uno alla settimana…
Una volta alla settimana vi presenteremo una specialità western. Partiamo prima da quelle più legate al Versatility : il Ranch Trail
Derivato dalla vita di ogni giorno in un Ranch, il ranch trail è un percorso che il binomio deve affrontare superando diversi ostacoli e che non necessariamente deve avvenire in una arena, ma può essere programmato anche in campo aperto o lungo un percorso.
Gli ostacoli sono i più vari, ma tutti con delle caratteristiche in comune, il fatto di non essere pericolosi per i cavalli, cavalieri, pubblico e devono essere il più simili a un contesto naturale o legato al lavoro nel ranch. Il percorso si compone di 3 ostacoli obbligatori e almeno 3 a scelta del giudice, ma può essere anche formato da più di 6 ostacoli. Vengono anche tenute di conto le andature che obbligate da quanto scritto sul percorso sono giudicate dal giudice per l’armonia e il gesto.
Tre gli ostacoli obbligatori: aprire e chiudere un cancello, scendere e rimontare da cavallo e trainare un tronco o un oggetto su un percorso prefissato.
Molti gli altri ostacoli che possono essere usati singoli o in abbinamento tra di loro, passare su delle barriere, andare in retromarcia, il “side pass” (cessione alla gamba), dimostrare che il cavallo rimane impassibile anche mentre il cavaliere indossa impermeabili o prende e trasporta oggetti, passa nell’acqua o su ponticelli etc.
Ma cosa guarda il giudice? Come da un giudizio?
Il giudice da una valutazione complessiva della performance, giudicando i singoli ostacoli e attribuendogli un valore di giudizio che parte da 0 e può andare con incrementi di 0,5 di punto verso il +1,5 oppure se non ha gradito l’ostacolo verso il-1,5; ma non solo: eventuali errori vengono segnalati con delle penalità; in generale parte nella sua valutazione da un valore di 70 punti a cui somma e sottrae ogni valutazione dei singoli ostacoli a questo valore poi vengono sottratte le penalità che ha conseguito nei vari ostacoli. (In allegato lo schema aggiornato delle penalità.) Le valutazioni delle andature e della predisposizione del cavallo per quel singolo ostacolo sono comprese all’interno del “voto” dell’ostacolo sia esso positivo che negativo.
A tutti ora viene spontanea la domanda ma come faccio a preparare il mio cavallo per questa gara? Il trail così come il ranch trail, proprio perché proposti anche in terreno vario, possono essere fatti in ogni luogo, anche nel vostro maneggio, basta essere seguiti per le prime volte da un quadro tecnico che vi conduca con tranquillità sui vari percorsi mettendo per esempio le corrette distanze tra un ostacolo e l’altro e poi basta loggarsi al sito del versatilityranch.org per scaricare i percorsi di gara e provarli a casa! Se tutto fosse così semplice io come addestratore cambierei lavoro, ma con costanza e tanto tempo derivato dalla passione.. tutto è possibile.
Per aiutarvi un poco di più ecco qualche idea … qualche trucchetto:
Aprire e chiudere un cancello: innanzi a tutto l’addestramento deve avvenire senza ostacoli, quindi provate ad aprire e chiudere un cancello immaginario, o come si dice oggi “virtuale”: arrivo al passo o ala trotto, mi accosto senza fermarmi, aggiusto le redini magari cambiando di mano, faccio un passo in sidepass, mi sporgo dalla sella per afferrare la maniglia, indietreggio con una sola mano perché l’altra è occupata, faccio entrare il cavallo, mi riaccosto e faccio sempre senza fermarmi un passo laterale e poi me ne vado al trotto: provo tutto questo almeno una decina di volte e tengo sotto occhio la altezza della testa del cavallo … poi vado verso il cancello vero. Arrivato intorno al cancello avvicino il cavallo senza farlo lavorare, mi faccio aprire il cancello e ci passo vicino, entro, esco, vado avanti e indietro … insomma ci lavoro. Se non basta e noto un certo nervosismo nel mio cavallo, scendo e lo faccio a mano sino a che paure e idee strane spariscono. A questo punto sono pronto a mettere in pratica la mia simulazione. Ripeto tutto sino a che il cavallo rimane tranquillo. A questo punto inizio a curare lo stile: la posizione della testa il fatto che il cavallo non dovrebbe mai fermarsi nell’eseguire la manovra e ma esitare o giocare con l’anta etc.
la perfezione si raggiunge con il lavoro!
Altro ostacolo: il ponte: porto il cavallo verso il ponte e osservo la sua reazione: dato che devo formare un alleato per superare gli ostacoli non un animale che ha più paura delle mie reazioni che dell’ostacolo e quindi lo supera perché costretto, il ponte avrà degli inviti, delle barriere rialzate o altro che invoglino il cavallo a superarlo, e io dovrò capire cosa sente il mio cavallo; vedo la sua reazione, tengo presente una cosa importantissima “il cavallo deve rimanere concentrato su quello che gli stò proponendo e quindi deve essere raccolto ed attento”, con la mia voce lo rassicuro e mi propongo per passarlo andandoci in linea retta, se la reazione è che lo guarda e lo supera subito, basterà curare lo stile (vedi sopra). Se la reazione è esplosiva allora bisogna cambiare tattica, innanzi a tutto scendo e sporcato il ponte di sabbia precedo il cavallo e pian piano lo faccio salire con tranquillità e voce calma e ferma. Una volta salito dal verso giusto lo faccio ripetere l’operazione sino a notare che non vi è più “patos” da parte sua. Ritento a salito a cavallo magari con l’aiuto di un assistente, una volta passato non mi sbilancio con carezze e altro ma lo premio solo con un tono di voce pacato e rassicurante e per circa 10 minuti ripercorro il ponte (dove vi è la possibilità provo anche a salire dal fianco, stando attento che il cavallo capisca la mia intenzionalità e che non lo interpreti come un saltare il ponte). Appena tollerato il ponte costruisco un esercizio così fatto: vado diritto verso il ponte a circa 3 m raccolgo il cavallo e lo porto guidato a salire il ponte, rallento il suo movimento ma non lo fermo, a questo punto scendo e raccolgo ancora il cavallo e rivado via in linea retta. E’ ora di metterci stile: tengo controllata l’altezza della testa, e controllo che la velocità sia costante e non dia l’idea al giudice che sto facendo una cosa affrettata.
Terzo consiglio: tirare un tronco: tipico del versatility, questo esercizio è quello forse più semplice e simpatico, ma con tantissimi pericoli per il cavaliere ed il cavallo: ricordo che uno dei pochissimi incidenti che ho visto accadere è stato quando un cavallo mentre tirava un tronco, per un errore di una traina troppo lunga, si è girato in una spin ed è caduto avvolto nella corda con il cavaliere che non mollava la presa …. quindi attenzione. Partiamo dalla base: innanzi a tutto il cavallo deve tollerare il fatto che voi lavoriate con la corda( e questo vi aiuta in altri ostacoli come il mettervi una giacca o prendere e trasportare delle cose): per fargli accettare la corda il lavoro inizia a terra con voi che strofinate la corda sul cavallo … poi lo stesso lavoro lo dovrete fare in sella. Prima da fermi, poi al passo e poi al galoppo: il risultato finale è una cavallo con cui potete giocare con il “rope” e rimanga impassibile. Next step lasciare la corda a terra e trainarla andando a destra e sinistra, facendo in modo che tocchi le gambe del cavallo e che questi non reagisca. Avendo ottenuto questo c’è ancora lavoro da fare: avrete bisogno di una amico a terra: prendete una corda possibilmente di cotone da 1 cm di diametro, lunga almeno 6 metri, con legato al suo temine un paletto non appuntito di circa 10 o 15 kg (per le prime volte meglio leggero, poi potrete dilettarvi a tirare cose molto più pesanti). Voi state a cavallo e lo guidate in cerchio a destra, la corda tenuta dall’aiutante che deve essere stato precedentemente istruito, passerà intorno al pomo della sella solo una volta, e rimarrà in trazione ; pian piano il cavallo inizia a tirare e vedrà che il paletto lo segue, appena più tranquillo potrete andare diritti e provare piccole curve a sinistra con sempre il vostro assistente pronto a mollare tutto. Prossimo passo voi terrete tutta la corda ma senza girarla intorno al pomo: quando nulla accade allora potrete fare il così detto “daily” ovvero bloccarla in modo che non scorra se voi la tenete in leggera tensione con la mano.
Alcuni consigli, un anello di gomma ricavato da una camera d’arai di un’auto è necessario intorno al pomo della sella, per protezione, e per frizione; quando trainate l’oggetto trainato dovrebbe essere vicino al cavallo a circa 1 metro; abituatevi anche and andare al trotto mentre trainate e provate a fare degli slalom …
Anche qui stile vuol dire non fermasi e non esitare: cavallo con testa rilassata diritta e in buona posizione, mentre si traina andatura costante e attenzione ai coni!
Buon divertimento e non perdete i nostri corsi che partiranno la domenica mattina dal 26 di Settembre in live-stream dal nostro sito e dal portale del cavallo.
Penalità
½ punto di penalità | Quando il cavallo tocca leggermente una barriera o altro ostacolo |
1 punto di penalità | Quando il cavallo tocca con decisione una barriera o parte di una ostacolo o morde una parte di un ostacolo; quando è all’andatura sbagliata o rompe l’andatura al passo e/o al trotto per meno di due falcate, quando o con gli anteriori o con i posteriori entra il medesimo spazio con tutti e due i piedi nel lavoro sulle barriere; -Quando si affronta una barriera al galoppo e la stessa viene a trovarsi tra gli anteriori o i posteriori (split pole ); non eseguire il corretto numero di falcate per completare un ostacolo se ovvio o dettato dal giudice; se quando salite a cavallo questo si muove di un passo |
3 punti di penalità | se quando salite a cavallo questo si muove di un due o tre passi; rottura dell’andatura al trotto per più di due falcate; galoppo falso o rottura dell’andatura del galoppo; abbattere una barriera soprelevata, un cono,un barile,un elemento del percorso o distruggere la composizione di un ostacolo; mettere un piede al di fuori dell’ostacolo; cadere o saltare fuori da un ostacolo con dei confini definiti una volta che si entra nell’ostacolo; uscire con una zampa dalla linea di lavoro di un ostacolo (esempio perdere una barriera, nel passaggio delle 4 barriere) |
5 punti di penalità | Lasciar cadere un oggetto trasportato o tenuto; primo o secondo rifiuto; lasciare andare il cancello; usare la mano libera per stimolare o tranquillizzare il cavallo; uscire dall’ostacolo; cadere o saltare fuori da un ostacolo con dei confini definiti una volta che si entra nell’ostacolo comprendendo il perdere un elemento di un ostacolo con più di un piede; disobbedienze (indietreggiare, impennarsi, scalciare, sgroppare, disarcionare); spostarsi di 4 o più passi mentre si monta a cavallo; |
squalifica | Uso di due mani (meno che sul cancello e se il cavallo ha meno di 6 anni); tenere il Romal in modo incorretto; non seguire il percorso; non passare un ostacolo; rotture dell’equipaggiamento che ritardi la prova; toccare ripetutamente il cavallo per fargli abbassare la testa; fare l’ostacolo dalla parte sbagliata; effettuare una volta di più di ¼ deviando dal percorso; passare fuori dal tracciato del percorso; terzo rifiuto consecutivo; non fare l’andatura richiesta tra gli ostacoli; |
Giudice internazionale A.Q.H.A., A.P.H.A. etc, istruttore ed addestratore ha da sempre avuto ottimi capostipiti tanto da aggiudicarsi sempre riconoscimenti nelle più svariate competizioni