Il trotto è una specialità dell’ippica che si svolge su pista a fondo sabbioso, la cui lunghezza può variare dagli 800 metri fino ai 1600 metri, in cui il cavallo trottatore traina un sulky a due ruote sul quale siede il driver (vi è anche la versione del trotto monté, nella quale il guidatore è in sella al cavallo).
In Italia la prima gara di trotto si è svolta il 22 agosto 1808 a Padova in Prato della Valle.
L’Italia vanta una notevole tradizione di corse al trotto, tanto da essere uno dei pochi Paesi al mondo, insieme alla Francia e alla Svezia, in cui le corse al trotto sono più diffuse di quelle al galoppo.
La storia del trotto e le prime carrozze usate per le corse, ben 2 secoli fa, allo Storico Museo del Trotto di Civitanova Marche
Fonte: www.gruppoitalianoattacchi.it
Una visita permette di ammirare alcuni preziosi attacchi e tantissimi documenti: testimonianze dei tempi d’oro del trotto.
Le fortune legate, fino al recente passato, alle gare di Trotto e agli ippodromi, si possono rivivere oggi, data la crisi che attraversa il settore, visitando lo Storico Museo del Trotto di Civitanova Marche.
Fondato dal Capitano Ermanno Mori e sito presso l’Allevamento di cavalli Trottatori di San Marone, è ovviamente limitrofo all’Ippodromo di Civitanova Marche.
I Soci del Gruppo Italiano Attacchi, che vi si sono recati, hanno potuto ammirare carrozze specialissime: è sicuramente eccezionale la Padovanella di fine ‘700, perfettamente conservata, utilizzata nelle prime gare di trotto a Padova.
Infatti una delle prime corse di padovanelle fu effettuata in Italia nel1808 proprio a Padova, nel Prato della Valle e fu la prima corsa al trotto, di cui il Museo conserva copia del Manifesto, con cui la corsa veniva indetta.
E poi i sedioli utilizzati nelle corse, che divennero di gran moda in tutta Italia nel XVIII secolo. Per gli appassionati di attacchi “speciali”, all’esterno del Museo, una lettiga ippotrainata della Croce Rossa, che sicuramente era di servizio durante le gare di Trotto.
Il Museo Storico del Trotto è attivo da diversi anni e raccoglie e conserva materiale di ogni genere, riguardante la storia delle corse al trotto.
Vari sono i locali da visitare: è possibile ammirare manifesti d’epoca, veicoli cimeli di personaggi storici dell’ippica; il materiale documentario è stato suddiviso per aree geografiche, così da poter rivivere lo svilupparsi nel tempo delle corse al trotto attraverso tutto il territorio italiano…un vero e proprio itinerario nella storia del nostro costume.
Il museo ospita inoltre una ricca biblioteca ippica la quale, oltre a pubblicazioni ufficiali (annuari, bollettini di corse, etc.) raccoglie volumi di tutte le nazioni, dal ‘500 ad oggi, riguardanti il mondo del cavallo, spaziando dalla veterinaria, alla mascalcia, dal trotto al galoppo, dalla narrativa alla storia all’arte.
Ancora una fototeca, che comprende più di 30.000 fotografie originali dei grandi campioni del trotto e del galoppo; un’emeroteca con raccolte di riviste sportive ed ippiche specializzate dell’800 e del ‘900, italiano e non.
Vi è poi un ampio spazio destinato alle opere di pittura e grafica dedicate al cavallo: splendide e raffinate stampe americane ed inglesi si alternano con altre più popolari e curiose.
Una citazione a parte merita la documentazione relativa al “cavallo attaccato”, protagonista delle antiche diligenze e del passato servizio postale: è possibile ricostruire questo mondo attraverso l’esame di regolamenti, avvisi, libretti di viaggio dei postiglioni , passaporti, biglietti e prenotazioni, carte stradali, orari, libri di viaggi.