Ne parliamo con Giuliano Mussi, in un’intervista esclusiva.
Nel salotto del Portale del Cavallo, incontriamo Giuliano Mussi, un amico che da anni ha trasformato la sua passione per il cavallo in un lavoro, fondando, agli inizi degli anni novanta, la prima agenzia immobiliare specializzata esclusivamente nel mondo ippico.
Giuliano, da quanti anni operi nel mondo del cavallo?
Da circa 40 anni
Scusa come da 40 anni, mi dici che la Horse Point esiste da 40 anni?
No, Horse Point è nata nel ’92, ho iniziato per passione come gentlemen al trotto, correndo negli ippodromi ufficiali come Trieste, Torino e altri ippodromi nazionali, ottenendo anche dei buoni piazzamenti, sempre con cavalli di proprietà.
Nel ’92 decido di affrontare una scommessa importante che poi si dimostrerà vincente nel tempo, ho unito due cose che mi piacevano veramente, la passione del cavallo con l’amore per la natura, per le aziende agricole e ovviamete i centri ippici, ecco perché è nata la Horse Point.
Dopo una serie di valutazioni avevo notato che in questo settore mancava una figura professionale.
Felice della scelta di allora?
Si, in tutti questi anni ho avuto modo di stare vicino al cavallo e di viverlo nella sua totalità, è stato bello e lo è ancora, raccolgo sempre grandi soddisfazioni dal mio lavoro da parte di tanti clienti che grazie al mio aiuto sono riusciti a coronare il sogno di una vita.
E nonostante il mercato sia radicalmente cambiato… lo rifarei.
Cosa intendi per “mercato cambiato radicalmente”?
Purtroppo non è più come una volta dove la passione e la volontà di fare erano vincenti, oggi il mercato delle piccole soluzioni è molto penalizzato perché la fascia di reddito si è abbassata, i piccoli centri e le piccole strutture sono in sofferenza e perdono interesse di intermediazione, mentre i grandi centri risquotono ancora interesse, specialmente sul mercato estero.
Se non sono indiscreto, la più grande struttura che hai trattato risale a quale anno? E di quale cifra si parla?
Ho trattato davvero tante tante strutture nella mia carriera e di diversa taglia, forse la più prestigiosa che ho gestito, ed è stato per me un motivo di grande soddisfazione, è stato il Centro Ippico La Pamina di Gorla Minore, un grande centro di 40.000 mq con moltissime strutture professionali e ben avviate, la cifra era molto considerevole ma che per ovvi motivi e mi perdonerai non posso certo pubblicarla sul tuo Portale che ha oltre 70.000 lettori.
Bene ho capito che si parla di cifre altissime, certamente pochi se lo possono permettere, però molti vorrebbero farsi un centro, cosa gli possiamo dire, quanto dovrebbero investire?
Dipende dalle zone, dalla tipologia di struttura e dalla superficie che vogliono occupare.
Ad esempio, un centro ben strutturato con 20 box, maneggio coperto 20x40m, una struttura abitativa da circa 150 mq e su 20.000 mq di terreno in Lombardia potrebbe costare tra i 600.000 e 1.000.000 di Euro, mentre lo stesso in Piemonte o il centro Italia lo puoi trovare al 30-40% in meno.
Ok, cifre proibitive putroppo. Ma scusa la mia ignoranza, c’è differenza tra compralo già avviato o costruirselo?
In effetti, farselo di sana pianta probabilmente costa meno ma il problema, che spesso è di difficile risoluzione, è quello burocratico: concessioni edilizie, vincoli e chi più ne ha più ne metta. A volte alcune persone riescono ad acquistare dei terreni convinti di poter poi costruire la struttura dei propri sogni e alla fine non ci riescono e questo diventa un dramma. Ti trovi con un terreno sul quale, per una serie di motivi, non puoi costruire come vorresti e a quel punto non diventa facile rivenderlo. Di conseguenza molti bei sogni finiscono così e ti assicuro che la cosa che è successa a molti.
Ma scusa, tutti sanno che la pensione di un cavallo in un centro ippico varia dai 300 ai 500 Euro mese. Dov’è il guadagno di un centro ippico, tolti i costi di mantenimento di un cavallo, di scuderia ecc… Resta ben poco, non credi?
L’utile in effetti non è legato in modo particolare all’affitto del box ma a tutta una serie di attività collaterali che offre il centro come, lezioni, trekking, l’organizzazione di eventi, la ristorazione, i campus che vanno molto di moda in questi ultimi anni in collaborazione con le scuole e non per ultimo il commercio di cavalli.
Sempre parlando di cifre, oggi rispetto a ieri e in piena crisi, il mercato immobiliare che ruota attorno a centri ippici, strutture di allenamento, aziende agrituristiche ecc… ha tenuto o ha anch’esso delle flessioni?
Il mercato ha avuto una flessione considerevole sui prezzi delle strutture medio-alte con un ribasso del 20% rispetto a 5 anni fa e i più penalizzati sono i centri di allenamento e di allevamento, seguiti da centri ippici, aziende agricole e per ultimi gli agriturismi, quest’ultimo segmento legato anche al turismo e non solo al cavallo ha retto meglio.
Perché mi dici che i più penalizzati sono i centri di allenamento e allevamento, ma parliamo di cavalli da corsa, se ho ben capito?
Al momento l’ippica, parlando di corse, sta attraversando un periodo non proprio favorevole. L’ippica sta in piedi con le scommesse e oggi le scommesse sono in deciso calo, dovuto alla mancanza di sostegno da parte degli enti preposti. L’ippica in generale non funziona per una serie di motivi, anche molto complessi che vanno dai finanziamenti alle scommesse e non per ultimo alla possibilità e alla capacità degli ippodromi di incrementare le proprie entrate.
Quindi, in effetti come dicevi prima, oggi non basta aprire un centro solo perché animati da una grande passione, sarebbe troppo pericoloso, occorre essere dei veri e propri imprenditori
Si, l’era dell’improvvisato è finita, occorre essere attenti alle esigenze del mercato, più professionalità, più servizi offerti e non ultimo l’amore per il cavallo.
Caro Giuliano è stato un piacere averti qui e scambiare due chiacchiere su questo argomento che, tra l’altro, sta particolarmente a cuore anche a me, che come molti sogna un giorno di poter vivere solo a contatto con i cavalli, per dirti la verità il mio sogno è quello di creare una struttura in grado di ospitare cavalli con problemi, sottraendoli a morte certa. Chissà se prima o poi anche il Portale non ci riesca… non si sa mai.
Al prossimo caffè
grazie e ciao
Redazione