Di Salvatore Carcò Photo Credits Salvatore Carcò, Sandro Massari, Gabriele Visetti.
La Coppa Italia 2020 taglia felicemente il traguardo della sua prima finale, in uno scenario mozzafiato tra i boschi delle montagne dell’alto aquilano, in un clima magnifico che ha voluto premiare la tenacia degli organizzatori e l’intraprendenza dei driver, giunti da tutte le latitudini del Bel Paese. Un’organizzazione meticolosa che non ha lasciato indietro le esigenze di nessuno e, pur con le restrizioni della pandemia, è riuscita a far convivere il nostro evento sportivo con la rassegna del puledri TPR.
Nella mattinata del sabato infatti i “giganti buoni” della nostra tradizione da lavoro, hanno preso d’assalto le scuderie del Centro Attacchi “ Shenandoah Ranch”, dando luogo ad una esposizione di prodotti allevatoriali di grande pregio, che ha riscosso l’interesse generale. Ma non si può parlare di Coppa Italia Amatoriale Attacchi, senza fare un passo indietro alla fase della sua progettazione, senza dare merito alla geniale intuizione di Pasquale Pisani, senza prendere atto della grande innovazione che la base degli appassionati è riuscita a fare passare, superando le faziosità inutili della politica dello sport. Parliamo, infatti, della prima manifestazione amatoriale a carattere nazionale, alla quale ha potuto partecipare qualunque tesserato di un qualsiasi ente di promozione sportivo, che ha voluto aderire a questa formidabile iniziativa, destinata a dare nuova linfa al mondo delle redini lunghe.
Ci sarà ancora molto da fare, ci vorrà ancora la collaborazione di tutti per perfezionare i regolamenti, senza tralasciare l’importanza delle figure tecniche deputate a sovraintendere lo svolgimento dell’evento a partire dalle tappe di qualificazione. Soprattutto noi driver, e appassionati in genere, dobbiamo imparare a crederci di più, poiché la Coppa nasce proprio per noi, che rappresentiamo l’elemento fondante degli attacchi come disciplina, anche a livello agonistico. Alcune notizie sulla competizione come sempre entusiasmante, che non ha lasciato niente di scontato; un campo gara di dimensioni eccezionali, arricchito con diversi ostacoli fissi, un talus e un laghetto d’acqua con due passaggi obbligati. La manche del sabato pomeriggio ha visto i concorrenti serpeggiare attraverso le 33 porte, montate dal Direttore di Campo Carlo Girivetto, su un percorso di oltre 2000 mt.: i tempi registrati danno l’idea di come i cavalli hanno dato il massimo, volando letteralmente da un ostacolo all’altro.
La domenica mattina, su un percorso modificato e ridotto rispetto alla precedente manche, ognuno dei partecipanti nell’ambito della migliore sportività, ha cercato di rifinire la propria posizione in classifica. Supervisione del Presidente di Giuria Nicola Boscarelli, coadiuvato da Giuseppe Giacovelli della Segreteria Concorso e Domenico Luciani, speaker ufficiale della competizione. Durante le due prove non sono mancate scelte tattiche da parte dei driver, a conferma dello spirito fortemente competitivo che ha caratterizzato l’evento, sin dalla tappe di qualificazione. Non si sono registrati incidenti, cavalli adeguatamente allenati ed equipaggi di spiccato livello tecnico hanno garantito la massima sicurezza, mentre un pubblico discreto ha seguito la manifestazione nel rispetto delle norme anti-Covid.
Un ringraziamento speciale va alla Famiglia Massari che ha sponsorizzato la finale di Coppa e che ci ha ospitato con grande disponibilità, come solo la gente di cavalli sa fare, ognuno di noi si è sentito “a casa” e tutti abbiamo confermato la presenza per l’edizione 2021.
Archiviamo, quindi, questa prima Coppa Italia 2020 innanzi tutto con la grandissima soddisfazione di averla fortemente voluta e disputata, pur con i limiti di questa difficile stagione di pandemia.
Tutti noi uscivamo da un brutto periodo, eppure abbiamo saputo reagire con grande positività alle difficoltà del momento, nonostante tutto siamo risusciti a mantenere i cavalli in forma, non avendo ancora obbiettivi stagionali certi, alla fine, la nostra determinazione è stata premiata.
Infine i migliori complimenti a tutti gli equipaggi partecipanti, che senza risparmio, si sono sobbarcati chilometri e chilometri di strada su e giù per lo stivale, per venire “a vincere” questa finale di Coppa. Sì perché in questa prima edizione di Coppa abbiamo vinto tutti noi, uomini di buona volontà, ma soprattutto ha vinto lo sport come espressione di sana caparbia voglia di andare avanti insieme. Di seguito i primi classificati di ogni Categoria: Singoli Cavalli, Singoli Pony e Pariglie Pony.
GRUPPO ITALIANO ATTACCHI - Associazione Sportiva Dilettantistica
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