In questo saggio l’autore scava nei suoi ricordi di volo. Da ufficiale dell’Aeronautica, non ha mai preso il brevetto di pilota, ma ha alcune ore alla cloche di un caccia della seconda guerra mondiale con i comandi in tandem, il Texan T6, armato con 4 mitragliatrici da 12,6 gli inglesi lo chiamavano Harvard, facendo le acrobazie più spinte. Looping diritti e rovesci, un volta si chiamavano “giri della morte”, tonneau, immelman, snider, picchiate a tutto motore, sfogate e quanto di più “forte” il fisico può sopportare. Ma anche ricordi di un volo in elicottero “contaminato” da capitoni guizzanti, primati italiani di altezza, e le avventure dello zio pilota, partito giovanissimo per la Spagna, che lo ha “contagiato” con le sue storie di guerra, dei suoi abbattimenti e delle sue medaglie. Un asso della Raf sosteneva su Internet di averlo abbattuto, ma non diceva che lui, al comando di un CR 42, il Falco biplano, armato con una mitragliatrice che sparava attraverso i giri dell’elica, era riuscito ad abbattere il suo Hurricane dotato di 8 mitragliatrici e anni dopo si erano rincontrati per rinnovare i ricordi della ”cavalleria” di una volta!