E’ risaputo, il clima è incostante e può cambiare nel tempo. Quello del diciassettesimo e diciottesimo secolo non ha nulla a che fare con il clima di oggi.
Un esempio: potremmo immaginare, oggi, di utilizzare il grande canale della Reggia di Versailles come pista per slittini?
Eh sì! La neve e il ghiaccio caratteristici della Piccola Era Glaciale, che imperversò in Europa dal 1550 al 1850, non furono privi di influenza sulla modificazione dei mezzi di trasporto durante i rigidi periodi invernali.
La slitta trainata era già di uso comune nei paesi del nord e dell’est Europa, ma lo divenne anche in quelli più a sud. Anche se il veicolo cambiava, rimaneva sempre costruito nello spirito dei tempi e rispettava la moda dispendiosa di ogni corte.
LUSSO E OSTENTAZIONE
La corte di Luigi XIV era, naturalmente, il tipico esempio di lusso e ostentazione. Il lusso si ritrovava nelle carrozze con le casse sovraccariche di sculture, dorature, ornate di dipinti con l’interno foderato di sete bordate d’oro e d’argento e rivestito di velluto: questi pesanti veicoli non erano utilizzabili durante i lunghi inverni. La nobiltà del vecchio regime, quindi, trasferì quei gusti dispendiosi sulle slitte. Nel dipinto di Deruet “L’Eau” è evidente la ricerca artistica che dominava nella creazione delle slitte, delle loro decorazioni, delle bardature. Si intravede anche la ricerca della prestanza sportiva che poteva, come mostra il dipinto in primo piano, finire male!
Nei musei possiamo trovare alcuni esemplari delle slitte di quel periodo. E’ di origine olandese quella conservata al Museo di Leek, utilizzata per passeggiate e più in generale per il tempo libero. L’esterno è ornato da decorazioni lignee intagliate e dorate. I dipinti si ispirano a motivi tradizionali della città della Frisia, Hindeloopen. Sul retro della slitta lo stemma della città e la data di costruzione (1682).
Davvero lussuosa una slitta del 1760 originariamente di proprietà del re Guglielmo I, decorata con una scultura di Diana, la dea della caccia e da cani sul sottoscocca. Il tutto è dipinto in oro e policromia. L’interno è rivestito di velluto fiorentino giallo e rosso. La slitta di corte denominata Carussel, presso il museo di Vienna, è della seconda metà del settecento: notevole esempio del livello raggiunto dalle slitte barocche nell’Europa centrale.
Il corpo ligneo, scolpito a forma di conchiglia, completamente placcato in oro, è saldamente fissato su guide così riccamente lavorate che, a malapena, si intravede la loro funzione tecnica. Si trova al museo di Wagenburg.
FRA SETTECENTO E OTTOCENTO
Gli eventi invernali popolari fra i nobili sembravano più delle parate che delle corse per come le concepiamo oggi. La famiglia imperiale e i membri privilegiati della nobiltà uscivano con un grande corteo dal cortile del castello verso i principali siti della città. Gli uomini che guidavano la slitta sedevano su un sedile attaccato alla parte posteriore della cabina, mentre le signore sedevano sul sedile della slitta. Tutti indossavano i loro abiti migliori. La composizione degli equipaggi e l’ordine delle slitte venivano decisi a sorte.
Le corse di slitte trainate da cavalli chiodati erano comuni anche a Versailles, sin dal XVII secolo. Al museo delle carrozze di Versailles ne sono conservati alcuni modelli. Fra questi una slitta biposto decorata con disegni esotici con il sedile posteriore posto sfalsato su una terza traversa, che si nota al centro della foto.
Quando le passeggiate uscivano da vicoli e sentieri e si avventuravano su bacini, canali e laghi ghiacciati venivano usate slitte più leggere. Esposta anche una slitta in legno dipinta con motivi e paesaggi invernali è decorata con una scultura di una chimera e una di un tritone, gli interni sono in velluto di seta verde-giallo. Spesso le decorazioni, ispirate alle piante e al mare, avevano l’originalità di essere state realizzate in cartapesta ricoperta da più strati di vernice. La tecnica di utilizzo di carta verniciata, goffrata o piegata veniva utilizzata nel XIX secolo per la produzione di canne decorative. I colori originali erano il verde e il blu turchese.
Alla fine del XVIII secolo la pratica delle “corse” in slitta era rimasta molto presente nelle case reali olandesi, russe e austriache… D’altra parte, questa moda era diminuita in Francia verso la fine del regno di Luigi XV.
La regina, Maria Antonietta, ricordando i giochi di slitta della sua giovinezza, fece cercare nelle scuderie le slitte usate da Luigi XV. Ne fece costruire alcuni modelli in uno stile più moderno. I principi subito se ne fecero costruire altre. “Il rumore delle campane e dei campanelli con cui erano adornati i finimenti dei cavalli; la varietà di forme di questi tipi di vetture; l’oro con cui erano tutte impreziosite, rendeva piacevoli queste feste” (Memorie sulla vita privata di Maria Antonietta di Mme de Campan 1820).
Questo revival della moda delle slitte si rivoltò contro gli “austriaci” che furono molto criticati. Sebbene anche gli inverni successivi consentissero tali mascherate, la violenza dei commenti portò la regina a interrompere questo tipo di divertimento. Eh sì, queste bellissime slitte hanno una certa responsabilità nell’emergere della rivoluzione francese… e la perdita delle teste per gli sposi reali. Noi, oggi, non possiamo che ammirare il sapere e il saper fare artistico e tecnico degli artigiani di questo periodo.
GIOCHI E FESTE POPOLARI
Disegni pubblicati nel 1817 dal carrozziere Ginzrot, che operò in Alsazia e poi a Monaco, mostrano la ricerca dei colori per slitte e carrozze.
Certo, questi capolavori di scultura, pittura, non potevano che essere attaccati a cavalli di alta qualità con finimenti simili a quelli delle carrozze. Slitte di questo genere partecipavano a tutti i festeggiamenti come sfilate e mascherate, che hanno le loro radici nelle antiche pratiche di feste legate all’arrivo della primavera e altri saturnali e baccanali… È difficile orientarsi tra le diverse festività. Si presentano in diverse forme a seconda delle popolazioni e delle regioni. Nei cortili assumono un aspetto sontuoso, accompagnate anche da forme artistiche, compresa la poesia, il teatro e, naturalmente, la musica. Le slitte utilizzate potevano assumere le forme più esuberanti. I modelli conservati nel museo di Stoccarda ci permettono di scoprire l’eccezionale qualità artistica di quelle utilizzati durante le cavalcate, carnevali e mascherate del Ducato di Württemberg.
Le manifestazioni in slitta non erano monopolio della nobiltà, come mostrano le slitte che, non avendo posto per la gonna del passeggero ed essendo decorate con temi di arte popolare, come Jonas nella bocca della Balena (fig.11). Si tratta probabilmente di una slitta utilizzato durante il martedì grasso dagli studenti dei collegi dei gesuiti per le loro “passeggiate satiriche”.
Le feste in slitta si incrociavano e si mescolavano con giostre e altri divertimenti con i cavalli. L’inverno era allietato da giochi equestri di ogni genere, come caroselli e corse, che continuavano utilizzando le slitte. Molti dei giochi equestri provenivano da antiche pratiche di addestramento dei guerrieri nel Medioevo, come la quintane, e la corsa all’anello. Una variante era la “corsa alla testa”. Questa attività trae origini nella guerra con i turchi che avevano la brutale abitudine di tagliare la testa ai loro nemici. Di conseguenza, i cavalieri erano soliti praticare un allenamento chiamato “corsa della testa turca e moresca”, tentando di rimuovere teste fittizie in punta di spada per allenarsi a recuperare, dalle mani degli ottomani che combattevano, le teste dei loro compagni che i feroci nemici portavano con sé. Questo allenamento, divenuto gioco, fu poi introdotto in Francia, Spagna e si diffuse molto a partire dal XVII secolo, la sua pratica si estese all’uso di varie armi. Questi giochi maschili furono successivamente aperti alle donne che dal 1820 poterono partecipare alle gare ad anello e di testa. Le gare erano accompagnate e scandite dal rullo dei tamburi.
Nel Museo di Coburg, in Germania, sono conservate alcune slitte, munite di lance, specifiche per le corse di testa e ad anello.
L’OTTOCENTO
La trasformazione delle relazioni sociali operata dalla Rivoluzione francese modificherà l’uso delle slitte. Le slitte da parata diventano slitte per il tempo libero più leggere, spaziose e confortevoli. Erano guidate dall’interno dal padrone o, davanti, da un cocchiere, il sedile posteriore diventava il sedile del groom.
Questa ricerca di comodità si ritrova nelle slitte utilizzate durante la passeggiata organizzata per i principi e i monarchi che vinsero Napoleone, presenti al Congresso di Vienna il 25 gennaio 1815. Erano 34 le slitte agganciate a cavalli di razza con teste ornate di piume di struzzo e un corpo coperto di pelli di tigre. Uno dei modelli ancora conservati ci permette di scoprire la sospensione utilizzata per queste slitte. Anche i grandi carrozzieri parigini come i fratelli Binder costruivano slitte. Nell’Ottocento finimenti dalle forme più snelle, forniti di sofisticatissimi sonagli e campanelle bardavano i cavalli.
Ma la ricerca dell’ “eleganza barocca” era ancora in atto in alcuni corti, come dimostra una slitta di gala, risalente al 1878. Questa slitta è stata realizzata su richiesta di Ludovico II, re di Baviera, mecenate di Wagner e sostenitore del movimento romantico. Era opera dei carrozzieri Michael Mayer e Peter Meureur, le sculture di Syrius Eberie.
* 1. Claude Deruet “L’Eau” (Orleans-Musée de Beaux Art)
* 2. Slitta con motivi tradizionali conservata nel museo di Leek
* 3. Lussuosa slitta decorata con scultura di Diana, appartenuta al Re Guglielmo I (Museo di Vienna)
* 4. Carussel conservato al Museo di Vienna, a forma di conchiglia completamente placcato in oro
* 5. Sfilata di slitte durante una festa in maschera- Ducato del Württenberg
* 6. Slitte del Museo di Versailles
* 7. Slitta biposto con sedile posteriore (Museo di Versailles)
* 8. Slitta decorata a motivi invernali (Museo di Versailles)
* 9. Disegni del 1817 del carrozziere Ginzrot
* 10. ”Il cigno”, elegante slitta del duca di Württenberg
* 11. Slitta di arte popolare ‘Jonas nella bocca della balena’
* 12. Slitte equipaggiate con lance per giochi di testa (Museo di Coburg)
* 13. Slitta con leone (Fratelli Binder- XIX sec)
* 14. Slitta della collezione Lohner
* 15. Modello leggero con corpo coperto in pelle di tigre del 1815
* 16. Slitta sportiva del XIX sec (Museo di Stoccarda)
* 17. Slitta realizzata su richiesta di Ludovico II, re di Baviera opera dei carrozzieri Michael Mayer e Peter Meureur.