L’economia circolare punta a promuovere una politica basata sull’uso sostenibile delle risorse per scongiurare il superamento del limite delle risorse disponibili in natura in numero limitato e non incrementabili.
Nell’economia circolare i rifiuti semplicemente non esistono (o sono davvero pochi) come avviene d’altronde in natura dove “nulla si distrugge e tutto si trasforma”.
A preoccupare sono soprattutto i dati sullo spreco alimentare: si stima che il 14% del cibo prodotto in tutto il mondo venga perso tra il momento della raccolta e quello della vendita al dettaglio.
Un dato che impone la necessità di formulare una politica basata sull’uso sostenibile delle risorse: l’economia circolare, appunto.
È necessario risolvere il problema delle perdite e degli sprechi alimentari includendo innovazioni lungo la filiera agroalimentare con prodotti, servizi, modelli e tecnologie potenziati, sensibilizzando al problema e trovando soluzioni valide ed efficaci che possano aiutare cittadini e aziende a sprecare meno risorse alimentari.
Anche la medicina veterinaria concorre all’implementazione di modelli ispirati ai principi dell’economia circolare, supportando e assicurando il più efficace e responsabile uso delle risorse nelle aziende agricole e lungo l’intera catena alimentare.
Ogni medico veterinario deve inoltre farsi parte attiva per divulgare nella società le buone pratiche volte alla riduzione degli sprechi alimentari, al fine di favorire piccoli cambiamenti delle abitudini quotidiane che possono avere un grande impatto globale.