All’approssimarsi della Assemblea Nazionale Elettiva in FISE per il quadriennio olimpico 2025/2028, è legittimo fare alcune domande al Presidente uscente, in merito al precedente quadriennio, che si chiude quest’anno.
Ci può elencare i tratti distintivi e i traguardi raggiunti durante il suo periodo di Presidenza della FISE?
“La Federazione è stata trasformata in un’organizzazione pronta a erogare servizi per i propri enti affiliati, per gli istruttori e per tutti i tesserati. In questi anni ci siamo impegnati per risolvere problematiche e trovare le soluzioni in un’epoca storica che ha segnato l’umanità e ha cambiato anche il mondo dello sport. Mi riferisco, per esempio, al periodo del COVID, in cui la nostra FISE ha guidato una vera rivoluzione per fare capire alle istituzioni quale sia il ruolo del cavallo nella società.
Abbiamo dato alla nostra Federazione una gestione dal carattere professionale e manageriale, improntata sulla trasparenza. Anche per questo siamo diventati la terza Federazione sulle 48 del CONI, per capacità di autofinanziamento, appena dietro solo a calcio e tennis, due colossi del mondo sportivo in termini di tesserati.
Abbiamo risolto numerose problematiche come quelle relative al trasporto dei cavalli. Siamo il primo paese al mondo a riconoscere per legge il cavallo come un atleta, abbiamo chiarito, solo per citarne alcune di cose fatte, che tra le attività istituzionali della ASD rientra anche la pensione dei cavalli (quindi non soggetta a IVA), come da circolare dell’Agenzia delle Entrate. Tutto questo è successo grazie al continuo lavoro della Federazione con le istituzioni e tutto questo ci ha portato a raggiungere il settimo posto nella classifica delle Federazioni con più tesserati davanti a sport certamente molto praticati come il ciclismo o la ginnastica.’
Quali obiettivi si pone per il suo eventuale futuro periodo di Presidenza FISE?
“Sono certo che siamo una Federazione ormai molto affermata non solo in ambito nazionale, ma anche internazionale. Abbiamo raggiunto numeri da capogiro toccando quota 160 mila tesserati, soprattutto dopo l’era COVID.
Certamente dobbiamo continuare a lavorare per far crescere sempre di più la qualità della nostra proposta formativa. Continueremo a lavorare per aumentare e migliorare i servizi di assistenza e consulenza per tutti i nostri tesserati, gli istruttori, le ASD e le SSD. In particolare, dovremo continuare a guidare e gestire la transizione della Riforma dello Sport, per ciò che riguarda il lavoro sportivo”.
Durante la sua Presidenza, sono variati e, se sì, come i rapporti con gli altri Enti di Promozione Sportiva, che svolgono attività in ambito equestre?
“Sono uno dei più accaniti sostenitori della teoria che gli Enti di Promozione Sportiva e le Federazioni debbano collaborare. Questa sinergia è troppo importante se vogliamo che lo sport venga promosso e valorizzato nella giusta maniera.
Solo in questo modo, con una sana e sincera collaborazione, potranno crescere i tesserati e la qualità del nostro movimento sportivo”.
Per quanto riguarda la Disciplina degli Attacchi, che negli ultimi anni ha visto collaborare la FISE con il GIA, in particolare nell’ultimo anno sui temi della sicurezza nelle manifestazioni, ritiene ci possano essere ulteriori terreni di collaborazione?
“Assolutamente sì. Ricollegandomi a quanto detto per gli enti di promozione sportiva, ritengo che la Federazione deve trovare il modo per collaborare con i gruppi di specialità. La sicurezza è all’apice delle necessità del nostro sport in tutte le discipline. Negli attacchi la sicurezza riveste un ruolo assolutamente fondamentale. La nostra Federazione è pronta a stringere partnership e collaborare con gli enti che hanno a cuore la valorizzazione degli sport equestri, quindi mi sento di rispondere sì, alla vostra domanda.”