Primi segnali di ripartenza anche per il settore del Paradressage che, come successo per le discipline olimpiche, si è visto costretto a dover rimandare l’appuntamento paralimpico con Tokyo 2020 all’anno prossimo.
Giorni di piena attività anche per il responsabile del Dipartimento e selezionatore del Paradressage azzurro Ferdinando Acerbi. Seppure con le limitazioni previste dalle norme, Acerbi ha già visionato in questi giorni alcuni dei cavalli dei nostri rappresentanti azzurri della disciplina.
“Ho avuto l’opportunità – ha detto Acerbi – di osservare a Usmate, negli impianti di Dressage Life in casa di Italo Cirocchi, i cavalli di Francesca Salvadè e Anita Panigalli e poi a Pisa al Terre Brune quelli di Federico Lunghi, Erica barozzi e Federica Sileoni. Successivamente nei prossimi giorni mi recherò a visionare i cavalli di Sara Morganti, Maurilio Vaccaro, Alessio Corradini e Carola Semperboni”.
Primi segnali di ripartenza, dunque, con un Ferdinando Acerbi davvero soddisfatto di queste prime visite nelle scuderie degli azzurri.
“Ho ricominciato a girare in lungo e in largo – ha aggiunto Acerbi – e posso dire di essere molto contento di come i ragazzi siano riusciti a tenersi in forma, non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. Li ho trovati molto carichi e anche i cavalli stanno tutti bene. Uno stato d’animo che mi fa ben sperare per il futuro, anche se purtroppo al momento navighiamo a vista in merito al riavvio delle competizioni. Il lavoro dei cavalli, visti i due mesi di stop totale delle attività sportive, si è concentrato su una ripresa della condizione e hanno tutti risposto davvero bene”.
In considerazione dei numerosi annullamenti o rinvii di competizioni nazionali e internazionali è sempre più difficile lavorare senza un obiettivo fisso davanti, ma Acerbi non si demoralizza di sicuro, anzi.
“Appena la situazione ce lo consentirà e quando il Governo permetterà di riprendere le attività a tutti gli effetti – ha affermato Acerbi – organizzeremo sessioni di training con i giudici per dare vita a simulazioni di gara, per rientrare nella routine, in attesa della riapertura delle frontiere (per le gare internazionali ndr) e prendendo la decisione definitiva sul modello di preparazione da attivare. Purtroppo l’emergenza Coronavirus ci mette davanti anche a queste cose, ma sono certo che riusciremo a trarne il meglio. I ragazzi sono forti e hanno una grande passione. La FEI – ha concluso il selezionatore azzurro – ha annullato gli Europei del 2021, vista la concomitanza delle Paralimpiadi. Se la qualifica dell’Italia per il Giappone è in cassaforte e congelata, c’è ancora la possibilità per gli individuali di ottenere un posto per Tokyo. È questo che mette la carica a chi pratica sport. Alle volte la tensione di rientrare nella long list, poi nella short list e poi essere scelto per un appuntamento importante come le paralimpiadi ti dà la forza di non cedere di un millimetro e, posso assicurarvelo, i nostri ragazzi sono davvero carichi”.
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