Per tutti i Soci GIA è stato bello bello tornare a La Lodovica con carrozze e cavalli fra amici ed appassionati che aspettavano solo di ritrovarsi. Il 6^ Concorso Internazionale di Attacchi di Tradizione ha avuto luogo il 24 Luglio in questa raffinata location di Oreno di Vimercate e ci ha visto graditi ospiti di Marta e Dino Crippa.
E’ stato bello, contraddicendo le previsioni di un solleone che si prevedeva insopportabile, perché un’attenta e intelligente collocazione della Prova di Presentazione in una zona completamente in ombra e ventilata ha permesso a Giudici, concorrenti e pubblico di vivere con piacere questo rinnovato evento. Un percorso di Routier disegnato e pensato completamente nel parco, all’85% sotto pini secolari ed alte siepi, che ha garantito a tutti protezione dal sole e che ha garantito che tutti portassero a termine la passeggiata: insomma disegnato per tener conto del benessere dei cavalli, degli equipaggi e dei nostri tanti addetti volontari che hanno, con il loro impegno e la loro passione, assicurato un’ottima riuscita del Concorso.
Un ringraziamento non di rito a Elena, Claudio e Battista Manenti, a Manuela Cerri, a Gabriele Coffetti e Ivo Fibioli, venuto fin dalla Svizzera per aiutare il GIA nella organizzazione, e ad Enzo Calvi, Delegato Tecnico e responsabile dell’organizzazione in di ogni singolo dettaglio del Concorso. Una Prova di Maneggevolezza non semplice, ma divertente che ha permesso ai concorrenti di concludere con soddisfazione questa sesta edizione dell’ormai storico Concorso Internazionale di Tradizione AIAT. In campo Pony e Cavalli, in attacco singolo e in pariglia. Costruttori italiani ben rappresentati: quelli di inizio ‘900 con la Dottorina di Luca Durello e i Military di Dario Polli e Stefano Paschera, per arrivare al Dos a dos Orsaniga – alle redini Igino Soldi – e al Duc de Dame di Valoggia attaccato al frisone di Gianpaolo Taino. Non sono mancate le grandi firme come quella di Ferretti per il Phaeton di casa con a cassetta Zoltan Kis e quella del milanese Belloni per il Dog Cart (proprietà Bagnaschi) con cui Daniele Maiocchi si aggiudicherà il primo posto nella Categoria dei singoli.
Di notevole pregio anche i legni dei costruttori d’oltralpe dalla Tabacchiera dello svizzero Jack Frei di Matteo Zucchi, alla Wagonette francese di Depigny, a Lione, guidata da Maurizio Foco, per arrivare a Luis Galle, costruttore di un raffinato Dog Cart de Chasse, alle redini Paolo Fornara, in pariglia, arrivato a La Lodovica dall’alta Germania a cogliere il successo di Categoria. Un’attenzione particolare all’attacco di Pino Usai, che si è aggiudicato il premio Best in Show, presentando un Duc Vittoria di Macchi (VA) con pariglia di Lusitani a la Demi-d’Aumont. Premiazioni impeccabili gestite da Adriana Furno, il tutto all’ombra, davanti ad un pubblico che con sinceri applausi ha ringraziato i partecipanti per questa piacevole domenica: conversazioni appassionate, incontri inattesi di fronte a carrozze con oltre un secolo di vita, equipaggi elegantissimi. Giudici attenti consapevoli del loro ruolo di consiglieri, affiancati da Segretarie eleganti, professionali e sorridenti. Grazie quindi ai Giudici Reinhold Trapp, Matteo Bianco e Massimo Nicolotti e alle loro Segretarie Michela Botta, Doretta Friso e Olga Chiello.
E ancora va sottolineata l’ospitalità di Marta e Dino Crippa, sempre entusiasti e accoglienti, pronti a risolvere qualsiasi richiesta, attenti all’evoluzione complessiva dell’evento. Un grazie per la disponibilità ad offrire agli appassionati ed ai Soci GIA l’occasione per ripetere ancora una volta “La Lodovica: ogni volta un piacere!” ripetuta dai numerosi visitatori e dal pubblico. Perché La Lodovica non è solo una bella location, ma è un’atmosfera, è storia del GIA, e sarà sempre in futuro un appuntamento imperdibile.
Complimenti a tutti i concorrenti e in particolare ai Vincitori: Stefano Paschera (Singolo Pony), Daniele Maiocchi (Singolo Cavalli), Paolo Fornara (Pariglia Cavalli) e Best in Show Pino Usai con attacco a la Demid’Aumont.