Allegato 1al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate datato 17/05/2005, n° 18189, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 06/06/2005, n° 129.
L’allegato individua fra gli indici presuntivi di reddito “i cavalli”; all’art. 1 di codesto provvedimento specifica che “ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, gli indici ed i coefficienti presuntivi di reddito o di maggior reddito in relazione agli elementi indicativi di capacita’ contributiva (c.d. «redditometro»), verranno valutati con riferimento alla disponibilita’ dei beni e dei servizi descritti nella tabella allegata al decreto medesimo.”
Scorrendo l´elenco dei beni, al numero 8 troviamo i nostri amici nitrenti:
8.Cavalli da corsa o da equitazione.
8.1- Cavalli mantenuti in proprio:
Cavalli da corsa Euro 6.618,91 – coefficiente 7
Cavalli da equitazione Euro 4.412,61 – coefficiente 6
8.2 – Cavalli a pensione:
Cavalli da corsa Euro 13.237,82 – coefficiente 7
Cavalli da equitazione Euro 7.354,35 – coefficiente 6
A partire da luglio 2011 entrerà in vigore il nuovo redditometro/spesometro.
Lo spesometro è una delle novità più significative introdotte dalla manovra estiva (D.l.78/ 2010): serve a verificare se le spese sostenute dai consumatori siano in linea con i redditi e i beni dichiarati al fisco.
Dal primo gennaio chi effettua acquisti superiori a 3mila o 3.600 euro (se il cliente finale non ha la partita Iva) dovrà comunicare al commerciante o all’impresa venditrice il proprio codice fiscale.
Il codice sarà inserito nella fattura e trasmesso, insieme a tutte le informazioni sull’acquisto, all’Agenzia delle Entrate, a partire dal 30 aprile 2012. L’Agenzia lo archivierà nelle proprie banche dati, e se ne potrà servire per l’accertamento sintetico. La manovra di luglio ha introdotto anche una revisione completa del vecchio redditometro, fermo agli anni 70, per adeguarlo all’attuale contesto socio-economico e renderlo più efficiente. Viene preso in esame il reddito individuale, e non quello dell’intero nucleo familiare. Sotto la lente del fisco passeranno le dichiarazioni di tutti i contribuenti, a partire dal 2009.
Il redditometro di vecchio tipo attribuiva forfettariamente un determinato reddito in base ad un certo numero di beni di lusso posseduti (ad esempio se si possedeva un cavallo la spesa mensile veniva moltiplicata per un indice, la nuova normativa fiscale calcolerà i consumi reali (300 euro di spesa di maneggio faranno per 300 euro mensili di spesa per il cavallo e non per un reddito imponibile annuo di 42.000 euro annui).
Nella dichiarazione dei redditi ciascuno dovrà dichiarare quanto spende per varie attività, incluso quanti cavalli possiede, dove li tiene, quanto spende per ciascun cavallo. Verranno ovviamente multate tutte le persone che hanno un cavallo e non se lo sono intestate. Alla voce cavallo si dovrà dichiarare se è mantenuto in proprio, a casa, o in maneggio, in comproprietà, in campagna, etc….e se si spenderanno 120 euro mensili per tenere il proprio ronzino a casa, non si dovrà temere di denotare un reddito imponibile da 42.000 euro annui.
In attesa dell’applicazione del nuovo regime tributario, e di capire cosa cambierà per i contribuenti, per la parte che qui ci riguarda, ai possessori di cavalli, specialmente di cavalli da compagnia, e non da reddito o da allevamento, raccomando di intestarvi il vostro cavallo e di conservare le ricevute di spesa.
Avvocato del Foro di Bologna, Dottore di Ricerca in Diritto Pubblico presso l'Università degli Studi di Bologna, ha frequentato Master specialistici in fisiologia veterinaria e anatomia patologica del cavallo nonchè corsi specializzanti in materia assicurativa (branche infortuni e R.C.T.). Amazzone esperta, si dedica con passione e dedizione alla disciplina del dressage da anni.