurity: per il reining lo slot completo delle ancillary Nrha; per il cutting, tutte le categorie dell’European Circuit ma anche due vere chicche: la Bridleless Cutting (sabato 16, nel pomeriggio), nella quale i concorrenti entrano nello show-pen addirittura senza briglia e imboccatura e svolgono tutta la gara con il solo ausilio di una lunghina intorno al collo del cavallo, e la Reiners in Cutting (venerdì 15, sempre nel pomeriggio), ovvero: gli scivolatori alle prese con la mandria!
Ma parliamo ancora di numeri: le nazioni da cui proverranno gli espositori saranno 11: Gran Bretagna, Francia, Germania, Austria, Polonia, Svizzera, Belgio, Olanda per l’Europa, ma anche Stati Uniti, Canada e Brasile; mentre i cavalieri e le amazzoni in gara saranno oltre 900 da 12 diverse nazionalità europee ma anche da Usa e Canada. E questi due fattori renderanno la 39esima edizione dell’Irha-Nrha Futurity la più internazionale di sempre.
La manifestazione occuperà 4 interi padiglioni, mentre le arene saranno 7, di cui 4 completamente dedicate al reining compreso l’ormai famoso “ovale” del padiglione 3 (70x35m), location ufficiale per tutte le gare degli scivolatori, il cui fondo completamente rinnovato in occasione dell’Nrha European Futurity dello scorso maggio è stato rodato e apprezzato dai riders dei migliori 4 anni sulla piazza europea.
I posti in tribuna totali sono 3000, per un afflusso generale di pubblico atteso nei tre giorni clou intorno alle 15mila unità.
L’indotto stimato sull’economia della città di Cremona è quantificabile in circa 15 milioni di euro, e almeno 1200 sono gli ospiti in viaggio da tutta Europa che sono e verranno accolti nelle strutture recettive della città.
Già 1300 i biglietti speciali staccati per la finalissima open con posti prenotati, ma una quota è ancora disponibile alle casse per chi deciderà di assistere last minute.
8 i punti ristoro offerti al pubblico e ai concorrenti tra self service, pizzeria, bar e street food, con un servizio notturno per chi deve occuparsi dei cavalli anche in quelle ore.
Un’organizzazione impegnativa, che ha impiegato 5 chilometri di transenne e 6.000 metri cubi di sabbia e terra, 85 persone per lo staff dell’organizzazione, e oltre 60 per lo staff sportivo tra segreterie, stewarts, giudici, addetti alla lavorazione del fondo gara e così via. E infine… Country Round Up! Perchè western lifestyle non è solamente cavalli e gare, ma anche un po’ di sano divertimento al ritmo della grande musica country. Così, ancora una volta, e sempre in un padiglione separato da quelli delle gare in modo che nè gli atleti a quattro gambe né i loro cavalieri vengano in alcun modo disturbati, Cremona ospiterà un grande evento dedicato alla country dance, con i ballerini delle migliori scuole italiane e i più quotati dj del settore alla consolle, ma anche con tanti momenti dedicati ai newcomers e a chi volesse provare per la prima volta a cimentarsi con questa divertentissima attività che sta tra sport e filosofia di vita. E anche in questo caso i numeri saranno importanti: attesi sull’enorme pista in legno di 3000 metri quadrati 5000 ballerini che si scateneranno guidati dai migliori maestri di ballo nazionali e da ben 40 diversi dj. Un padiglione, l’1, strabordante di colori, suoni ed energia, con stand commerciali, spot gastronomici e tutto quello che serve per trascorrere alcune ore in totale allegria.
Il programma prevede alle 11 di venerdì 15 novembre l’ormai consueto appuntamento con i ragazzi speciali, invitati da alcuni anni a partecipare alla grande festa country e a scatenarsi in pista insieme ai loro accompagnatori. E poi via fino a tarda notte con line dance, couple dance, catalan style e molti altri stili, tra le note dei classici che hanno fatto storia e i nuovi successi del country pop, con tempi dedicati ai principianti e altri alle le coreografie più complicate passando per tantissime ore di danza e musica alla portata di qualsiasi livello di ballerino.
Per informazioni e acquisto biglietti: www.futurity.it