Tanta roba! Non eravamo abituati a vincere così tanto.
Abbiamo provato una soddisfazione che va oltre il normale.
Una vittoria appresso all’altra, un primato dopo l’altro, un oro dopo l’altro.
Da Italiani l’abbiamo trovato meraviglioso! Tutto è cominciato prima delle olimpiadi, con la splendida vittoria agli europei di calcio.
Con Berrettini a Wimbledon.
Della costanza della Pellegrini che ci ha dato tante medaglie, tanti primati ed ha messo termine con assoluta partecipazione alla sua vita d’atleta.
La freddezza di uno che ha scelto la vita con il tricolore ed è diventato l’uomo più veloce al mondo.
Ci siamo commossi al vedere Tamberi rotolarsi a terra, coprirsi il viso, contorcersi dalla soddisfazione di essere, in quel momento il primo saltatore del mondo, dopo tante vicissitudini che avrebbero spezzato chiunque, ma non lui! Riconosciamolo, due lacrime ci sono sfuggite a veder piangere il giovane Tortu inconsapevole di aver portato una staffetta veloce a vincere.
Quattro uomini chini sulle bici battere alla grande la Danimarca, dopo una eccezionale rimonta, raggiungere un record mondiale e sapere che in Italia esiste solo un velodromo! Le iperboli si sprecano. Gli aggettivi ci sembrano insufficienti.
Due vittorie nella marcia di un uomo e di una donna non erano mai accadute in una stessa Olimpiade.
Un italiano vincitore in uno sport nel quale sono maestri da sempre i padroni di casa.
E vittorie e ancora vittorie. Medaglie pesanti. Primati su primati.
Ed abbiamo pensato che, se vanno così, le Olimpiadi dovrebbero svolgersi ogni anno.
Abbiamo dimostrato che anche nelle difficoltà, facendo squadra, si possono raggiungere vette impensabili, in settori mai prima percorsi a questi livelli.
Se lo facessimo anche in economia e in politica…….
Ho visto sui social suggerire agli Inglesi di stare calmi e mangiare pasta. L’individualismo italico becero e autodenigratorio può oggi essere sostituito dall’orgoglio patrio.
“Dai soliti Italiani ai nuovi italiani” (Alberto Castagna).
Non ci eravamo più abituati, ma non è una sorpresa.
E’ basato su allenamento serio, impegnato, consapevole delle proprie capacità, dopo anni di studio e applicazione. Il merito vince sulla furbizia.
Il successo è frutto di pazienza, volontà e lavoro duro.
Viva questa Italia d’oro!
Marco Biffani
Roma – 9/8/21
Da uomo di esperienza sostiene che la vita propone avventure che superano la fantasia. Autore di numerose pubblicazioni tra cui Il libro "Equus Caballus, Ippo per gli amici (principianti)" edito da Bastogi Libri