Giornate particolarmente torride e l’intenso sforzo fisico a cui è sottoposto un cavallo atleta possono portare in tempi rapidi alla disidratazione dell’animale, un fenomeno da non sottovalutare.
I cavalli sudano molto e chi li monta quotidianamente si rende conto benissimo di quanto questo incida sulle loro performance e sulla loro salute.
A titolo di esempio: un’ora di intensa attività sportiva può far perdere fino a 15 litri di sudore in cui si trovano disciolti almeno 200 grammi di elettroliti.
Nei mesi caldi è fondamentale mettere sempre a disposizione acqua fresca al cavallo e reintegrare elettroliti come sodio, cloro, potassio, magnesio e calcio, direttamente coinvolti nel mantenimento del giusto equilibrio dei fluidi intra ed extracellulari, a garanzia di una corretta funzionalità muscolare.
I RISCHI DELLA DISIDRATAZIONE
La disidratazione dell’animale può provocare stanchezza, crampi muscolari e, nei casi più gravi, può essere anche causa di insufficienza renale e scompensi nervosi a livello muscolare e cardiaco.
Al contrario, una buona idratazione del cavallo consente un miglior assorbimento delle sostanze nutrizionali e la riduzione di acido lattico e del rischio di emorragie e coliche.
Un cavallo ben idratato riesce a dare il meglio di sé non solo in occasione di piacevoli passeggiate, ma anche durante le competizioni sportive, dove l’idratazione è fondamentale per realizzare migliori performance.
L’IMPORTANZA DEGLI ELETTROLITI
Gli elettroliti trasportano i nutrienti, mantengono l’equilibrio e il flusso dei fluidi vitali e permettono la trasmissione degli impulsi nervosi: sono quindi indispensabili per il buon funzionamento dei muscoli e del sistema circolatorio.
Gli elettroliti più importanti sono sodio, cloro e potassio. Il sodio e il cloro determinano e regolano la sudorazione del cavallo, mentre il potassio è necessario per la trasmissione degli impulsi nervosi e per la contrazione dei muscoli.
Il cavallo, sudando, perde grandi quantità di sodio, potassio e cloro, elettroliti che devono essere reintegrati il prima possibile perchè l’organismo non prevede riserve corporee.
Per mantenere idratato il cavallo occorre quindi usare miscele di sali elettroliti che abbiano un’elevata densità salina e che siano in grado di offrire subito massima solubilità.
Per cavalli reduci da un intenso sforzo fisico è possibile somministrare elettroliti in pasta, direttamente in bocca, al termine del lavoro.
NON È UN PROBLEMA SOLO DEI CAVALLI SPORTIVI
Ci sono cavalli che per natura tendono a non bere a sufficienza e soffrono di una latente “disidratazione”.
In linea generale è opportuno che i sali minerali siano integrati anche alla dieta dei cavalli che non fanno intensa attività agonistica.
Può essere buona norma lasciare sempre un rullo salino a loro disposizione, soprattutto durante il periodo estivo.
NON ECCEDETE CON LE DOSI
È indicata una somministrazione graduale degli elettroliti con abbondante acqua sempre a disposizione del cavallo.
In cavalli particolarmente disidratati i complessi elettrolitici possono richiamare fluidi nell’intestino aggravando lo stato di disidratazione e debilitazione a causa dello sforzo digestivo.
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*Lavoro presentato al “11mo convegno Nuove acquisizioni in materia di Ippologia” (Torino, Italia, 2009)
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Rivista Informa n. 2 – Marzo / Aprile 2018