A Torino tre importanti storiche carrozze in esposizione rievocano i fasti di quella che fu la culla del Risorgimento e la prima Capitale del Regno d’Italia.
Due conservate presso il Museo Nazionale del Risorgimento: un Coupé di E. Emanuelli del 1830 appartenuto al Conte Camillo Benso di Cavour, forse il principale artefice dell’unificazione italiana, e un Duc Cesare Sala (TO) datato 1870, dono del re Vittorio Emanuele II al generale Giuseppe Garibaldi. La terza illustre carrozza è invece in mostra presso l’Armeria del Museo di Palazzo Reale: si tratta della Victoria cosiddetta “polacca” a firma dei Fratelli Casalini, già carrozzieri pontifici in Roma, appartenuta e prediletta al Sovrano (Il Notiziario 2/2021).
Da un incontro fra la Direttrice di Palazzo Reale e il Direttore del Museo del primo Parlamento d’Italia con lo scrivente nasceva l’idea di rendere omaggio alle tre carrozze con una sfilata di legni rigorosamente antichi, originali e possibilmente prodotti dai principali carrozzieri torinesi dell’800, per festeggiare, nel corrente 2021, i 160 anni dalla proclamazione del Regno d’Italia.
E così, dopo una faticosa, disciplinata organizzazione che garantisse la sicurezza dei partecipanti e del pubblico, gli adempimenti anti-Covid, il rispetto del centro storico cittadino ed il benessere dei cavalli, su invito degli organizzatori, Museo del Risorgimento, Musei Reali di Torino, Città di Torino e Direzione dei Musei Regionali del Piemonte, una decina di Soci piemontesi del Gruppo Italiano Attacchi con carrozze lucide, cavalli dai finimenti importanti ed equipaggi in abiti impeccabili ha sfilato nelle vie e nelle piazze più rappresentative di Torino.
Un evento che si è svolto il 24 giugno, proprio in occasione della festa patronale di San Giovanni e dopo più di 40 anni dall’ultima sfilata di carrozze per le vie della città di Torino. Apriva il corteo attraverso i Giardini Reali Bassi Marco Gentile con il suo Park Phaeton di Cesare Sala (1880), attaccato in pariglia a due haflinger con finimenti di Moirano antichi di almeno cinquant’anni, neri con metalli in ottone.
A seguire il legno di splendida bellezza di Valeria Nicolotti, con impeccabile livrea, alla guida di un Landau del piemontese Locati risalente al 1870, carrozza di servizio attaccata in pariglia a superbi frisoni. La sfilata proseguiva verso Piazza Castello e Piazza Carlo Alberto: ecco Bruno Monero, perfetto cocchiere, presente col proprio lussuoso Milord Muhlbacher del 1900. Di seguito Mario Mautino a cassetta di un Landau firmato Cesare Sala (TO) del 1850 circa, sui quali divanetti graziose signore inclinavano il capo ai saluti dei cittadini plaudenti e meravigliati.
Intanto, uscendo fra le statue equestri dei Dioscuri, giungevano innanzi a Palazzo Madama il Vis à vis della carrozzeria Revelli (TO) della seconda metà dell’800, perfettamente conservato senza alcun restauro, alle redini Martin Adamo e, quindi, l’imponente Duc de Dame di Andrea Lenarduzzi e Marta Ceva, con guida dall’interno, firmato Cesare Sala (TO) e risalente alla prima metà dell’800.
Fra gli attacchi schierati in Piazzetta Reale per la Presentazione delle carrozze notiamo quello di Ugo Cei, un pregiato Mail Phaeton, a firma Bouvaret Fre, dalle grandi ruote rosse in tinta con l’abito della dama, attaccato a una pariglia di spagnoli. Un gran bel Brougham di Belloni è condotto dal cocchiere in perfetta livrea Alfio Biasibetti e ancora Uberto Bernardo Alma con Milord del 1890 del carrozziere torinese Adriano Rosso e Figlio, ancora conservato in perfette condizioni senza nessun restauro.
La giornata prevede uno schieramento in Piazza Carlo Alberto per la Commemorazione dei 160 anni dell’Unità d’Italia. Il corteo si dirige, poi, verso il bellissimo Parco del Valentino. Insomma, il fior fiore dei legni antichi piemontesi, con cavalli perfettamente addestrati al trambusto come avessero sempre condotto vetture in città, ha sfilato fra due ali mai interrotte di pubblico plaudente, rendendo il giusto onore al Centosessantesimo compleanno dell’Italia Unita ed al Santo Patrono della Capitale Subalpina, col plauso caloroso delle Maestranze soddisfatte che a più voci hanno chiesto potere ripetere presto questo magnifico e riuscitissimo inedito evento!
Di Marco Gentile, Photo credits: Edoardo Arpaia, Enzo Nicolino-OKfoto, Valterza Photography