Nel fine settimana del 14 e 15 giugno 2025, la Reggia di Venaria ha riaperto le porte alla grande tradizione degli attacchi, ospitando la X edizione del Concorso Internazionale di Attacchi di Tradizione (CIAT) “La Venaria Reale”.
L’evento, realizzato in collaborazione con il Gruppo Italiano Attacchi, si è svolto secondo il regolamento AIAT (Association Internationale d’Attelage de Tradition) richiamando oltre 30 equipaggi provenienti da Italia, Spagna, Svizzera e Germania.
Un appuntamento ormai consolidato, all’interno di uno dei contesti più prestigiosi del patrimonio architettonico e paesaggistico italiano, che richiede ai partecipanti la cura per il dettaglio, precisione l’abilità, nonché l’amore per la cultura,.
Il pomeriggio di sabato è stato interamente dedicato alla Prova A, quella di Presentazione, svoltasi nei Giardini Alti della Reggia. Gli equipaggi si sono presentati di fronte a una giuria internazionale composta da tre giudici AIAT: Mrs.
Rosemary Neale (GB), presidente di giuria e rappresentante del Regno Unito; Mr. Eric Macrez (FRA), e Mr. Enzo Calvi (ITA), anche in veste di Delegato Tecnico dell’evento. Ogni attacco è stato valutato secondo i criteri ufficiali AIAT: impressione generale, qualità e comportamento dei cavalli, finimenti, carrozza e aspetto dell’equipaggio. Ogni elemento concorre alla valutazione finale, con coefficienti specifici in base all’importanza attribuita: in particolare, la carrozza può essere valutata con coefficiente singolo o triplo, a seconda del periodo di costruzione.
Al termine della Presentazione, il trenino panoramico della Reggia ha accompagnato i concorrenti lungo il percorso della prova Routier del giorno seguente, offrendo loro l’opportunità per uno studio dettagliato del tracciato insieme al delegato tecnico.
Groom e driver si sono così ritrovati a transitare tra i viali storici della Venaria e le strade del Parco La Mandria, osservando con attenzione ogni curva, dislivello e difficoltà tecnica. A coronare la giornata, nonostante il caldo e la stanchezza, la consueta Cena di Gala in abiti eleganti, con giudici e organizzatori, ha rinnovato il clima di convivialità e la passione comune per questi eventi di tradizione.
Domenica mattina alle ore 9.00, puntuali, gli attacchi sono partiti a distanza di 4 minuti l’uno dall’altro per la Prova B – la Routier – che ha richiesto precisione, resistenza e gestione del tempo su un percorso di 10,870 chilometri articolato tra i Giardini Bassi della Reggia e i sentieri alberati del Parco La Mandria. Ogni categoria ha affrontato la distanza a una velocità stabilita: dodici chilometri all’ora per i cavalli, dieci per i pony e otto per i cavalli da tiro. Cinque i passaggi controllati previsti, ciascuno con caratteristiche tecniche ben precise: le volte a destra e a sinistra richiedevano l’uso di una sola mano per maneggiare contemporaneamente redini e frusta; l’arretrata prevedeva il controllo del cavallo in retromarcia, mantenendo l’assetto della carrozza; il corridoio musicale sfidava i concorrenti a mantenere traiettoria e concentrazione in un binario di cinque metri, mentre una melodia distraeva i cavalli; infine, la prova del bicchiere imponeva al driver di afferrare un calice e trasportarlo da un punto all’altro lungo una linea retta, sempre con una sola mano libera.
Il bicchiere, a discapito dei concorrenti, era privo di champagne, onde evitare “simpatiche” alterazioni alla guida. Ogni prova svolta in modo scorretto comportava dieci punti di penalità, che salivano a venti in caso di ostacolo mancato, mentre ogni secondo oltre il tempo previsto si traduceva in 0,2 punti di penalità. Nonostante il gran caldo, l’ombra del parco ha reso la prova piacevole e godibile per tutti i partecipanti. Nell’ultimo tratto, nei pressi della Peschiera nei Giardini Bassi, i concorrenti hanno percorso i 300 metri finali senza possibilità di fermarsi: ogni secondo contava, e la precisione diventava fondamentale.
Una novità quest’anno ha arricchito la domenica mattina: nei giardini alti della Reggia i Soci del GIA hanno offerto a tutti i visitatori della Reggia l’opportunità di salire a bordo di un’elegante carrozza d’epoca, Grazie al prezioso contributo due perfetti cocchieri Roberta Sciacero e Domenico Marocco, è stato possibile per i visitatori, compier un autentico tuffo nella storia e ivere l’emozione di un tour in carrozaa in un abiente regale.
Nel pomeriggio si è tenuta la Prova C – Maniabilité, su un tracciato di 500 metri disegnato con sedici porte composte da coni sovrastati da palline, da affrontare a 200 metri al minuto per i cavalli e a 180 per pony e tiri a quattro. Anche qui, il cronometro era implacabile: ogni secondo in eccesso comportava 0,2 penalità, ogni pallina abbattuta ne aggiungeva ben cinque. Una pallina caduta poteva ribaltare la classifica, rendendo questa ultima prova carica di tensione e adrenalina.
Al termine delle tre prove, sotto qualche goccia di pioggia, gli equipaggi si sono schierati per la cerimonia di premiazione, tenutasi alla presenza dei Giudici AIAT e dell’Architetto Francesco Bosso, in rappresentanza della Reggia di Venaria, il quale ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’evento, rinnovando l’invito anche per il 2026.
Le premiazioni hanno abbracciato tutte le categorie previste: pony singoli, pariglie pony, cavalli singoli, pariglie cavalli, tiri a quattro, unicorno, singolo TPR e pariglia Comtois. Oltre ai premi di categoria, sono stati assegnati anche i riconoscimenti più ambiti: il premio Best in Show, dedicato al concorrente con il punteggio migliore nella prova di presentazione; il Trofeo “La Venaria”, attribuito a chi ha ottenuto il minor numero complessivo di penalità nelle tre prove; e il Trofeo delle Nazioni, riconoscimento AIAT assegnato alla coppia di concorrenti della stessa nazione con i risultati migliori. Momento particolarmente sentito è stato quello della consegna del Trofeo “Matteo Bianco”, dedicato alla memoria del più giovane giudice AIAT: il premio è stato conferito al concorrente più giovane in gara, come segno di fiducia e incoraggiamento verso il futuro della disciplina.
Infine, un commosso saluto telefonico è giunto dal Presidente AIAT, José Juan Morales Fernandez, che ha voluto ringraziare il Gruppo Italiano Attacchi per la perfetta organizzazione e ha definito il concorso di Venaria “il più bello d’Europa”, elogiando l’eleganza della location e la qualità dell’accoglienza.
di Elena Manenti.
Photo credits: Costantino Balestro, Adriano Colombo, Sergio Lupaccio, Dario Mastria, Mario Moretti, Enzo Nicolino.
- Christian Piccolo con Omnibus, vincitore del Trofeo “Matteo Bianco”
- Cristina Garzia si aggiudica il Trofeo delle Nazioni 2025
- Andrea Boni con Rally car e singolo Frisone
- Giuseppe Stefani saluta il pubblico e i Giudici
- Ugo Cei nella prova di Maneggevolezza
- Sabine Ernst Recknagel (D), prima nella categoria Pariglie, durante la Routier