Spunti e consigli preziosi tratti dal manuale “L’Equitazione e i suoi Segreti
scritto da Piero Aquaro
In alcuni manuali di equitazione ormai superati tecnicamente, quando si parla di “assetto” e “posizione” considerano i predetti termini quasi sinonimi oppure uno in definizione dell’altro.
Ormai, a livello mondiale F.E.I. è ben nota una differenza concettuale tra i predetti termini e in ogni corso ed esame di qualità viene evidenziato il differente significato.
Per posizione si intende la disposizione del cavaliere sul cavallo.
Una posizione corretta consente di trasmettere la propria volontà al cavallo con il minor sforzo di entrambi. Il concetto di posizione è un concetto statico a differenza dell’assetto che è una concezione dinamica. Infatti l’assetto indica la continua variazione della posizione durante il movimento al fine di mantenere l’equilibrio e quindi la proiezione del baricentro all’interno del perimetro di base.
La corretta posizione a cavallo è: testa alta e sciolta con lo sguardo oltre le orecchie del cavallo e non per terra, spalle aperte, senza ingobbirsi; braccia naturalmente cadenti, avambracci leggermente piegati al gomito verso la bocca del cavallo, senza rigidità; mani nella stessa direzione delle avambracci, polsi elastici, pugni chiusi con le falangi perpendicolari al garrese; bacino ben inforcato sul seggio della sella, seduto sugli ischi; gambe naturalmente cadenti con i piedi ben introdotti nelle staffe sino alla pianta, parte interna della coscia ben aderente al quartiere della sella, tallone elastico, pronto ad ammortizzare i propri movimenti a cavallo.
La posizione del bacino sulla sella è particolarmente importante non solo per montare correttamente, ma anche per ovviare a “dolori di schiena”, spesso dovuti ad una errata posizione. Il bacino deve essere in lieve retroversione, mentre una retroversione eccessiva (tipica posizione seduto in poltrona davanti alla TV) fa perdere la giusta elasticità e prontezza nei movimenti, altrettanto errata è il bacino in anteroversione che limita la libertà di movimenti e può creare traumi al rachide.
L’equitazione è uno sport posturale, pertanto è indispensabile la presenza di un istruttore che possa osservare e correggere il cavaliere, in quanto molto spesso chi monta non ha la “propriocezione” delle varie parti del corpo nello spazio, per esempio si è convinti di avere le spalle aperte e il busto dritto, mentre ciò in realtà non è reale.
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Il Manuale ha ricevuto gli auguri dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e la prefazione di Mogol.
Formazione equestre
Istruttore Federale di 3° Livello
Tecnico FISE di Equitazione di Campagna di 3° Livello
Tecnico Federale Paralimpico 2°
Giudice Naz. di Salto Ostacoli, CCE, Dressage, Attacchi, Giudice FEI di Endurance
Autore di 4 Manuali Equestri.