L’illustre cattedratico piemontese, scomparso a fine 2021, è stato a lungo collaboratore dell’Associazione Italiana Allevatori, facendo parte del Comitato Scientifico. Fu anche il promotore e primo Amministratore Unico del Dqa-Dipartimento Qualità Agroalimentare
Nell’ambito dei lavori del 25° Congresso dell’Aspa-Associazione Scientifica di Produzione Animale in corso di svolgimento a Monopoli (Bari), in un intervento del Past President Prof. Bruno Ronchi è stata ricordata la figura del Prof. Franco Valfrè, astigiano, classe 1933, l’illustre cattedratico scomparso nel dicembre 2021 che fu a lungo collaboratore dell’Associazione Italiana Allevatori, rappresentando anche un solido punto di riferimento tecnico e scientifico dell’intero Sistema Allevatori. Importante il ruolo del Prof. Valfrè per la sua autorevolezza nell’ambito della Medicina Veterinaria, soprattutto a cavallo degli anni Duemila, nel pieno della crisi Bse, facendo parte in quel periodo del Comitato Scientifico costituito presso l’A.I.A. .
Negli anni successivi, a coronamento di una carriera nel corso della quale ha ricoperto numerosi e prestigiosi incarichi sia in ambito universitario che pubblico, in particolare all’Istituto Superiore di Sanità di Roma, il Prof. Valfrè fu anche tra i promotori e primo Amministratore Unico del Dqa-Dipartimento Qualità Agroalimentare – gli succedette uno dei suoi primi allievi, il Prof. Oliviero Olivieri – , portando l’ente terzo di certificazione di riferimento del Sistema allevatoriale a raggiungere elevati livelli di autorevolezza nel campo di applicazione delle produzioni agroalimentari e di origine zootecnica.
Ai lavori del 25° Congresso Aspa, che si conclude venerdì 16 giugno, è intervenuta anche una rappresentanza del Sistema Allevatori, con contributi di A.I.A. – presenti il direttore generale Mauro Donda ed il direttore tecnico Riccardo Negrini – e di Ara Puglia.