In questa 123esima edizione di Fieracavalli 2021, impostata su due settimane e con chiusura giornaliera anticipata per rispettare le norme di sicurezza richieste dalla situazione sanitaria segnata dalla pandemia, non hanno potuto essere inserite le tre serate del Galà d’Oro.
Ed allora Fieracavalli, in collaborazione col regista Antonio Giarola, ha pensato di offrire Giovedì 3 Novembre, a partire dalle 19.30, il Fieracavalli Night Show, uno spettacolo inaugurale per i visitatori trattenutisi in Fiera, per un numero congruo di invitati, per le Autorità e per gli Sponsor.
Non potevano mancare, in questa occasione, aperta dall’esibizione della Fanfara a Cavallo dei Carabinieri, gli Attacchi dei Soci GIA, con il fascino delle carrozze d’epoca, l’eleganza dei passeggeri, la compostezza dei cavalli alle redini lunghe. Una sola serata, quindi, con ben 12 attacchi tradizionali, preparatisi a questa esibizione solo nel pomeriggio e solamente su un canovaccio virtuale, senza precedenti prove in campo, insomma un’esibizione “senza rete”, come si dice, e, perciò, basata sulla perizia, la professionalità e, perché no, la creatività dei guidatori. Regia a cura di Enzo Calvi ed Edgardo Goldoni.
L’emozione è tanta e, nel percorrere il viale della Fiera e nel mettersi in fila in attesa di entrare nell’arena, la tensione è palpabile e non fa neppure sentire il vento freddo della sera. Sulle note del magico Valzer n.2 di Shostakovich le carrozze fanno il loro ingresso ed è subito spettacolo con l’Unicorno di cavalli spagnoli guidato da Alberto Marini affiancato a cassetta dall’elegante Alessandra Gerardini ed in carrozza due serissimi groom in livrea. Dietro a lui l’esperto Francesco Tosi con il suo Break, entrambi attenti a calcolare spazi e tempi con trepidazione e con la consapevolezza che si deve dare il meglio. Il pubblico accoglie con applausi gli attacchi che, uno dopo l’altro, sono in campo. Dal Demi Phaeton di Cesare Sala guidato da Alfio Biasibetti, a Matteo Zucchi, impeccabile cocchiere di servizio con Vis à Vis, alla Wagonette francese con, unica donna alle redini, l’immancabile Ramona Bigatto. E ancora la Tabacchiera di Giuliano Barni, seguita dal Military del sorridente Claudio Ongaro, la bella Dottorina guidata da Antonio Mottin con a fianco Adriana Furno.
La musica, le luci, l’atmosfera: tutto è nuovo per i cavalli che devono solo obbedire alle redini senza curarsi degli effetti speciali. La gestione del percorso all’interno dell’area del Padiglione non è facile perché la scelta delle volte, delle traiettorie, delle diagonali da eseguire deve tener conto di “riempire gli spazi”, di evitare incroci inopportuni, di mantenere un’andatura adatta alla musica, cioè il passo ritmato del valzer. Eppure, l’armonia, le distanze mantenute con attenzione, l’occhio sempre attento ai movimenti degli altri ed i sorrisi degli equipaggi per il pubblico. … nulla è mancato! La tensione sparisce e lascia il posto al piacere di esserci di ciascuno dei guidatori da Martin Adamo, affiancato da Muriel Franco su un Dog Car di fattura francese, a Giuseppe Usai con un raro Phaeton Siamese, a Luigi Spatuzzi alle redini di una perfetta pariglia di Ungheresi con la famiglia sul suo Break, per finire con Salvatore Melis davvero felice sulla Timonella francese attaccata al suo Murgese.
E’ stato un vero spettacolo, un apparire di cappellini lussuosi, di pellicce, di cilindri, di livree, di fanali illuminati dalle luci delle candele E non sono mancati, ovviamente, gli applausi ad accompagnare il giro finale con fruste alzate per il saluto dei guidatori al pubblico e l’uscita guadagnata dal bravissimo Alberto Marini, che ha guidato la danza.
Di Emanuela Brumana. Photo credits Foto Ennevi Verona