Non può negarsi che negli ultimi anni la professione medico veterinaria abbia assolto ad una duplice responsabilità per il benessere degli animali: protegge e promuove il benessere degli animali sottoposti a cure veterinarie, e inoltre stimola un cambiamento sociale più ampio per affrontare le eventuali cause dello scarso benessere.
In Europa la consapevolezza del benessere degli animali, quando si tratta di produzione alimentare, è aumentata notevolmente negli ultimi decenni e si concretizza nelle richieste dei consumatori di migliorare la vita degli animali coinvolti nei nostri sistemi alimentari.
Lo stato attuale della revisione della legislazione dell’UE sul benessere degli animali è caratterizzato dall’intento di porre l’attenzione su questo tema nell’ambito dell’agricoltura sostenibile: la revisione della legislazione è una parte cruciale degli sforzi della Commissione Europea per attuare il Green Deal.
L’approccio “One Health” viene sempre più sviluppato per esplorare il legame tra benessere degli animali, salute degli animali, salute pubblica e ambiente, in modo da sviluppare un sistema agricolo resiliente.
Serve confrontarsi sul ruolo chiave svolto dai prodotti per la salute degli animali e dai medici veterinari nell’implementazione del benessere degli animali, accanto a quello di legislatori, ONG e allevatori.
È infatti evidente che, indipendentemente dal sistema di allevamento, le buone pratiche sono vitali per garantire il benessere degli animali: vi è unanime condivisione sulla necessità di trovare un equilibrio tra misure rigorose di biosicurezza e controllo delle malattie e le più ampie esigenze di benessere.
In occasione dell’ultima Conferenza annuale di Animal Health Europe (Bruxelles, 1 giugno 2023), che ha riunito oltre 100 partecipanti per discutere il ruolo che le diverse parti possono svolgere nel raggiungere lo stesso obiettivo – ovvero, elevare i livelli di benessere degli animali in Europa – i relatori intervenuti hanno discusso l’equilibrio tra le rigorose misure di biosicurezza e controllo delle malattie rispetto a più ampie esigenze di benessere, nonché i potenziali ostacoli per apportare ulteriori miglioramenti negli allevamenti.
Il confronto su come superarli è ancora aperto: il finanziamento dell’attuazione dei cambiamenti è probabilmente identificabile come l’ostacolo principale, ma un ruolo importante hanno altresì una maggiore formazione e istruzione, necessarie anche per sostenere le transizioni.
Le nuove tecnologie di monitoraggio della salute degli animali per gli allevamenti stanno aiutando gli agricoltori a tenere d’occhio i segni di cattiva salute o disagio, in modo che la cura possa essere prestata prima che la malattia colpisca o per aiutare a fermarne l’ulteriore diffusione. Accanto a vaccini, diagnostica, antibiotici e antidolorifici, questi strumenti contribuiscono a migliorare la salute e il benessere degli animali da allevamento.
E ancora una volta saranno sempre e solo i medici veterinari a poter assicurare una buona conoscenza e l’uso delle moderne tecnologie per la salute degli animali in grado di facilitare un migliore allevamento degli animali e aumentare la salute e il benessere generale, contribuendo a una vita migliore per tutti.
Daniela Mulas