La commozione dell’allevatore di Assisi Sergio Carfagna: “un altro miracolo che si avvera nel segno di San Francesco”. “L’ ippica non deve morire e queste notizie straordinarie ci danno la forza per andare avanti”.
Assisi, Dom 21 Febbraio 21 – Un pianto liberatorio e tanta felicità per aver contribuito a realizzare un sogno “impossibile”. Cosi’ Sergio Carfagna, 65 anni, pluridecorato allevatore di cavalli da trotto di Assisi, un nome dell’ippica italiana, ha accolto la notizia giunta ieri da Oltre Oceano, della nascita di una puledrina, la prima nata dal “grembo” di Via Lattea, la cavallina “bianca”, albina, che ha stupito il mondo intero e la scienza a livello mondiale.
Un “miracolo” che si è ripetuto. Via Lattea, la cavallina albina nata il 5 Aprile 2014 all’ombra della Basilica di Assisi, nell’allevamento di Sergio Carfagna, (caso unico nella razza del trottatore italiano) dopo aver superato i primi timori e dubbi sulla sua tenuta fisico-morfologica ha iniziato a fare passerella negli ippodromi più importanti d’Italia, da Cesena a Roma, da Montecatini a Firenze, Montegiorgio fino ad una apparizione (prima di lei c’era stato Varenne, alla Mostra Nazionale del Cavallo di Città di Castello) per poi approdare nell’ottobre del 2015 in Svezia alla ‘corte’ dei re mondiali del trotto, Michael Knutsson e Tristan Sjoberg, titolari della scuderia Knuttsson Trotting AB.
Dopo aver superato in Europa la prova di qualifica ed alcune gare in pista in Svezia con risultanti più che sufficienti è volata negli Usa e all’ippodromo Pocono Downs, e nella Finale del Premio Bobby Weiss (30mila dollari di dotazione) ha vinto in 1.54.4 stabilendo il nuovo record di 1.11.3 al chilometro. Appeso il sulky al “chiodo” Via Lattea sempre in America ha iniziato la carriera di fattrice. L’accoppiamento con Six Pack (il padre della puledrina nata ieri) il fenomenale vincitore del Kentucky Futurity al Red Mile di Lexington, con tanto di record mondiale in 1.49.1 al chilometro, ha funzionato. La puledra dal mantello baio è nata alle ore 8 del mattino presso l’allevamento del Kentucky. Quella foto postata sul profilo facebook della signora Asa Sjoberg e condivisa con l’allevatore Carfagna sta facendo il giro del mondo.
Con orgoglio e commozione ce lo rivela lo stesso Sergio Carfagna, (membro del consiglio dell’Anact, l’Associazione di categoria allevatori di cavalli trottatori) che dedica questo lieto evento di portata mondiale all’amico inseparabile e guida tecnica della scuderia, padre Danilo Reverberi, il frate francescano, punto imprescindibile per chi segue con passione le vicende ippiche del noto proprietario umbro. “E’ davvero un altro miracolo che si verifica, io sono credente fervido e credo che San Francesco abbia fatto la propria parte, la nostra scuderia ed il nostro modo di essere si sono sempre ispirati alla filosofia di vita del Santo al suo amore per gli animali e il creato ad Assisi.”
In segno di riconoscenza, Sergio Carfagna, è pronto a “battezzare” con il nome di “Francesco Pax”, il primo puledro che nascerà nei prossimi giorni dalle circa 12 fattrici delle venti in totale in dolce attesa. “L’ippica non deve morire – conclude Carfagna – queste notizie straordinarie ci danno la forza per andare avanti nonostante le mille difficoltà che da anni il settore sta vivendo”. “La scuderia dei miracoli” così è stata ribattezzata anche con un libro, scritto a quattro mani da Giorgio Galvani e Marco Vinicio Guasticchi (Futura Edizioni), ha certamente in padre Danilo Reverberi, frate francescano, esperto come pochi in genealogie di trotto e amico fraterno di Sergio Carfagna, l’artefice di questo “miracolo” sportivo che rappresenta una vera e propria riscossa oltre oceano per l’allevamento italiano dopo le vittorie del “Capitano” Varenne.”