Una riflessione a firma di Enzo Calvi su un fenomeno che si sta diffondendo nel Settore Agonistico, cioè quello di eventi improntati più alla promozione della pratica sportiva che alla competizione.
Da qualche anno il Settore Agonistico degli Attacchi sta assistendo ad un nuovo fenomeno caratterizzato da eventi sportivi organizzati più all’insegna della bella e divertente giornata domenicale, che non alla gara impegnativa e seriosa tra concorrenti in forte competizione.
Spesso si svolgono non proprio nel rispetto integrale delle imposizioni dettate dai Regolamenti.Ufficiali, rasentando il limite oltre il quale scattano gli interventi disciplinari previsti da quegli stessi Regolamenti Ufficiali. Di fronte a questo fenomeno è assai poco intelligente alzare barricate o lanciare anatemi o scomuniche.
Anzi, ben vengano queste iniziative spontanee, che danno agli appassionati che si avvicinano all’agonismo per hobby e per divertimento la possibilità di appassionarsi ancora di più. Ciò significa aumentare i praticanti e dare sviluppo alla nostra disciplina.
Ce ne vorrebbero tantissime di iniziative spontanee ed auspichiamo che siano sempre più numerose ed in tutti gli ambiti.
A tale scopo sono controproducenti obblighi o vincoli, che ostacolano la partecipazione. Non si inventa nulla di nuovo, se si applicano anche in Italia prassi adottate in altre Nazioni dove sono in atto modalità atte ad agevolare la partecipazione agli Eventi di Attacchi. Si tratta di una intelligente politica per facilitare l’avvicinamento alla nostra disciplina nel modo più economico possibile.
La prima avvertenza, davvero importante, da tenere presente è che gli eventi avvengano nella assoluta garanzia di sicurezza per la incolumità di uomini e cavalli. Questa è la prima vera attenzione che ogni organizzatore deve avere quando programma un evento.
Per gli uomini (tutti, dal driver, al groom, ai tecnici, agli addetti, al pubblico, ecc, ecc, ) e per i cavalli devono essere garantite le misure di protezione e di pronto intervento medico sanitario e veterinario, rispettando rigorosamente le disposizioni che i Regolamenti e le Leggi prevedono a questo riguardo.
Una seconda avvertenza è che siano in essere le assicurazioni di responsabilità civile per i danni provocati a terzi dai Partecipanti e/o dall’Organizzatore; questa è una ulteriore attenzione che deve avere chi organizza, al fine di adeguatamente risarcire l’eventuale danneggiato, ed evitare che chi procura il danno ne subisca le conseguenze, che possono anche essere di grande rilevanza economica.
Con queste attenzioni devono operare tutti coloro che organizzano eventi, qualsiasi sia l’ambito in cui essi avvengono, nella tradizione, nel tempo libero, nell’agonismo, nelle esibizioni ed in ogni luogo od occasione in cui carri e carrozze sono utilizzati e pubblicamente mostrati.
Per indurre a queste attenzioni, occorre intensificare l’informazione e l’educazione degli organizzatori, e poi, eventualmente, reprimere. Ogni preventiva imposizione da parte di chicchessia, spesso arbitraria, e di cui non si intravede la finalità, se non venale, è controproducente allo sviluppo degli Attacchi.
Una specifica considerazione merita la prassi della approvazione dei programmi che gli Organizzatori predispongono nella preparazione di eventi agonistici, e/o di attività attinenti l’agonismo,se direttamente finalizzati ad Eventi Internazionali, quali i Campionati Mondiali, oppure Concorsi validi per l’assegnazione di Titoli, quali i Campionati Regionali o Nazionali. Su questo punto auguriamo che ci sia chiarezza nella Sentenza che l’Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza sta per emettere.
( NOTIZIARIO del Gruppo Italiano Attacchi 2-2011)
Ex-presidente del Gruppo Italiano Attacchi. Ha partecipato a 3 Mondiali di Attacchi. Campione Italiano 2004 cat. Singoli. Istruttore Federale. Costruttore di percorso e Delegato Tecnico Concorsi Internazionali di Tradizione. Direttore Responsabile della rivista "NOTIZIARIO G.I.A."