Dopo un anno e mezzo di sosta, la Domenica dedicata al V CIAT “La Lodovica” nella raffinata location di Oreno di Vimercate era attesa da tutti: guidatori, appassionati, organizzatori.
Era attesa con entusiasmo da Dino Crippa, il Proprietario, che non ha mancato di preparare una contesto perfetto, curato in ogni particolare: un ambiente importante per la Prova di Presentazione con impettiti manichini in divisa militare a segnalare le postazioni dei tre Giudici AIAT Massimo Nicolotti, Matteo Bianco e Mirko Belli ed, in affiancamento, anche il Giudice Enzo Calvi, tutti con le rispettive Segretarie, eleganti ed attente.
A bordo campo due vetture di pregio in esposizione nel prato verde: un Omnibus e un Postale svizzero originale e, poi, bandiere coloratissime e striscioni, palco per lo speaker e la Segreteria, sedie per il pubblico. Era attesa dai Guidatori, che hanno vissuto questa lunga sospensione delle attività, dovuta alla situazione sanitaria, in modo diverso: qualcuno rallentando il lavoro con i cavalli e gli attacchi, tanto da sentirsi “impreparato” per questo appuntamento, qualcuno pensando che era tempo di cambiare i propri cavalli, dedicandosi ad addestrare esemplari giovani, non ancora pronti per un Concorso Internazionale, altri arricchendo le loro rimesse di nuove carrozze impazienti di portarle in gara, pochi hanno temporaneamente interrotto l’attività…. ma siamo sicuri che la passione li riporterà in gara.
Nonostante gli “effetti” della pandemia, il parco concorrenti era ben nutrito con diciassette iscritti nelle categorie Singoli e Pariglie Cavalli, Singoli Pony e Tiro Pesante. E chi non si sentiva ancora pronto per la gara ha voluto egualmente esserci come addetto volontario al servizio del Concorso, solo per fare alcuni nomi:Ruth Wunderlin Messmer dalla Svizzera, e Simone Gabrieli e Simone Bertagna dal Veneto con i familiari, o Luca Durello.
Questa domenica era attesa anche dai Soci GIA dello staff organizzativo: da Alessandra Gerardini, Delegato Tecnico, ad Adriana Furno, ad Edgardo Goldoni in veste, questa volta, di responsabile del Concorso e dai vari addetti come Claudio ed Elena Manenti, Federico Moroni e Giuseppina Gianotti, questi ultimi venuti dal Piemonte: tutti attenti, rigorosi e, lo possiamo dire, in alcuni momenti, davvero stoici. Ed era attesa dal pubblico “Alla Lodovica non si può mancare!” e la gente cominciava ad arrivare fin dalla mattina e altri erano in viaggio e sarebbero giunti, come di consueto, per uno spuntino e per la Prova di Maneggevolezza. Ed ecco finalmente in campo gli Attacchi di Tradizione! Ad aprire le danze è Ramona Bigatto con una deliziosa Wagonette di fattura francese che trasporta un vivace equipaggio con l’espertissimo Comtois alle stanghe. Dalla Toscana con pony Haflinger giunge Paolo Lascialfari alla guida di un Damen Phaeton prodotto in Francia alla fine dell’ 800.
I presenti hanno avuto il piacere di ammirare il Duc de Dame di Maria Cristina Garzia, esordiente con singolo Nonius elegantemente bardato. Del costruttore svizzero Geissberger di Zurigo il Derby Car guidato da Albert Sporradli con un nuovo Freisberger attaccato e, immancabili, il sorriso e il saluto con la paglietta. Igino Soldi sceglie un costruttore italiano, è infatti del milanese Orsaniga il suo Dos a Dos in legno naturale di fine 800, che viene presentato attaccato ad un singolo Ungherese.
Impeccabile Valeria Nicolotti con Frisone e Spider Phaeton del 1870 a firma Mulbacher, nuovo acquisto che le varrà il premio Best in Show del Concorso. Break Ungherese e pariglia per Andrea Spatuzzi ed Anna della Vedova. Applausi per l’elegante Phaeton di Mario Bozzini, vettura di fattura inglese prodotta a Bradford all’inizio dell’800, che avanza attaccato a due ordinatissimi Polacchi. Mishi Halupka, conduce un bel Break di Cesare Bulli (MI) del 1890 attaccato in pariglia, sul quale spicca un equipaggio ricercato. Sarà lui ad aggiudicarsi il primo posto nella Categoria Pariglie dopo la Routier.
Non passa inosservato Giampaolo Taino, con una vettura convertibile da lavoro adibita al trasporto latte. Convertibile è anche la Tabacchiera di Muriel Franco, presentata con i sedili aperti per ospitare gli amici in carrozza. Domenico Bagnaschi con Spider Phaeton di Kellner a Parigi esalta la sua pariglia spagnola con due finimenti eccezionali che furono di proprietà di un nobile eletto nel primo Parlamento dell’Italia Unita. Attaccato a una pariglia di Lusitani è il Phaeton a firma Ferretti (Roma) del padrone di casa, con alla guida l’espertissimo Zoltan Kis, accompagnato da groom ed elegante signora a cassetta.
Ed ecco i cocchieri con le carrozze di servizio: un bel modello di Milord di fattura francese dei primi 900 per Daniele Maiocchi con pariglia di Quarter. Due Gelderlander invece alle stanghe del raffinato Landau di Roberto Bergaglio in perfetta tenuta da cocchiere, che sarà il più apprezzato dai Giudici nella Prova di Presentazione nella Categoria Pariglie. Non sono mancate vetture di carrozzieri di paesi lontani come la Wagonette con alle redini Giuseppe Usai, prodotta nel 1920 e firmata dallo svedese Janesen.
Da oltreoceano l’Americane di inizi 900, ultimo attacco in gara condotto da Adamo Martin accompagnato in carrozza da Gianni Mangano. Impeccabili sotto una pioggia battente i due eleganti gentiluomini con bombetta nera si dimostrano decisi ad affrontare la Prova di Presentazione e la Routier nonostante il vero e proprio diluvio. Eh, sì… purtroppo sul finire della Presentazione un eccezionale, imprevisto ed improvviso maltempo imperversava per oltre tre ore.
Stoici i concorrenti che hanno concluso la Routier, comprensibili alcuni ritiri dopo la Presentazione, impossibile il via alla Prova di Maneggevolezza in un campo ormai allagato e con tutti i presenti messi a dura prova da violentissimi ed ininterrotti scrosci d’acqua. I Giudici, quindi, decidono di stilare la classifica basandosi sulle due prove effettuate.
Agli impavidi e bagnati concorrenti ed addetti non basta un ringraziamento di cuore, così pure a Dino Crippa, che ci ha ospitato e si è prodigato in modo incredibile: avremo certamente tempo e modo di collaborare insieme, prenotando uno splendido sole! Alla fine, questa giornata tanto attesa, che un temporale sembrava aver rovinato è invece, e per davvero, riuscita a rafforzare sia la coesione del Gruppo Italiano Attacchi, coesione fra tutti i Soci: volontari dello staff, guidatori e loro aiutanti, appassionati, amici, sia il senso di appartenenza ad una Associazione, che ha avuto la forza di superare i duri mesi del Covid e ora può dedicarsi con energie rinnovate a preparare nuovi eventi.
Di Emanuela Brumana. Photo credits: Giovanni Vitale